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Mancanza di energia

La mancanza di energia è un sintomo diffuso che può influenzare sensibilmente la qualità della vita di chi ne è affetto. Solitamente si avverte una stanchezza costante e una mancanza di forza che può compromettere la capacità di svolgere le attività quotidiane più basilari.

Inoltre può avere conseguenze negative sulla salute mentale e fisica, diminuendo la capacità di concentrazione, aumentando l’irritabilità e il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete.

In questo articolo si discuterà della diffusione, delle cause e dei rimedi di questo fastidioso disturbo.

 

Mancanza di energia: quanto è frequente?

La mancanza di energia è un sintomo molto comune che colpisce diverse persone in tutto il mondo e può manifestarsi in modo acuto o cronico. Non esiste una stima precisa della prevalenza, in quanto può essere causata da molteplici fattori ed essere soggettiva, ovvero percepita in modo diverso a seconda della persona. Tuttavia alcune stime suggeriscono che questa condizione colpisca circa il 20-30% della popolazione generale, con una maggiore incidenza tra le donne rispetto agli uomini.

Alcune patologie croniche, come l’anemia, l’ipotiroidismo e la fibromialgia possono costituire dei fattori di rischio.

È importante notare che la mancanza di energia può essere influenzata anche dal contesto sociale e culturale, dalla pressione sul lavoro, dalla vita sedentaria e dall’uso eccessivo di tecnologie digitali.

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Cause possibili per la mancanza di energia

Le cause della mancanza di energia possono essere molteplici, sia di tipo fisico che psicologico.

Tra le cause fisiche si trovano:

  • disidratazione: può influenzare negativamente i livelli di energia e provocare stanchezza e mancanza di forza.
  • Carenze nutrizionali: alcuni nutrienti essenziali come ferro, vitamina B12 e magnesio possono influire sulla funzionalità del corpo e causare affaticamento.
  • Effetti collaterali dei farmaci: alcuni farmaci possono causare stanchezza e mancanza di energia.
  • Disturbi del sonno: condizioni come l’apnea notturna e l’insonnia possono influire sui livelli di energia, compromettendo la qualità del sonno e influenzando la capacità di svolgere le attività quotidiane. La mancanza di sonno di qualità può avere un impatto significativo sui livelli di energia. Il sonno è il momento in cui il corpo si rigenera e ripristina le riserve energetiche. La privazione del sonno può influire sulla concentrazione, sulla memoria e sulla funzione cognitiva, contribuendo all’affaticamento.
  • Stile di vita sedentario: la mancanza di attività fisica può portare a una diminuzione del flusso sanguigno, riducendo l’apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti.
  • Problemi di salute sottostanti: condizioni mediche come disturbi tiroidei, anemia, diabete e malattie cardiache possono influire sui livelli di energia. Queste condizioni possono alterare il metabolismo, compromettere l’apporto di ossigeno ai tessuti o influenzare la produzione di energia cellulare, portando a una sensazione di affaticamento costante.

Tra i fattori psicologici bisogna considerare:

  • stress cronico: è una delle cause principali della mancanza di energia. Il corpo risponde allo stress producendo cortisolo, l’ormone dello stress, che può disturbare il ritmo sonno-veglia e causare insonnia o sonno di scarsa qualità. L’esposizione prolungata allo stress può esaurire le riserve energetiche del corpo e influire sulla sua capacità di recuperare. La mancanza di abilità nel gestire lo stress può portare a un esaurimento delle risorse energetiche.
  • Disturbi dell’umore: tra cui depressione e ansia, che possono influenzare la funzionalità del corpo.

 

Sintomi associati alla mancanza di energia

La mancanza di energia presenta sintomi associati quali:

  • sensazione di stanchezza: è presente in modo costante, spesso accompagnata da una spossatezza che non si risolve con il riposo.
  • Mancanza di forza: si riscontrano difficoltà a svolgere attività che prevedono un certo sforzo, come sollevare pesi, tirare a sé oggetti pesanti e altro.
  • Sonnolenza diurna: si può sperimentare sonnolenza eccessiva durante il giorno, anche dopo una notte di sonno apparentemente adeguata. Questo può influenzare negativamente le prestazioni lavorative e quotidiane.
  • Difficoltà a concentrarsi e memoria a breve termine: può influire sulla funzione cognitiva, causando difficoltà di concentrazione e problemi di memoria. Le persone possono trovare difficile focalizzarsi su compiti complessi o ricordare informazioni importanti..
  • Irritabilità, nervosismo e ansia: può influenzare l’equilibrio degli ormoni e i neurotrasmettitori nel cervello, portando a irritabilità, sbalzi d’umore e persino sintomi simili a quelli della depressione o dell’ansia.
  • Ridotta motivazione: può influire sulla motivazione e sull’entusiasmo per le attività quotidiane e i passatempi preferiti. Le persone possono sentirsi apatiche e meno inclini a partecipare a eventi sociali o impegnarsi in attività che normalmente apprezzerebbero.
  • Aumento del consumo di caffeina o zuccheri: per compensare la mancanza di energia, alcune persone possono aumentare il consumo di caffeina o zuccheri semplici per cercare di ottenere un rapido aumento di energia. Tuttavia ciò può portare a picchi e cali di energia e ad un ciclo insostenibile.

In alcuni casi la mancanza di energia può essere associata a dolori muscolari e articolari diffusi, spesso dovuti a una bassa qualità del sonno.

 

Diagnosi della mancanza di energia

La diagnosi della mancanza di energia dipende dalla causa sottostante al disturbo, ovvero dal tipo di patologia che, tra i sintomi associati, presenta questa condizione.

Generalmente una visita dal proprio medico di base dovrebbe già fornire una diagnosi preliminare con relativi esami da svolgere per confermare o smentire i sospetti di una patologia in corso che influenzi i livelli di energia.

Vediamo quali sono le fasi per una diagnosi accurata.

Anamnesi

L’anamnesi è la raccolta dettagliata della storia clinica del paziente finalizzata a identificare le possibili cause della mancanza di energia. Durante questa fase il medico può porre diverse domande riguardanti:

  • sintomi: il paziente sarà tenuto a riferire da quanto tempo si sente stanco o affaticato, se la stanchezza si manifesta in modo acuto o cronico e se ci sono fattori che possono influenzare i livelli di energia, come l’attività fisica o lo stress.
  • Stile di vita: ovvero la dieta, l’attività fisica e l’uso di alcol e sostanze stupefacenti. Queste informazioni possono essere utili per identificare eventuali fattori di rischio, come una dieta sbilanciata o un livello di attività fisica insufficiente.
  • Eventuali patologie pregresse o attuali: come l’anemia, l’ipotiroidismo, la fibromialgia o il diabete.
  • Uso di farmaci, integratori e rimedi naturali: alcuni farmaci e integratori possono causare stanchezza e mancanza di energia come effetto collaterale.
  • Sonno: in particolare la durata e la qualità.

Esame obiettivo

L’esame obiettivo per la mancanza di energia può essere utile per identificare eventuali segni fisici che possano suggerire quale sia la causa sottostante.

Durante questa fase il medico può valutare diversi parametri come:

  • peso: può essere un indicatore di eventuali carenze nutrizionali o patologie croniche.
  • Pressione sanguigna e frequenza cardiaca: utili per valutare la funzionalità del sistema cardiovascolare e identificare eventuali patologie cardiache.
  • Temperatura corporea: per identificare infezioni o patologie infiammatorie che possono causare mancanza di energia.
  • Presenza di eventuali segni fisici specifici: come la presenza di linfonodi ingrossati, che possono suggerire un’infezione o una patologia sistemica.

Infine il medico può valutare la presenza di eventuali segni di depressione o ansia, come l’umore depresso, la perdita di interesse per le attività quotidiane e la riduzione della motivazione, associati alla mancanza di energia.

Esami diagnostici

Gli esami di laboratorio sono utili per identificare eventuali alterazioni biochimiche, ormonali o metaboliche che possono causare mancanza di energia.

Tra gli esami di laboratorio più comuni si trovano:

  • emocromo completo: misura il numero di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine nel sangue; utile per identificare eventuali carenze di nutrienti che possono influire sull’energia.
  • Esame delle urine: può valutare la presenza di eventuali infezioni del tratto urinario o alterazioni metaboliche che possono influire sui livelli di energia.
  • Profilo lipidico: misura i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue e può essere utile per identificare eventuali alterazioni metaboliche.
  • Esame della funzionalità tiroidea: misura i livelli di ormoni tiroidei nel sangue e può essere utile per identificare eventuali disfunzioni tiroidee, come l’ipotiroidismo, che possono causare mancanza di energia.
  • Esame delle funzionalità epatiche e renali: i valori delle transaminasi e la creatinina, ad esempio, misurano la funzionalità del fegato e dei reni; sono utili per identificare eventuali patologie.

Esami strumentali

Tra gli esami strumentali più comuni per la diagnosi di mancanza di energia si trovano:

  • elettrocardiogramma (ECG): valuta la funzionalità del cuore e può essere utile per identificare eventuali patologie cardiache.
  • Radiografia del torace: indaga sulla presenza di eventuali alterazioni polmonari che possono influire sui livelli di energia.
  • Ecografia addominale: può valutare la presenza di patologie addominali, come un’ernia o una massa tumorale.
  • Polisonnografia: valuta la qualità del sonno del paziente e può essere utile per identificare eventuali disturbi ad esso correlati.

 

Diagnosi differenziale della mancanza di energia

La diagnosi differenziale di mancanza di energia si riferisce alla valutazione delle possibili cause sottostanti alla sintomatologia, al fine di identificare la patologia specifica e pianificare il trattamento adeguato.

Tra le patologie che possono essere incluse in questa fase diagnostica troviamo:

  • Anemia: la mancanza di energia può essere un sintomo di anemia, un disturbo che si verifica quando il corpo non ha abbastanza globuli rossi o emoglobina. Può essere causata da una carenza di ferro, vitamine o altre sostanze nutritive.
  • Ipertiroidismo e ipotiroidismo: entrambe le disfunzioni tiroidee possono causare mancanza di energia, stanchezza e affaticamento. L’ipertiroidismo è caratterizzato da una produzione eccessiva di ormoni tiroidei, mentre l’ipotiroidismo da una produzione insufficiente.
  • Fibromialgia: una patologia cronica caratterizzata da dolore muscolare e stanchezza. La mancanza di energia è uno dei sintomi principali della fibromialgia.
  • Depressione: la mancanza di energia può essere un sintomo di depressione, una patologia psichiatrica caratterizzata da un umore depresso, perdita di interesse per le attività quotidiane e riduzione della motivazione.
  • Disturbi del sonno: la mancanza di energia può essere causata da disturbi del sonno come l’apnea notturna, l’insonnia e il disturbo del ritmo circadiano.
  • Patologie cardiache: alcune patologie come l’insufficienza cardiaca, l’angina pectoris e le aritmie possono causare stanchezza e mancanza di energia come uno dei sintomi.
  • Patologie polmonari: alcune malattie come la bronchite cronica e l’asma possono causare mancanza di energia e stanchezza.
  • Diabete: il diabete può causare alterazioni metaboliche che influenzano i livelli di zucchero nel sangue.
  • Patologie renali: alcune patologie renali come l’insufficienza renale cronica possono causare mancanza di energia e stanchezza.

Trattamento per la mancanza di energia

Il trattamento per la mancanza di energia dipende dalla causa sottostante alla sintomatologia, e in generale include modifiche dello stile di vita, terapia farmacologica e interventi psicologici a seconda della patologia trattata.

Modifiche dello stile di vita

Possono migliorare i livelli di energia e la qualità della vita del paziente.

Alcune di esse riguardano:

  • alimentazione: una dieta equilibrata e ricca di nutrienti può migliorare i livelli di energia. Si consiglia di evitare cibi ad alto contenuto di zucchero o grassi saturi, in quanto possono causare picchi di energia seguiti da cali. Inoltre è importante fare pasti regolari, consumando cibi ad alto contenuto di proteine, carboidrati complessi, grassi sani, vitamine e minerali.
  • Attività fisica: l’esercizio fisico regolare può aiutare a migliorare la salute generale e i livelli di energia. Si consiglia di praticare attività fisica moderata per almeno 30 minuti al giorno, come camminata, yoga, nuoto o bicicletta. Può aiutare ad aumentare l’ossigenazione dei tessuti e la produzione di endorfine, migliorando l’umore e i livelli di energia.
  • Riposo: dormire almeno 7-8 ore al giorno può aiutare a migliorare i livelli di energia durante la giornata. Inoltre è consigliato evitare l’uso di dispositivi elettronici prima di coricarsi, in quanto possono interferire con il sonno.
  • Gestione dello stress: lo stress cronico può influire negativamente sui livelli di energia. Imparare tecniche di rilassamento come lo yoga, la meditazione o la respirazione profonda può aiutare a ridurre lo stress e la stanchezza.
  • Ridurre l’assunzione di alcol e caffè: l’assunzione eccessiva di alcol e caffeina possono causare cali di energia e affaticamento. Si consiglia di ridurne la quantità o di evitare completamente queste sostanze.

Terapia farmacologica

La terapia farmacologica può variare a seconda della causa alla base del disturbo.

Alcuni dei farmaci più utilizzati per il trattamento sono quelli che curano una malattia specifica che può essere alla base della mancanza di energia:

  • ferro: se la mancanza di energia è causata da un’anemia da carenza di ferro, può essere prescritto un integratore per aumentarne i livelli nel sangue.
  • Ormoni tiroidei: se è causata da ipotiroidismo, può essere prescritto un ormone tiroideo sintetico per ripristinare i livelli normali.
  • Farmaci per il diabete: in questo caso possono essere prescritti farmaci per regolare i livelli di zucchero nel sangue, come la metformina o l’insulina.
  • Antidepressivi: qualora fosse provocata da depressione, possono essere prescritti antidepressivi per migliorare l’umore e i livelli di energia. Tra questi troviamo gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e gli inibitori della ricaptazione della serotonina e noradrenalina (SNRI).
  • Farmaci antipsicotici: in alcuni casi la mancanza di energia può essere associata a patologie psichiatriche come la schizofrenia o il disturbo bipolare.

In altri casi i farmaci possono aiutare in modo generico, non agendo su una malattia specifica ma sui meccanismi generali della mancanza di energia, come ad esempio la presenza di infiammazione o di problematiche endoteliali. È questo il caso dell’ozonoterapia. Essa agisce riducendo l’infiammazione, migliorando la circolazione sanguigna e producendo un aumento generale delle capacità di guarigione e le performances dell’organismo.

 

Integratori per l’aumento dell’energia corporea

Alcuni integratori possono aiutare ad aumentare l’energia del corpo. Scopriamoli nel dettaglio.

 

Vitamine del gruppo B

Le vitamine del gruppo B sono spesso associate all’aumento dell’energia poiché sono coinvolte nel metabolismo energetico del corpo.

Ecco alcune delle vitamine che potrebbero essere utili per combattere la mancanza di energia:

  • Vitamina B1: è coinvolta nella produzione di energia a livello cellulare. Aiuta a convertire i carboidrati in glucosio, il quale viene utilizzato come fonte di energia.
  • Vitamina B2: svolge un ruolo essenziale nel metabolismo energetico. Aiuta a convertire carboidrati, grassi e proteine in energia utilizzabile.
  • Vitamina B3: è coinvolta nella produzione di energia a livello cellulare e può aiutare a migliorare la circolazione sanguigna.
  • Vitamina B5: aiuta nella sintesi e nel metabolismo degli acidi grassi, che sono una fonte di energia importante per il corpo.
  • Vitamina B6: è coinvolta nel metabolismo dei carboidrati e delle proteine. Gioca anche un ruolo nella sintesi degli ormoni che regolano l’energia.
  • Vitamina B12: aiuta nella produzione di globuli rossi e nel mantenimento del sistema nervoso. Una carenza di vitamina B12 può causare anemia e affaticamento.

 

Coenzima Q10

Il coenzima Q10 è una sostanza presente naturalmente nel corpo che svolge un ruolo importante nel metabolismo energetico. È infatti coinvolto nella produzione di adenosina trifosfato (ATP), la principale fonte di energia utilizzata dalle cellule.

L’integrazione di coenzima Q10 può essere utile per sopperire alla mancanza di energia, specialmente se vi è una carenza o un ridotto livello di questa sostanza nel corpo.

Alcuni studi suggeriscono infatti come il coenzima Q10 potrebbe aiutare a migliorare l’energia e ridurre l’affaticamento, soprattutto nei pazienti con condizioni associate a bassi livelli di questa sostanza (ad esempio nel caso di alcune malattie cardiache, neurologiche o mitocondriali).

 

Ginseng

Il ginseng è una pianta che viene spesso utilizzata per migliorare l’energia e la resistenza.

Contiene infatti composti attivi chiamati ginsenosidi, che si ritiene abbiano proprietà stimolanti e adattogene. Questi composti possono aiutare a migliorare la funzione cognitiva, ridurre l’affaticamento e aumentare i livelli di energia.

Diversi studi sul ginseng sembrano aver dimostrato i potenziali benefici per l’energia. Ad esempio uno studio ha suggerito come il ginseng sia in grado di migliorare la resistenza fisica e la performance mentale, mentre altre ricerche hanno indicato che il ginseng potrebbe influenzare positivamente i livelli di energia e ridurre l’affaticamento soggettivo.

 

Acido folico

L’acido folico, noto anche come vitamina B9, è una vitamina idrosolubile coinvolta in diversi processi nel corpo, tra cui la produzione di energia. Svolge infatti un ruolo essenziale nel metabolismo delle proteine, dei carboidrati e dei grassi, che sono le principali fonti di energia per il corpo.

La carenza di acido folico può causare anemia megaloblastica, in cui il corpo produce globuli rossi di dimensioni anormalmente grandi e non funzionali. Questa condizione può ridurre la capacità del corpo di trasportare ossigeno ai tessuti, causando stanchezza e mancanza di energia.

L’integrazione di acido folico può essere utile per trattare la carenza di acido folico e l’anemia megaloblastica associata. Ripristinare i livelli adeguati di acido folico può contribuire a migliorare i livelli di energia, ridurre l’affaticamento e promuovere una maggiore vitalità.

Attraverso una dieta equilibrata che includa cibi ricchi di acido folico, come verdure a foglia verde scuro, legumi, agrumi, noci e cereali fortificati, è possibile soddisfare le necessità di questa vitamina. Tuttavia in alcuni casi può essere necessario l’uso di integratori per raggiungere livelli adeguati.

 

Creatina

La creatina è un composto naturale presente nel corpo, che svolge un ruolo chiave nella produzione di energia per i muscoli. È coinvolta nel ciclo di rigenerazione dell’adenosina trifosfato (ATP), la principale fonte di energia utilizzata dai muscoli durante l’esercizio fisico ad alta intensità.

L’integrazione di questo composto è comunemente utilizzata dagli atleti e dagli appassionati di fitness per migliorare la forza, l’energia e le prestazioni durante l’attività fisica. La creatina può aumentare la capacità di rigenerare l’ATP più rapidamente, permettendo ai muscoli di sostenere uno sforzo più intenso per un periodo più lungo.

Numerosi studi hanno dimostrato che l’integrazione di creatina può portare a miglioramenti significativi nella forza muscolare, nella potenza e nella capacità di lavoro. Questi benefici possono tradursi in un aumento dell’energia e della resistenza durante l’attività fisica.

 

Rhodiola Rosea

La Rhodiola rosea è una pianta adattogena che è stata spesso utilizzata tradizionalmente per aumentare l’energia, ridurre la stanchezza e migliorare la resistenza fisica e mentale.

Gli studi su questa pianta hanno suggerito che può avere effetti positivi sull’energia e la stanchezza. Si ritiene infatti che possa influenzare il sistema nervoso e i livelli di neurotrasmettitori, migliorando la resistenza allo stress e aumentando l’energia mentale e fisica.

Altre ricerche invece riportano che la Rhodiola rosea può aiutare ad aumentare la capacità di lavoro e la resistenza durante l’esercizio fisico, ridurre l’affaticamento e migliorare la concentrazione e l’umore.

 

Carnitina

La carnitina è un composto amminoacidico coinvolto nella produzione di energia. La sua principale funzione è quella di facilitare il trasporto degli acidi grassi a catena lunga nei mitocondri, dove vengono ossidati per produrre energia.

È presente naturalmente nel corpo e può essere sintetizzata a partire dagli aminoacidi lisina e metionina. È anche presente in alcuni alimenti, principalmente nelle carni rosse.

L’integrazione di carnitina può essere considerata per migliorare l’energia e la performance fisica. In generale è più comunemente utilizzata nelle persone che ne hanno carenza, come nei casi di alcune malattie genetiche o disturbi del metabolismo degli acidi grassi. In queste condizioni specifiche infatti può aiutare a migliorare i sintomi, tra cui la stanchezza e la mancanza di energia.

Per quanto riguarda invece i pazienti che non hanno una carenza di carnitina, le evidenze scientifiche sono meno consistenti. Alcuni studi hanno suggerito un potenziale beneficio per l’aumento dell’energia e della resistenza muscolare, mentre altri non hanno trovato effetti significativi.

È importante sottolineare che l’assunzione di dosi elevate di carnitina può causare effetti collaterali come disturbi gastrointestinali, nausea e odore corporeo sgradevole.

Magnesio

Il magnesio è un minerale essenziale coinvolto in numerose reazioni biochimiche nel corpo, inclusa la produzione di energia. Gioca un ruolo importante nel metabolismo degli zuccheri e dei grassi, nella sintesi di proteine e nell’attivazione degli enzimi coinvolti nella produzione di ATP (adenosina trifosfato), la principale fonte di energia cellulare.

La carenza di magnesio può influire negativamente sui livelli di energia e causare stanchezza. Alcuni segni di carenza di magnesio includono:

  • affaticamento
  • debolezza muscolare
  • difficoltà di concentrazione.

L’integrazione di magnesio può essere utile per aumentare l’energia nelle persone che presentano carenza di questo minerale.

È possibile aumentare l’assunzione attraverso la dieta consumando alimenti ricchi di questo minerale, come verdure a foglia verde scuro, noci, semi, legumi, pesce e cioccolato fondente. In alcuni casi può essere necessario l’uso di integratori per raggiungere livelli adeguati.

 

Cannabinoidi

I cannabinoidi sono composti chimici presenti nella pianta di cannabis. Il principale cannabinoide psicoattivo è il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), mentre il cannabidiolo (CBD) è un cannabinoide non psicoattivo.

L’effetto dei cannabinoidi sull’energia può variare notevolmente a seconda di diversi fattori, tra cui il tipo di cannabinoidi utilizzati, il dosaggio, il metodo di somministrazione e la risposta individuale.

 

Interventi psicologici

Gli interventi psicologici possono essere utili per il trattamento della mancanza di energia associata a patologie psicologiche come la depressione o l’ansia.

Alcuni di essi includono:

  • terapia cognitivo-comportamentale: una forma di terapia che si concentra sui pensieri, le emozioni e i comportamenti del paziente. Può aiutarlo a identificare i pensieri negativi e le convinzioni irrazionali che possono contribuire alla mancanza di energia. Il terapeuta aiuta quindi il paziente a sviluppare strategie di coping efficaci.
  • Terapia psicodinamica: si concentra sui processi psicologici inconsci del paziente. In un contesto di mancanza di energia, la terapia psicodinamica può aiutare il paziente a comprendere i fattori psicologici che contribuiscono alla sintomatologia.
  • Terapia di accettazione e impegno: una forma di terapia che si concentra sull’accettazione dei pensieri e delle emozioni del paziente, piuttosto che sulla loro eliminazione. Può aiutare il paziente nella gestione dello stress e delle emozioni negative in modo più efficace, al fine di migliorare i livelli di energia e la qualità della vita.
  • Psicoterapia di gruppo: coinvolge un gruppo di persone con problemi simili. In un contesto di mancanza di energia, la psicoterapia di gruppo può fornire un sostegno emotivo e una maggiore consapevolezza dei propri comportamenti e dei modelli di pensiero.

Scarsa energia: cosa ricordare

La mancanza di energia è un disturbo piuttosto comune che può essere causato da diverse patologie, fattori psicologici, stile di vita e disturbi del sonno.

È caratterizzata da una sensazione persistente di stanchezza e spossatezza, che spesso si accompagna a una considerevole mancanza di forza fisica e di interesse, oltre alle fluttuazioni umorali.

La maggior parte delle volte è possibile intervenire sul problema con trattamenti non invasivi, come modifiche dello stile di vita, alimentazione equilibrata, esercizio fisico regolare, gestione dello stress e riposo adeguato.

Nel caso in cui siano presenti patologie più gravi, è opportuno seguire attentamente il proprio percorso terapeutico per trattare la causa sottostante alla mancanza di energia.