In questo studio si è verificata l’efficacia dell’anticorpo monoclonale Mirikizumab per il trattamento della colite ulcerosa.
Colite ulcerosa e modalità di terapia: il nuovo farmaco Mirikizumab
La colite ulcerosa è una patologia infiammatoria cronica dell’intestino crasso e fa parte, insieme alla malattia di Crohn, delle cosiddette malattie infiammatorie croniche intestinali.
Questa condizione è anche nota come rettocolite ulcerosa dal momento che tende a manifestarsi inizialmente nel retto, per poi estendersi in direzione prossimale verso il colon.
La malattia si presenta con erosioni importanti della mucosa del colon, la quale diviene progressivamente più fragile e friabile, con tendenza al sanguinamento, producendo feci verniciate di sangue (ematochezia), o vere e proprie rettorragie.
Non è attualmente nota l’eziologia della patologia, ma si ritiene che possa derivare dall’interazione di fattori ambientali, familiari e genetici. Il paziente affetto dalla colite ulcerosa produce scariche diarroiche sanguinolente e presenta notevoli dolori addominali, eventualmente accompagnati da febbre e perdita di peso.
Quando la malattia non ha assunto delle caratteristiche così gravi da richiedere il trattamento chirurgico di asportazione di tutto o parte del colon (colectomia), si somministrano spesso dei farmaci ad attività antibiotica o glucocorticoide.
Le nuove modalità di trattamento si stanno invece incentrando sull’utilizzo di farmaci biologici in grado di agire direttamente sul sistema immunitario disfunzionale, alterandone i segnali e cercando di limitare i sintomi della malattia.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
- Luogo: Paesi Bassi, Stati Uniti e altri Paesi del mondo.
- Tipo di pazienti: Soggetti affetti da colite ulcerosa attiva di entità moderata o severa.
Scopo dello studio: il farmaco Mirikizumab è efficace per il trattamento della colite ulcerosa?
Gli autori di questo importante trial multicentrico hanno testato l’efficacia del nuovo farmaco Mirikizumab¹, un anticorpo monoclonale, nella terapia di induzione e mantenimento di pazienti affetti da colite ulcerosa in stato attivo.
Progettazione
Il presente studio è stato concepito nell’ambito del progetto LUCENT, che si compone di LUCENT-1 per la prima parte della sperimentazione e di LUCENT-2 per la seconda e ultima parte, coinvolgendo per la sua realizzazione ben 34 Paesi del mondo.
Il trial ha inizialmente reclutato poco meno di 1300 soggetti maggiorenni, tutti affetti da colite ulcerosa da moderata a grave, misurata mediante il punteggio Mayo².
La prima parte della sperimentazione è durata 12 settimane e ha visto la suddivisione randomizzata dei partecipanti in due gruppi, di cui il primo gruppo tre volte più numeroso del secondo:
- il primo gruppo ha ottenuto la somministrazione di 200 mg di Mirikizumab per via endovenosa una volta ogni 4 settimane, in aggiunta alle terapie consuete.
- Il secondo gruppo ha proseguito la terapia classica per la colite ulcerosa, comprendendo l’assunzione di amminosalicilati e di glucocorticoidi.
Una volta esaurita la fase di induzione della terapia, i 544 pazienti che hanno ottenuto una risposta positiva al Mirikizumab hanno proseguito la sperimentazione nella seconda fase del trial, ovvero nella terapia di mantenimento.
La terapia di mantenimento si è protratta per ulteriori 40 settimane e i soggetti sono stati suddivisi in maniera randomizzata in due gruppi, di cui il primo aveva il doppio della numerosità del secondo:
- il gruppo A ha ottenuto la somministrazione di 300 mg di Mirikizumab ogni 4 settimane, in aggiunta alla consueta terapia.
- Il gruppo B ha invece ottenuto la somministrazione di un placebo, oltre alla classica terapia anti-colite ulcerosa.
Risultati
I risultati del trial clinico hanno indicato che:
- alla fine della prima fase della sperimentazione, ossia alla fine della terapia di induzione, i pazienti che hanno assunto Mirikizumab hanno ottenuto percentuali di remissione della malattia doppie rispetto al gruppo placebo.
- Al termine del periodo di mantenimento durato 40 settimane, allo stesso modo i pazienti che hanno assunto il Mirikizumab hanno ottenuto percentuali di remissione circa doppie rispetto al gruppo placebo.
- Eventi avversi come artralgia e rinofaringite si sono verificati più comunemente nel gruppo Mirikizumab rispetto al gruppo placebo.
Conclusioni: l’anticorpo monoclonale Mirikizumab è efficace per la cura della colite ulcerosa
Il presente trial clinico multicentrico ha messo in luce come l’anticorpo monoclonale Mirikizumab sia efficace nell’indurre una remissione significativa della colite ulcerosa rispetto al placebo, accertata sia sul piano endoscopico che su quello istologico.
I pazienti trattati con il Mirikizumab hanno inoltre sperimentato sintomi più attenuati rispetto al gruppo placebo durante il periodo di mantenimento, avvertendo una sensazione di “urgenza intestinale” molto più contenuta.
Fonti e note:
ARTICOLO ORIGINALE: D’Haens G, Dubinsky M, Kobayashi T et al. Mirikizumab as induction and maintenance therapy for ulcerative colitis. New England Journal of Medicine. 2023;388(26):2444–55.
[1] Lynch WD, Hsu R. Ulcerative Colitis. [Aggiornato l’11 Giugno 2022]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023.
Nota 1. Mirikizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che riconosce e lega, inattivandola, una subunità specifica dell’IL-23, un’interleuchina pro-infiammatoria molto importante nella patogenesi della colite ulcerosa.
Nota 2. Il punteggio Mayo è uno score che esamina la gravità della colite ulcerosa prendendo in considerazione vari aspetti, come il sanguinamento rettale, la frequenza alla defecazione e la valutazione endoscopica.