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Comunemente nota come svenimento, la sincope è un disturbo caratterizzato dalla perdita temporanea di coscienza e dal collasso improvviso.
Questo fenomeno può essere spaventoso e debilitante per coloro che ne sono affetti e, sebbene sia spesso benigno e di breve durata, può avere un impatto significativo sulla qualità di vita delle persone, portando a traumi fisici a seguito di cadute, creare ansia o paura di svenire ulteriormente e limitare la partecipazione alle attività quotidiane o sociali.
La lipotimia invece è la condizione che precede lo svenimento o sincope, ovvero la sensazione di svenire che però poi non è seguita dallo svenimento vero e proprio.
Sincope, svenimento e lipotimia sono trattate assieme perché hanno comuni cause e significato, perché il fatto che lo svenimento avvenga o meno non modifica la condizione.
Vediamo insieme le caratteristiche, le cause e i metodi preventivi di questa condizione.
Quanto è frequente la sincope? Epidemiologia
- Prevalenza: alcuni studi suggeriscono che varia tra il 15% e il 39% nella popolazione generale. Si tratta infatti di un evento comune e può verificarsi in individui di qualsiasi età e sesso.
- Età: la sua incidenza è più alta nei giovani adulti e negli anziani. Nei primi, può essere correlata a fattori come lo stress, la mancanza di sonno, la disidratazione o l’uso di droghe illecite, mentre nella seconda categoria può essere legata a condizioni mediche preesistenti come l’ipotensione ortostatica o l’insufficienza cardiaca.
- Sesso: gli studi suggeriscono che può avere una prevalenza leggermente più alta nelle donne rispetto agli uomini. Ciò potrebbe essere attribuito a diversi fattori, tra cui le fluttuazioni ormonali durante il ciclo mestruale, la gravidanza o l’uso di contraccettivi orali.
- Ambiente: il contesto in cui una persona si trova può essere influente. Ad esempio, l’esposizione a temperature elevate o un ambiente caldo e umido possono aumentare il rischio di svenimento, soprattutto se l’individuo è disidratato.
Quali sono le cause dello svenimento? Eziologia
Questo disturbo può essere attribuito a diverse cause, suddivisibili in due categorie principali: cardiogeniche e non cardiogeniche.
Cause cardiogeniche
- Riflessi vasovagali: questa è la causa più comune e si verifica quando il sistema nervoso autonomo, responsabile del controllo delle funzioni involontarie del corpo, reagisce in modo eccessivo a determinati stimoli. Ciò può avvenire in risposta a situazioni stressanti, dolorose o emotive, causando una brusca diminuzione della pressione arteriosa e una temporanea mancanza di flusso sanguigno al cervello.
- Riflessi del seno carotideo: è una struttura presente nelle arterie del collo che rileva i cambiamenti della pressione arteriosa. Talvolta una stimolazione eccessiva di quest’area può provocare una risposta riflessa che causa una riduzione temporanea della pressione arteriosa e il conseguente svenimento.
- Ipervagotonia: è una condizione caratterizzata da un’eccessiva attività del sistema nervoso parasimpatico, che anche in questo caso può portare a ipotensione e al collasso improvviso con sincope.
Cause non cardiogeniche
- Ipovolemia: una diminuzione del volume di sangue circolante che può verificarsi a causa di disidratazione, emorragia, diuretici o disfunzione renale.
- Problemi cardiaci: alcune condizioni come l’aritmia, l’insufficienza cardiaca o una valvola cardiaca difettosa possono compromettere la normale circolazione del sangue.
- Problemi neurologici: ictus, crisi epilettiche o tumori cerebrali possono interferire con la corretta funzione del cervello e causare il disturbo.
- Problemi metabolici: alcune condizioni come il diabete, l’ipoglicemia (basso livello di zucchero nel sangue) o i disturbi elettrolitici possono influenzare la regolazione del flusso sanguigno e causare la sincope.
È importante sottolineare che la lipotimia può essere multifattoriale e spesso più di una causa può contribuire all’episodio.
Quali sono i sintomi che precedono una sincope? La lipotimia
I sintomi tipici associati al disturbo includono tutte quelle condizioni che avvengono PRIMA dello svenimento vero e proprio, e che contraddistinguono la situazione di “lipotimia”:
- Sensazione di malessere o debolezza: prima di svenire, molte persone avvertono una sensazione di malessere generale. Possono anche sperimentare calore, sudorazione eccessiva e pallore.
- Visione offuscata o a tunnel: durante un episodio la vista può diventare offuscata o ridursi a una visione a tunnel, rendendo difficile vedere chiaramente l’ambiente circostante.
- Vertigini o sensazione di testa leggera: è possibile avvertire queste sensazioni, accompagnate da un senso di instabilità o di perdita dell’equilibrio.
- Palpitazioni o sensazione di battito cardiaco accelerato: alcune persone possono percepire un aumento delle pulsazioni cardiache. Ciò può essere dovuto a fluttuazioni della pressione arteriosa o a variazioni nella frequenza cardiaca.
- Perdita di coscienza temporanea: è la caratteristica principale. Durante questo periodo, il soggetto colpito può apparire pallido, avere una respirazione superficiale e sembrare privo di reazione agli stimoli esterni.
- Ripresa rapida: dopo l’episodio, la maggior parte delle persone si riprende rapidamente e riottiene la coscienza entro pochi secondi o minuti. Tuttavia, ci si può sentire stanchi, confusi o deboli per un breve periodo di tempo.
I sintomi possono variare da persona a persona. Alcuni individui possono avere segnali premonitori, come sensazioni di nausea, sudorazione fredda o visione sfocata, mentre altri possono svenire improvvisamente senza alcuna avvisaglia evidente.
Diagnosi di sincope
La diagnosi di lipotimia si basa sulla valutazione dei sintomi e sulla raccolta delle informazioni riguardanti la storia clinica del paziente. Il medico potrà svolgere anche un esame fisico per valutare lo stato di salute complessivo.
Vediamo quali sono le principali fasi diagnostiche.
Anamnesi per le perdite di coscienza
È un elemento chiave nella valutazione di una persona che ha sperimentato questi episodi. Durante l’anamnesi, il medico raccoglierà una serie di informazioni riguardanti la storia medica, i sintomi, i fattori di rischio e le circostanze associate al disturbo. I punti che verranno presi in considerazione sono:
- Descrizione degli episodi: inclusi i sintomi precedenti, la durata della perdita di coscienza, l’eventuale presenza di convulsioni e la ripresa.
- Fattori scatenanti: sarà importante identificarli e verificare la presenza di eventuali situazioni stressanti, esposizione a temperature elevate, prolungata posizione eretta, dolore intenso, disidratazione o altre circostanze correlate.
- Frequenza e durata degli episodi: questo aiuterà a determinare se sono sporadici o ricorrenti e se c’è una particolare modalità di insorgenza.
- Storia medica e chirurgica: riguarda le condizioni mediche preesistenti, eventuali interventi chirurgici effettuati, la storia di malattie cardiache, problemi neurologici o altri disturbi rilevanti.
- Medicinali e sostanze assunte: riguarda l’uso di farmaci da banco, integratori o sostanze illecite che possono avere un impatto sulla pressione arteriosa o sul sistema nervoso.
- Storia familiare: saranno discussi eventuali antecedenti familiari, disturbi cardiaci, neurologici o altri problemi di salute pertinenti.
- Storia sociale: eventuali fattori di stress, l’ambiente lavorativo, le abitudini, l’attività fisica e gli stili di vita che possono influenzare la salute generale.
- Esami precedenti: sarà importante condividere eventuali esami medici o test diagnostici effettuati in relazione al disturbo, come elettrocardiogrammi, monitoraggio Holter, elettroencefalogrammi o altri esami specifici.
Questa fase fornisce una base solida per una diagnosi accurata e aiuta a identificare le possibili cause sottostanti agli episodi, fornendo informazioni che guidano la successiva valutazione medica.
Esame obiettivo per la lipotimia
È una parte essenziale dell’approccio alla valutazione del disturbo. Il medico effettuerà una serie di osservazioni fisiche per raccogliere informazioni sullo stato di salute generale del paziente e identificare eventuali segni o sintomi correlati alla condizione tramite:
- Misurazione dei parametri vitali: misurerà la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e respiratoria per valutare la stabilità cardiovascolare e rilevare eventuali anomalie.
- Esame cardiaco: ascolterà il cuore utilizzando uno stetoscopio per rilevare eventuali suoni anomali, come i soffi cardiaci.
- Esame neurologico: valuterà la funzione neurologica attraverso test di coordinazione, forza muscolare, riflessi e sensibilità. Ciò aiuta a identificare eventuali segni di disfunzione del sistema nervoso.
- Esame dell’apparato respiratorio: ascolterà i suoni respiratori e valuterà la funzione polmonare per escludere eventuali problemi.
- Esame dell’addome: palperà l’addome per verificare la presenza di organi ingrossati o problemi addominali che potrebbero essere indicativi di emorragie interne o disfunzione renale.
- Valutazione dell’idratazione: verificherà la presenza di secchezza delle mucose, la turgidità della pelle e l’elasticità della cute.
- Esame degli arti inferiori: osserverà la presenza di varici, edema (gonfiore), lesioni o altre anomalie che possono influenzare la circolazione sanguigna nelle gambe.
- Esame delle lesioni: controllerà la presenza di ferite o cicatrici che potrebbero aver contribuito all’episodio o essere indicativi di condizioni mediche sottostanti.
- Esame della cute: osserverà la presenza di pallore o sudorazione eccessiva che possono essere segni associati al disturbo.
Esami strumentali per gli svenimenti
Possono essere richiesti per delineare in modo più accurato la presenza di questa condizione:
- Elettrocardiogramma: un esame strumentale che registra l’attività elettrica del cuore, ne valuta la funzione e rileva eventuali anomalie nel ritmo o nella conduzione cardiaca.
- Monitoraggio Holter: un test che registra continuamente l’attività elettrica del cuore per un periodo di 24-48 ore mentre la persona svolge le normali attività quotidiane. È utile per identificare eventuali alterazioni del ritmo cardiaco che possono verificarsi durante il corso della giornata.
- Ecocardiogramma: permette di valutare le dimensioni e la funzione delle camere cardiache, la struttura delle valvole e il flusso sanguigno attraverso il cuore. Può essere utile per identificare anomalie strutturali o funzionali.
- Test da sforzo: noto anche come prova da sforzo o ergometria, prevede l’esecuzione di un esercizio fisico (tipicamente su un tapis roulant o una cyclette) sotto la supervisione di un medico. Durante l’esame vengono monitorati elettrocardiogramma, pressione arteriosa e sintomi del paziente.
Esami di laboratorio per la sincope
Servono a valutare la funzione di vari organi e sistemi nel corpo, identificando eventuali anomalie che possono contribuire agli episodi sincopali o lipotimici. Tra questi troviamo:
- emocromo completo;
- profilo elettrolitico;
- livelli di glucosio nel sangue;
- test della funzionalità tiroidea;
- livelli di vitamine e minerali.
Test diagnostici specifici
A seconda della storia medica, dei sintomi e dei risultati degli esami precedenti, possono essere eseguiti test diagnostici specifici per escludere o confermare la condizione attraverso:
- valutazione della funzione vasovagale;
- test di tilt-table;
- monitoraggio della pressione arteriosa;
- test per il controllo autonomico.
Diagnosi differenziale della perdita di coscienza
La diagnosi differenziale delle lipotimie o svenimenti si riferisce al processo che mira ad identificare quali possano essere altre condizioni mediche che possono indurre il sintomo, tra cui:
- Sincopi cardiache: episodi di perdita di coscienza causati da un’alterazione della funzione cardiaca, tra cui la fibrillazione atriale, l’angina o l’infarto del miocardio.
- Sincopi vasovagali: vengono spesso associate al disturbo in oggetto e sono causate da una reazione eccessiva del sistema nervoso autonomo. Possono essere scatenate da situazioni stressanti, come la vista del sangue, il dolore e dalla tensione emotiva.
- Ipotensione ortostatica: si verifica quando la pressione arteriosa scende significativamente al passaggio dalla posizione supina o seduta a quella eretta, causando vertigini o svenimenti.
- Crisi epilettiche: possono manifestarsi come episodi di perdita di coscienza, movimenti involontari e/o convulsioni.
- Disturbi neurologici: condizioni come l’ictus, la sclerosi multipla o altre malattie neurologiche possono causare sintomi sincopali o episodi di svenimento.
- Disturbi metabolici: come l’ipoglicemia (bassi livelli di zucchero nel sangue), l’ipotiroidismo (basso livello di ormoni tiroidei), l’iperventilazione o altri.
- Effetti collaterali dei farmaci: alcuni medicinali possono causare ipotensione o altri effetti che possono portare allo svenimento.
- Disturbi psicogeni: come l’attacco di panico o l’ansia estrema.
Trattamenti per sincopi e lipotimie
La scelta dell’approccio terapeutico dipende dalle cause sottostanti e dalla gravità dei sintomi. In generale l’obiettivo principale è quello di prevenire gli episodi e migliorare la qualità di vita del paziente.
Modifiche dello stile di vita
Le modifiche allo stile di vita mirano a prevenire gli episodi sincopali attraverso la gestione di fattori scatenanti o contribuenti applicando le seguenti accortezze:
- Evitare situazioni a rischio: è importante identificare le circostanze che possono provocare gli episodi e cercare di evitarli. Ad esempio, se si verificano durante il caldo estivo, è consigliabile evitare l’esposizione prolungata al sole o frequentare ambienti con aria condizionata. Se invece la causa è da imputare al digiuno prolungato, è opportuno fare pasti regolari per mantenere un adeguato apporto di nutrienti.
- Mantenere una buona idratazione: è consigliabile bere acqua regolarmente e aumentare l’assunzione di liquidi in caso di attività fisica intensa o esposizione a temperature elevate.
- Alimentazione equilibrata: seguire una dieta sana e regolare è importante per mantenere un livello stabile di zuccheri nel sangue e fornire al corpo i nutrienti necessari. È consigliabile evitare pasti abbondanti o eccessivamente ricchi di zuccheri semplici, che possono causare picchi e cali di glucosio nel sangue, e consumare porzioni più piccole e frequenti.
- Evitare l’eccessivo sforzo fisico: specialmente in persone non allenate o con condizioni fisiche compromesse, questo può portare al verificarsi degli episodi. È quindi importante evitarlo, soprattutto in ambienti caldi o umidi. È consigliabile fare attività fisica in modo graduale, evitando improvvisi cambiamenti di intensità o durata.
Terapia posizionale
È una strategia che mira a prevenire gli episodi di perdita di coscienza regolando la posizione del corpo durante le transizioni posturali e può richiedere un periodo di prova per determinare l’efficacia.
Questa terapia è particolarmente utile per le persone che sperimentano lipotimia ortostatica, ovvero sensazione di svenimento quando si passa dalla posizione seduta o supina a quella eretta. Di seguito sono riportate alcune misure che possono essere adottate:
- Alzarsi lentamente: questo dà al corpo il tempo di adattarsi ai cambiamenti nella distribuzione del flusso sanguigno e aiuta a mantenere la pressione arteriosa stabile.
- Contrarre i muscoli delle gambe: si può migliorare il ritorno venoso stringendo e rilasciando i muscoli delle gambe.
- Calze a compressione elastica: indossarle può contribuire a migliorare il flusso sanguigno, grazie a una pressione graduata sulle gambe, favorendo un migliore ritorno venoso.
- Evitare cambiamenti di posizione improvvisi: movimenti bruschi, come saltare o piegarsi in avanti all’improvviso, possono causare una rapida variazione della pressione arteriosa.
- Dormire con la testa leggermente sollevata: può aiutare a prevenire, in alcune persone, gli episodi durante il risveglio. Ciò può essere fatto utilizzando un cuscino aggiuntivo o regolando la posizione del materasso per sollevare leggermente la parte superiore del corpo.
Inoltre, è importante evitare di stare in piedi per lunghi periodi di tempo senza muoversi.
Terapia farmacologica
In alcuni casi può essere considerata come opzione di trattamento per gli svenimenti. L’obiettivo principale dell’uso dei farmaci è prevenire gli episodi agendo sui meccanismi coinvolti nella regolazione della pressione arteriosa e nella funzione cardiaca. Quelli comunemente utilizzati, con diversi meccanismi d’azione in base al problema, includono:
- Cortisone: appartiene alla classe dei mineralcorticoidi e agisce aumentando la ritenzione di sodio da parte dei reni e migliorando il riassorbimento di acqua. Ciò porta ad un aumento del volume del sangue e della pressione arteriosa.
- Midodrina: è un agente alfa-agonista che agisce stimolando i recettori alfa-adrenergici periferici, portando a una costrizione dei vasi sanguigni e ad un aumento della pressione arteriosa.
- Beta-bloccanti: sono farmaci che bloccano i recettori beta-adrenergici. Riducono la frequenza cardiaca e la forza di contrazione del cuore, abbassando così la pressione arteriosa.
- Altri farmaci: alcuni possono essere utilizzati a seconda delle cause sottostanti. Ad esempio, se gli episodi sono provocati da un disturbo del ritmo cardiaco, possono essere prescritti farmaci antiaritmici. Se la causa è invece legata a condizioni come l’ipoglicemia o l’ipotiroidismo, può essere necessario trattare queste condizioni specifiche.
Sarà necessario un monitoraggio regolare per valutare l’efficacia del trattamento ed eventuali effetti collaterali.
Terapia fisica
Può essere parte integrante del trattamento della sincope, specialmente quando la debolezza muscolare, l’instabilità posturale o la scarsa resistenza cardiovascolare contribuiscono agli episodi di svenimento. Vediamo alcuni aspetti chiave:
- Esercizi di forza: mirano a migliorare la forza muscolare, in particolare degli arti inferiori e del tronco, per favorire l’efficienza del sistema muscolo-scheletrico e supportare una postura stabile. Prevedono esercizi a corpo libero, l’uso di pesi o di attrezzature come fasce elastiche.
- Esercizi di equilibrio: sono utili per migliorare la stabilità posturale e ridurre il rischio di cadute. Possono essere eseguiti in posizione seduta, in piedi o in diverse posizioni e comprendono la pratica del mantenimento dell’equilibrio su una gamba, esercizi di trasferimento del peso e movimenti che coinvolgono gli occhi e la testa per migliorare la coordinazione.
- Esercizi cardiovascolari: camminare, nuotare, andare in bicicletta o fare aerobica a basso impatto può essere utile per migliorare la resistenza cardiovascolare. Questi esercizi contribuiscono ad aumentare la capacità del cuore di pompare il sangue e migliorare la circolazione sanguigna, aiutando a mantenere la pressione arteriosa stabile durante le attività quotidiane e prevenire gli episodi di svenimento.
- Educazione sulla postura: ciò può includere l’apprendimento di posizioni corrette per il sollevamento di pesi, l’adozione di una postura eretta durante il camminare o il sedersi e l’apprendimento di strategie per prevenire le cadute.
- Terapia occupazionale: in alcuni casi può essere consigliata per aiutare le persone a gestire il disturbo nelle attività quotidiane, includendo adattamenti dell’ambiente di lavoro o dell’ambiente domestico per ridurre il rischio di cadute o incidenti.
La terapia fisica dovrebbe essere personalizzata e può richiedere la supervisione di un terapista fisico. È importante lavorare in collaborazione con un team di professionisti per sviluppare un piano adeguato che si adatti alle specifiche esigenze del paziente e aiuti a prevenire gli episodi.
Gestione dello stress e terapia psicologica
Possono svolgere un ruolo significativo nella gestione della sincope, specialmente quando lo stress emotivo o i fattori psicologici sono coinvolti negli episodi. Di seguito sono riportati alcuni approcci:
- Identificazione e gestione dello stress: la prima fase consiste nell’identificare le fonti di stress nella vita del paziente, tra cui fattori emotivi, relazionali, lavorativi o ambientali.
- Tecniche di rilassamento: includono la respirazione profonda, la meditazione, il rilassamento muscolare progressivo e la visualizzazione guidata. Queste pratiche favoriscono il benessere del corpo e della mente, riducendo la tensione e l’ipersensibilità al rischio di svenimento.
- Terapia cognitivo-comportamentale: si concentra sui modelli di pensiero e sui comportamenti disfunzionali. In questo specifico caso può fornire strumenti per affrontare l’ansia anticipatoria, sviluppare strategie di coping e promuovere una visione più equilibrata degli episodi.
- Supporto psicologico: la consulenza individuale con uno psicologo o un counselor può fornire un ambiente sicuro per esplorare gli aspetti psicologici del disturbo e sviluppare strategie di gestione.
- Biofeedback: è una tecnica che utilizza strumenti per monitorare le risposte fisiologiche del corpo, come la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, al fine di aumentare la consapevolezza e il controllo su queste funzioni.
- Terapia mindfulness: si concentra sulla consapevolezza del momento presente, accettando le sensazioni e le emozioni senza giudizio, riducendo l’ansia e promuovendo una maggiore consapevolezza corporea.
La gestione dello stress e la terapia psicologica possono essere utilizzate in combinazione con altri approcci terapeutici, come le modifiche dello stile di vita e la terapia farmacologica.
Sincope o svenimento: i punti salienti
La sincope, comunemente nota anche come svenimento o perdita di coscienza, è una condizione caratterizzata dalla perdita temporanea di coscienza e dal collasso del corpo a causa di una diminuzione del flusso sanguigno al cervello. La sincope essere anticipata da sintomi che, se non conducono alla sincope vera e propria, si identificano come un quadro di “lipotimia”.
I sintomi tipici includono vertigini, debolezza, sudorazione e sbiancamento della pelle. Le cause della sincope sono varie e includono la disidratazione, il calore eccessivo, la posizione eretta prolungata, il dolore intenso, il basso contenuto di zucchero nel sangue (ipoglicemia) e l’eccessiva reazione emotiva. Altre possibili cause sono problemi cardiaci, come aritmie, o disturbi neurologici.
Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere l’adozione di misure preventive, come l’idratazione adeguata, il mantenimento di una dieta equilibrata e l’evitare di stare troppo a lungo in posizione eretta. La prevenzione della sincope coinvolge spesso l’evitare le situazioni scatenanti, come la permanenza in ambienti eccessivamente caldi o circostanze stressanti, e seguire uno stile di vita sano.