L’Istituto Superiore di Sanità è il principale centro di ricerca e controllo sulla sanità pubblica a 360° in Italia.
Scopo
Gli obiettivi che si prefigge sono molteplici.
Il primo è quello di studiare, nei suoi centri di ricerca, tutto ciò che può costituire un pericolo per la nostra salute.
Nella lista dei fattori con cui entriamo in contatto tutti i giorni ci sono le radiazioni, le sostanze chimiche, i contaminanti ma anche tutto quello che riguarda l’alimentazione.
Altro importante scopo dell’Istituto Superiore di Sanità è quello di valutare la qualità e la sicurezza delle cure e delle tecnologie legate alla salute.
Infine, si occupa di prevenire problemi di salute e promuovere uno stile di vita sano facendo ricerca su tumori, malattie croniche, neurodegenerative, infettive e dipendenze patologiche.
Oltre alla ricerca ed al controllo della sanità, si occupa anche di fornire assistenza attraverso i Telefoni verdi. Ogni persona che abbia perplessità inerente malattie, analisi da effettuare o dipendenze può chiamare per ricevere informazioni da parte del personale qualificato.
Storia
L’Istituto Superiore di Sanità è nato a Roma con il nome di Istituto di Sanità Pubblica nel 1934, durante il periodo fascista. Fino ad allora, la salute dei cittadini era affidata al Ministero dell’Interno, e all’epoca la sanità pubblica non aveva la rilevanza che ha oggi. L’aspettativa di vita media era di poco superiore ai 50 anni, e la malaria mieteva ancora migliaia di vittime.
Nel 1941 il suo nome viene cambiato con quello attuale, ma rimane sotto il Ministero dell’Interno fino al 1959, quando passa sotto le dipendenze del Ministero della Salute.
Organizzazione
L’Istituto Superiore di Sanità conta tra le sue fila 2300 persone tra ricercatori, tecnici e personale amministrativo. Le varie attività sono distribuite in tutta Italia e comprendono molte strutture, tra cui 6 dipartimenti, 16 centri nazionali e un organismo per valutare se i dispositivi medici sono idonei e sicuri.
Ogni anno vengono pubblicate circa 1300 nuove ricerche, e all’attivo ci sono circa 80 brevetti.
Assieme al Sistema Sanitario Nazionale e al Ministero della Salute, e con la collaborazione delle Regioni, l’Istituto Superiore di Sanità orienta le politiche che riguardano la salute dei cittadini.
Dott. Marco De Nardin
Fonti:
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