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Vediamo in questo articolo qual è il tipo di alimentazione indicata per chi soffre di Lupus: cosa è consigliato mangiare e quali sono gli alimenti da evitare? Qual è il ruolo della nutrizione per controllare la malattia? Scopriamolo insieme.
Cos'è il Lupus Eritematoso Sistemico (LES)?
Il lupus eritematoso sistemico (LES), è una malattia autoimmune cronica di natura infiammatoria.
Si tratta infatti di una condizione secondo cui il sistema immunitario risponde in modo anomalo: alcuni agenti patogeni possono indurre le cellule del sistema immunitario (Cellule T o citochine) ad attaccare le cellule del corpo umano, provocando diversi danni agli organi, per i quali spesso contribuiscono anche fattori ormonali e ambientali.
Esistono quattro criteri fondamentali per giungere alla sua diagnosi, uno di questi consiste nel fatto che la malattia possa colpire diversi distretti anatomici (come organi e tessuti) e di conseguenza:
- causa l’infiammazione di pelle e articolazioni nelle forme più lievi;
- si estende al sangue, al cuore, ai polmoni e ai reni nelle forme moderate;
- è fonte di danno per gli organi già colpiti e, in più intacca il sistema nervoso nelle forme più severe.
Approfondimento: Lupus Eritematoso Sistemico (LES)
Il Lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia autoimmune cronica che colpisce vari organi a causa della formazione di auto-anticorpi diretti contro antigeni (proteine) nucleari e citoplasmatici.Sebbene non vi sia ancora molta chiarezza sulla causa, la fisiopatologia è legata a diversi fattori e si presenta con manifestazioni cliniche estremamente eterogenee che possono coinvolgere vari organi.
Cos'è una malattia autoimmune?
Le malattie autoimmuni sono patologie particolari, caratterizzate da una risposta anomala del sistema immunitario e che insorgono nel momento in cui gli anticorpi colpiscono per via di un mal funzionamento i tessuti oppure gli organi (o entrambi) del corpo umano (si parla in questo caso di antigene endogeno).
Il compito del sistema immunitario è dunque quello di proteggere l’organismo da agenti patogeni (parassiti, virus e batteri); qualora questa funzione venga alterata, il sistema immunitario attacca i tessuti e le cellule dello stesso organismo.
Alcune tra le patologie autoimmuni sono: il lupus, l’artrite reumatoide, la malattia di Graves, il diabete mellito di tipo 1 e la vasculite. [1]
Le cause del Lupus: eziologia
Le precise cause del lupus sembrano essere ancora sconosciute; tuttavia i ricercatori sono propensi a ritenere che alla base vi siano:
- difetti genetici
- fattori ormonali
- fattori ambientali.
La causa dunque potrebbe avere un’origine multifattoriale.
I sintomi del Lupus non sempre risultano specifici, per cui è opportuno affidare la diagnosi a diversi esami, soprattutto di laboratorio (oltre alle analisi del sangue, si effettuano esami per autoanticorpi e per gli anticorpi anti-DNA a doppia elica).
È possibile controllare il lupus?
Il Lupus è una malattia cronica e spesso i pazienti sono soggetti a fenomeni di riacutizzazione della malattia. La prognosi può differire a seconda dei casi: se la situazione è piuttosto controllata, potrebbe essere possibile una prognosi a lungo termine.
Attualmente le persone che ne sono affette possono contare su diversi trattamenti sintomatici, che permettono un controllo soddisfacente della condizione e che includono rimedi farmacologici e rimedi comportamentali.
I farmaci sono medicinali non specifici, alcuni dei quali di uso molto comune.
Per quanto riguarda invece i rimedi comportamentali, essi includono naturalmente uno stile di vita sano.
I farmaci consigliati
Figurano diversi farmaci per la cura del Lupus, tra cui:
- FANS (o farmaci antinfiammatori non-steroidei)
- Antimalarici
- Corticosteroidi
- Immunosoppressori [2].
Rimedi Comportamentali
Le abitudini che aiutano a mantenere sotto controllo i sintomi che la patologia del lupus comporta sono:
- Esercizio fisico e meditazione.
- Non fumare: per non aggravare eventuali patologie respiratorie e malattie cardiovascolari o incorrere in esse.
- Seguire una dieta sana ed equilibrata, soprattutto ricca di frutta e verdura, per affrontare al meglio problematiche come i disturbi renali e l’ipertensione.
- Sottoporsi a check-up periodici e conoscere la malattia: al fine di monitorare la malattia e l’effetto dei farmaci, così da riconoscere in anticipo eventuali peggioramenti.
- Proteggersi dalla luce solare [3].
Alimentazione consigliata in caso di Lupus
Una dieta ben bilanciata può aiutare a ridurre l’infiammazione, per questo il ruolo dell’alimentazione in caso di Lupus Eritematoso Sistemico può essere molto importante.
Può essere opportuno consumare alimenti ricchi di sostanze antiossidanti (per esempio frutta e verdura) e acidi grassi polinsaturi (pesce, frutta secca a guscio, semi di lino, ecc.), utili per prevenire anche altri problemi di salute.
Approfondimento - Alimentazione malattie autoimmuni: quale scegliere?
In questo articolo vedremo l’alimentazione consigliata per le malattie autoimmuni: infatti alcune diete possono modulare in parte le malattie, ridurre sintomi e complicanze associate a questo tipo di patologie.
Alimentazione per controllare il lupus: i macronutrienti fondamentali
Tra i macronutrienti, ovvero le principali sostanze che gli organismi utilizzano per il proprio metabolismo energetico, ci sono i carboidrati.
Questi forniscono energia e, se accumulata in eccesso, comportano un aumento del peso corporeo, con conseguente sovrappeso e obesità.
La maggior parte dei pazienti malati di Lupus (fino al 39%) si ritrova in queste condizioni patologiche, che accentuano il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari e circolatorie.
Una condizione di sovrappeso e di obesità è caratterizzata da una concentrazione elevata di marker infiammatori, tra cui la proteina C-reattiva.
Come contenere dunque l’obesità?
L’obesità rappresenta ormai una patologia ampiamente diffusa in tutto il mondo e che impatta negativamente sulla maggior parte delle funzioni vitali del nostro organismo.
È utile pertanto seguire una dieta ipocalorica e a basso indice glicemico al fine di perdere peso: è un passo molto importante per non andare incontro alle riacutizzazioni che il Lupus comporta [4].
Carboidrati e fibre
Gli alimenti indicati per l’assunzione di carboidrati ricchi di fibre sono:
- cereali integrali
- legumi
- verdura
- frutta
ma anche spezie, tra cui:
- curry in polvere
- cannella
- rosmarino, origano e basilico essiccato
- semi di coriandolo
- peperoncino in polvere
- chiodi di garofano
- curcuma
- zenzero.
La cannella, grazie alla sua elevata quantità di antiossidanti, svolge funzioni antibatteriche, antifermentative, anti-age e riduce persino la fame nervosa. Inoltre verosimilmente avrebbe la proprietà di ridurre anche il rischio di malattie al sistema cardiovascolare.
Le fibre alimentari non sono altro che polimeri di carboidrati che non vengono digeriti dagli enzimi della digestione e che l’intestino tenue non assorbe.
La loro assunzione, seppure sia alla base di una dieta sana ed equilibrata, è ancora piuttosto limitata tra la popolazione occidentale. Questa carenza potrebbe favorire l’insorgere di disturbi gastrointestinali e malattie autoimmuni, per via dei cambiamenti del microbiota intestinale e della proliferazione dei batteri patogeni all’interno dell’intestino.
Una dieta ricca di fibre invece contribuisce alla variabilità della flora intestinale [4].
Proteine
A seguito di alcuni studi scientifici, si è osservato che la riduzione dell’apporto di proteine di origine animale nei pazienti con malattie autoimmuni (tra cui il Lupus) ha promosso un rallentamento delle patologie presenti.
Ad esempio nei casi di nefrite lupica, che colpisce quasi il 50% dei malati di Lupus e che causa glomerulonefrite, con conseguente ematuria o iperazotemia negli stadi più avanzati, limitare la quantità di proteine permetterebbe un miglioramento al danno renale.
Oltre alle proteine in generale, anche alcuni amminoacidi specifici potrebbero avere effetti non desiderati sui malati di Lupus.
Tra questi vi sono la tirosina a la fenilalanina: contro la nefropatia potrebbe essere opportuno ridurne la quantità, in quanto rappresenterebbe una strategia protettiva in caso di LES.
In un altro studio (eseguito su modelli murini) è emerso che un’elevata assunzione di L-arginina in caso di fibrosi renale ridurrebbe la durata della vita.
Pertanto è consigliata una dieta non eccessivamente ricca di proteine, soprattutto per i pazienti con patologie renali correlate al lupus, come nefropatia.
Gli alimenti ricchi di proteine sono i seguenti:
- carne
- uova
- latticini
- frutti di mare
- legumi
- pappa reale [4].
Acidi grassi essenziali: omega-3 e omega-6
Gli acidi grassi polinsaturi non dovrebbero mai mancare nella dieta dei pazienti malati di Lupus. Tra di essi ci sono gli omega-3, che contribuiscono al miglioramento degli stati infiammatori.
Gli omega-3 (come l’acido linolenico) comprendono DHA ovvero acido docosaesaenoico e EPA, cioè acido eicosapentaenoico, che limitano la proliferazione dei linfociti. Una dieta ricca di DHA riduce infatti la sintesi di elementi pro infiammatori, come le citochinine.
L’olio di pesce, dal momento che ha un alto contenuto di acidi grassi omega-3 (in particolare EPA), secondo i ricercatori potrebbe essere utile per i pazienti affetti da lupus grazie alle proprietà antinfiammatorie che potrebbero contribuire all’attenuazione dei sintomi.
Le principali fonti di omega-3 sono:
- il salmone
- lo sgombro
- il tonno
- sardina
- aringa
- coregone.
Gli omega-3 quindi si trovano quasi unicamente nel pesce, sebbene ce ne sia anche una parte nei semi di lino e in una ridotta selezione di pochi altri cibi vegetali, come:
- noci
- olio d’oliva
- l’olio di soia
- margarina.
Pertanto è preferibile dunque inserire del pesce nella dieta dei pazienti con LES. Questi ultimi hanno riscontrato diversi benefici, come un miglioramento della depressione e delle condizioni di affaticamento.
Anche gli integratori di olio di pesce svolgono un ruolo non indifferente, oltre alla loro attività antinfiammatoria, nel mantenere sotto controllo e diminuire i sintomi relativi a neuromotori e riguardo al coinvolgimento cardiovascolare.
Oltre agli omega-3, tra gli acidi grassi essenziali si trovano anche gli omega-6, come ad esempio l’acido linoleico.
Le fonti principali di questi acidi grassi essenziali sono:
- noci e olio di noci
- olio di sesamo
- l’olio di semi di papavero
- olio di girasole
- l’olio di mais
- olio di soia
- l’olio di cartamo
- olio di primula
- uova e latte [4].
Alimentazione per il lupus: i micronutrienti
I micronutrienti sono composti da elementi essenziali e sostanze chimiche, di cui il nostro organismo necessita anche se in quantità non eccessivamente elevate.
Alcuni devono essere introdotti con la dieta, in altri casi è il nostro organismo ad occuparsi della loro sintesi.
Sono classicamente distinti in quattro categorie:
- vitamine idrosolubili
- vitamine liposolubili
- microminerali
- oligominerali.
Vitamina A
Tra le vitamine liposolubili si trova la Vitamina A, la quale aiuta il sistema immunitario.
Nel modello murino di lupus MRL/lpr, la vitamina A contribuisce alla diminuzione dell’infiammazione in alcuni organi e alla regolazione della stessa in altri.
Alimenti fonte di Vitamina A
- Carote, zucche e patate dolci
- scalogni
- cavoli e spinaci
- peperoni
- frutti tropicali
- varie carni
- olio di pesce
- fegato.
Approfondimento - Vitamina A: a cosa serve, perché è necessaria
La vitamina A (acido retinoico, retinolo o retinaldeide) è una sostanza nutritiva che risulta molto importante per la crescita, la vista, la riproduzione e la divisione cellulare, conosciuta anche per le sue proprietà antiossidanti.
Vitamine del gruppo B
A seguito di vari studi condotti su una coorte di pazienti cinesi con LES, è stata riscontrata nell’88% di essi la carenza di riboflavina (vitamina B2); analogamente in un’altra coorte sono stati rilevati livelli abbastanza bassi (a differenza di quelli di individui non malati) di cobalamina, ovvero la vitamina B12.
Alimenti fonte del complesso di vitamina B
- Cereali e patate
- burro di arachidi e noci
- banana e avocado
- peperoni secchi
- uova
- pollo, fegato e carne rossa
- salmone, molluschi e sardine.
Approfondimento - Vitamine del gruppo B: B1 e B2
Le vitamine del gruppo B sono otto e fanno parte delle vitamine idrosolubili (sono 9 in totale aggiungendo anche la vitamina C).Vengono chiamate idrosolubili poiché non sono accumulate dall’organismo, ma vanno assunte tramite l’alimentazione.Le troviamo soprattutto in alimenti quali il tuorlo d’uovo, il fegato il latte, la carne e i formaggi.
Vitamina C
Alcuni pazienti giapponesi con LES sono stati seguiti ai fini di uno studio osservazionale prospettico della durata di 4 anni. Si è visto che l’assunzione di Vitamina C ha contribuito a ridurre drasticamente gli effetti della malattia, in particolare la possibilità di contrarre LES attivo.
I risultati di questo studio hanno portato i ricercatori a ipotizzare che la vitamina C, grazie alle sue proprietà antiossidanti, abbia bloccato la produzione di autoanticorpi, diminuito lo stress ossidativo e favorito il rilascio di mediatori infiammatori.
Alimenti fonte di Vitamina C
- succo d’arancia, mandarini e kiwi
- mela e papaia
- litchi, guava e mirtilli
- carote, broccoli e pomodoro
- cereali integrali
- foglia di coriandolo e tè verde.
Approfondimento: Vitamina C
La vitamina C fa parte delle vitamine idrosolubili ed ha proprietà antiossidanti: può aiutare infatti a mantenere sane le cellule, e protegge quest’ultime dagli effetti dei radicali liberi che possono essere prodotti nella normale attività cellulare (metabolismo).
Vitamina D
Recentemente è stato affermato che la vitamina D possiede degli effetti protettivi per diverse patologie come il diabete, malattie cardiovascolari e malattie autoimmuni.
Infatti si è visto che questa ha un ruolo importante per quanto riguarda il differenziamento e la proliferazione cellulare, oltre alla immunomodulazione.
Diversi studi clinici hanno dimostrato una correlazione inversa tra l’indice di attività della malattia e i livelli di vitamina D.
Spesso i motivi per i quali i livelli di vitamina D sono piuttosto bassi sono correlati all’evitamento del sole (con conseguente ridotta sintesi della vitamina stessa) e all’utilizzo di farmaci, come ad esempio gli antimalarici.
Alcuni studiosi hanno recentemente dimostrato, focalizzando l’attenzione sulla carenza di vitamina D e sul ruolo che essa ha a proposito dello sviluppo di LES, che questa vitamina riveste un ruolo di protezione nei pazienti con nefrite lupica, in merito al danno che viene indotto da autoanticorpi dei podociti.
Per il trattamento della nefrite lupica potrebbe dunque presentarsi un nuovo potenziale target terapeutico.
Alimenti fonte di Vitamina D
- pesci grassi (es. sgombro, salmone, anguilla, pesce spada, trota, storione e sardina) e olio di pesce
- esposizione alla luce solare
- fegato di merluzzo
- fegato, latticini e uova
- funghi.
Approfondimento - Vitamina D: perché è necessaria? Quali alimenti scegliere?
Vitamina del sole: così viene definita la Vitamina D. Un nome che evoca l’estate, il caldo, giornate all’aria aperta.Cosa c’entra questo con una vitamina, vi chiederete? La risposta è molto semplice: questa particolare vitamina, per “attivarsi”, necessita della luce solare.
Alimentazione per il lupus: cosa evitare per controllarlo?
Tra le patologie più frequenti nei pazienti affetti da Lupus si possono individuare:
- insufficienza renale
- ipertensione arteriosa
- pirosi gastrica (acidità di stomaco)
- dislipidemie (ovvero del profilo lipidico).
Per questo è utile apportare alcune accortezze nell’alimentazione se si è affetti da Lupus, come:
- Limitare il consumo di cibi in scatola o precotti.
- Limitare o evitare gli insaccati, i formaggi stagionati, affettati, il pesce conservato in scatola.
- Ridurre il sodio della dieta (spesso contenuto in salse e dadi per il brodo, per prevenire l’ipertensione arteriosa).
- Evitare carni grasse, fritture, formaggi grassi, snack, bevande zuccherate, succhi di frutta industriali, burro, strutto, margarine, ecc.
- Evitare cereali contenenti glutine.
- Ridurre l’assunzione di solanacee (pomodori, melanzane, peperoni, patate) [4].
Conclusioni: l'alimentazione può essere un valido alleato contro il Lupus
Numerose ricerche e studi quindi hanno permesso di affermare che l’alimentazione può costituire un valido alleato per ridurre e prevenire i rischi di ammalarsi.
Seguire un’alimentazione che preveda l’integrazione di tutti i micronutrienti di cui sono stati dimostrati gli effetti immunomodulatori nei pazienti di Lupus, come il benessere mentale e fisico, oltre al mantenimento della stessa omeostasi, è quindi fondamentale.
Seguendo gli schemi nutrizionali proposti sulla base del livello di infiammazione, è possibile modificare il decorso delle malattie autoimmuni. Questo consente spesso di arrivare in modo rapido e semplice al recupero del benessere, affiancando sul piano nutrizionale qualunque terapia indicata sul piano clinico.
Si può concludere che una dieta bilanciata e variegata è sicuramente un’alleata per controllare il Lupus, essa dovrà quindi prevedere:
- un basso apporto calorico
- molte fibre
- omega-3 e 6
- proteine
- minerali, micronutrienti e polifenoli [4].
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Bibliografia: fonti e note
[1] Peter J. Delves, PhD, University College London, London, UK: “Patologie autoimmuni”, Manuale MSD.
[2] Alana M. Nevares, MD: “Lupus eritematoso sistemico (Lupus eritematoso disseminato)”, The University of Vermont Medical Center.
[3] National Institute of Health Systemic Lupus Erythematosus (Lupus)
[4] Md Asiful Islam, Shahad Saif Khandker, Przemysław J Kotyla et al.: “Immunomodulatory Effects of Diet and Nutrients in Systemic Lupus Erythematosus (SLE): A Systematic Review”, PubMed, 2020 Jul 22.