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Alcuni studi recenti hanno dimostrato l’efficacia del mastice di Chios come possibile trattamento per la gastrite, grazie alle sue proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie.
In questo articolo verranno presi in esame le caratteristiche e i potenziali benefici di questa sostanza, approfondendo gli studi che ne supportano l’utilizzo.
Che cos'è il mastice di Chios
Il mastice di Chios è una sostanza resinosa che si ottiene dal piccolo albero del lentisco (Pistacia lentiscus), originario del bacino del Mediterraneo. È particolarmente abbondante nell’isola greca di Chios, dalla quale prende il nome.
Essendo una sostanza derivata dalla resina di questo albero, il mastice si ammorbidisce poco alla volta con la masticazione. Già dai tempi antichi veniva utilizzato dalle popolazioni locali per ottenere effetti benefici a livello digestivo o respiratorio.
La raccolta di questa sostanza avviene principalmente nei mesi estivi, quando la resina cade sotto forma di gocce (o “lacrime”) dalle ghiandole dell’albero.
Successivamente tutti i frammenti di resina consolidata e caduta al suolo vengono accuratamente puliti a mano dai coltivatori e preparati per le successive destinazioni d’uso. Tra queste rientra la produzione dell’olio di mastice. [1]
La gastrite - caratteristiche e cause
La gastrite è una generica infiammazione della mucosa dello stomaco, che può presentarsi arrossata, tumefatta e, nei processi cronici di lunga data, addirittura atrofica e assottigliata.
Tutte le tipologie di gastrite tendono a presentarsi con dei sintomi ben definiti come la pirosi (sensazione di bruciore alla bocca dello stomaco) e la dispepsia, dove il paziente lamenta difficoltà a digerire, con eventuale associazione di eruttazioni acide.
Nelle forme acute la gastrite può svilupparsi in seguito al consumo eccessivo di cibi particolarmente grassi e irritanti per la mucosa gastrica, difficilmente digeribili. Tra questi cibi si annoverano i formaggi molto grassi, gli insaccati e gli alimenti piccanti.
Gastrite da stress
Anche il comune stress può spesso produrre delle forme di gastrite ansiosa, in cui l’aumentata produzione di succhi gastrici determina un processo di erosione della mucosa dello stomaco, che può predisporre alla formazione di ulcere.
Infine altre cause comuni di gastrite sono da ritrovarsi nell’eccessivo consumo di alcol, nel fumo e nell’assunzione protratta di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei).
Gastrite e mastice di Chios: le azioni protettive sulla mucosa dello stomaco
Varie parti della pianta del lentisco (come la resina, le foglie o i frutti) posseggono proprietà antimicrobiche e antiossidanti dimostrate. Per tale ragione vengono spesso assunte come integratori nel trattamento di alcuni disturbi gastrici.
In particolar modo uno studio del 2018 su topi da laboratorio ha dimostrato come la somministrazione di olio grasso derivato dal lentisco sia stato in grado di ridurre in maniera significativa l’estensione e la gravità di ulcere gastriche.
Nei pazienti che versano in uno stato critico, come gli anziani ospedalizzati o i soggetti polipatologici, la gastrite indotta dallo stress può essere una causa grave di morbilità. Inoltre, se vi è una predisposizione a ulcere soggette a perforazione, può anche comportare mortalità fulminante.
Un altro studio del 2020 ha appositamente indagato, a questo scopo, l’efficacia del mastice di Chios, sotto forma di gomme masticabili, nella prevenzione della gastrite da stress su una popolazione di ratti di laboratorio.
I risultati dello studio si sono rivelati molto buoni in quanto la somministrazione del mastice di Chios ha notevolmente attenuato lo stato della mucosa gastrica, riducendone l’iperemia, l’infiltrazione emorragica e il rigonfiamento generalizzato. [2],[3]
I possibili meccanismi di azione del mastice di Chios contro la gastrite
Come già anticipato, il consumo di mastice di Chios è da tempo attribuito alla capacità di mitigare i sintomi della gastrite o del reflusso gastro-esofageo.
I ricercatori si sono dunque adoperati per tentare di comprendere su quali meccanismi influisca questa resina per produrre degli effetti protettivi sull’apparato digerente.
Studio in vitro
Nel 2019 un team di ricercatori italiani ha individuato, in un preparato di cellule umane, i possibili meccanismi benefici della pianta.
Il modello di mucosa gastrica è stato cimentato con un estratto a dosi crescenti di mastice di Chios, mantenendo il tutto in un’incubatrice a 37° C, mimando il più possibile la temperatura dell’organismo umano.
Dopo due giorni di osservazioni e misurazioni costanti, si è riscontrato che:
- i livelli delle principali citochine infiammatorie primarie, come l’IL-1α, l’IL-6 e il TNF-α si sono ridotte in maniera significativa;
- parallelamente, si è registrata anche una diminuzione dell’attività biologica di enzimi come la disaccaridasi e le iso-maltasi, coinvolte nel metabolismo del glucosio.
In sostanza, l’estratto di mastice di Chios si è rivelato utile nel deprimere la risposta infiammatoria nel modello di mucosa gastrica, agendo direttamente sui fattori promotori dell’infiammazione, ovvero sulle citochine infiammatorie primarie.
In aggiunta a ciò, la resina del lentisco ha anche mostrato capacità utili nel controllo glicemico, diminuendo l’attività enzimatica di proteine volte ad aumentare la concentrazione del glucosio nel sangue.
Infine il mastice di Chios è stato in grado di agire anche sulla permeabilità biologica del rivestimento epiteliale della mucosa gastrica, limitandone dunque l’accesso a eventuali agenti chimici o batterici. [4]
Mastice di Chios e gastrite: considerazioni finali
La pianta del lentisco, Pistacia lentiscus, e in particolar modo la sua resina consolidata, nota come mastice di Chios, sono delle sostanze utili e molto promettenti nella cura della gastrite e nella prevenzione delle ulcere gastriche.
Vari studi effettuati finora su ratti di laboratorio e su preparati di cellule umane hanno dimostrato come questa resina sia in grado di attenuare in maniera importante lo stato infiammatorio della mucosa gastrica, diminuendone iperemia, edema e infiltrazione emorragica.
Per tale ragione, l’integrazione controllata e equilibrata a base di mastice di Chios e derivati del lentisco potrebbero trovare un’ottima applicazione nella cura della gastrite e nella prevenzione delle ulcere, con possibili risvolti futuri anche nel controllo della glicemia.
Bibliografia: fonti e note
[1] IPFI. Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia. Pistacia lentiscus L. Acta plantarum. 2023.
[2] Boutemine I-M, Amri M, Amir Z-C et al. Gastro-protective, therapeutic and anti-inflammatory activities of Pistacia lentiscus L. fatty oil against ethanol-induced gastric ulcers in rats. Journal of Ethnopharmacology. 2018;224:273–82.
[3] Kakagia D, Papalois A, Lambropoulou M et al. The Use of Pistacia Lentiscus Chia Resin Versus Omeprazole in Protecting Male Rats Peptic Mucosa Against Cold Restraint Stress. J Crit Care Med (Targu Mures). 2020 May 6;6(2):100-110.
[4] Zorzan M, Collazuol D, Ribaudo G et al. Biological effects and potential mechanisms of action of pistacia lentiscus Chios mastic extract in Caco-2 cell model. Journal of Functional Foods. 2019;54:92–7.