Gli autori di questo studio avrebbero individuato alcuni fattori di rischio legati all’uso persistente di oppioidi somministrati per il dolore post chirurgia cardiotoracica.
Chirurgia cardiotoracica e farmaci oppioidi per il dolore post-operatorio
I farmaci oppioidi rappresentano una delle categorie di farmaci più prescritti per il controllo del dolore post-operatorio. In particolar modo la morfina viene frequentemente somministrata per via endovenosa dopo l’operazione chirurgica, aumentando il rischio di effetti avversi dovuti al farmaco.
Infatti l’analgesia post-operatoria con oppioidi può indurre una marcata depressione respiratoria, nausea e vomito incoercibile e un grado di sedazione troppo profondo: in tali casi viene trattata con l’infusione di naloxone per via endovenosa. Uno degli effetti più temibili è però quello del nuovo disturbo da uso di oppiacei, che espone il paziente ad un aumento dei rischi sopra menzionati.
La chirurgia cardiotoracica è una delle branche chirurgiche più soggette alla prescrizione di analgesici oppioidi nel postoperatorio, e una causa predisponente è da ritrovarsi nell’eccessiva somministrazione dei farmaci stessi, nonché nel preliminare utilizzo di oppioidi e/o benzodiazepine.
Appare dunque importante cercare di ritrovare i fattori di rischio principali che favoriscono lo sviluppo di un persistente uso di oppioidi nei pazienti sottoposti a operazioni di grande chirurgia, specialmente quelle del distretto cardiotoracico.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Studio osservazionale retrospettivo.
- Luogo: Canada.
- Tipo di pazienti: Soggetti sottoposti a operazioni chirurgiche cardiotoraciche.
Scopo dello studio: quali sono i fattori di rischio derivanti dall’uso di oppioidi post chirurgia cardiotoracica?
Gli autori dello studio hanno indagato sulla proporzione di pazienti sottoposti a operazioni chirurgiche cardiotoraciche riceventi oppioidi nel postoperatorio. In secondo luogo si è posta l’attenzione sui fattori di rischio chiamati in causa nel possibile innesco di un uso persistente da oppioidi.
Progettazione
Nello studio sono stati inclusi 815 pazienti adulti, tutti sottoposti a ricovero ospedaliero in seguito ad intervento chirurgico sul distretto cardiotoracico.
Tutti i soggetti partecipanti avevano già ricevuto una somministrazione preoperatoria di oppioidi nel mese precedente l’operazione chirurgica oppure postoperatoria, nelle due settimane seguenti l’operazione chirurgica stessa.
Risultati
Le evidenze dello studio retrospettivo hanno sottolineato che:
- l’8,2% di tutti i soggetti partecipanti ha sviluppato un uso persistente di oppioidi;
- i fattori di rischio principali associati all’uso persistente di oppioidi nel postoperatorio sono consistiti nel disturbo da uso di sostanze/alcol, nel diabete mellito e nell’utilizzo nei 30 giorni precedenti l’intervento di oppioidi.
Conclusioni
Il presente studio ha messo in luce che i soggetti che affrontano interventi chirurgici cardiotoracici sono a più alto rischio di sviluppare un uso persistente da oppioidi, considerata la consueta somministrazione di tali farmaci nel periodo post-operatorio.
I fattori di rischio chiamati in causa sono legati sia al paziente e alla sua storia patologica, sia al tipo di oppioide prescritto e alla sua finestra di utilizzo nel periodo che precede l’operazione chirurgica.
Fonti e note:
ARTICOLO ORIGINALE: Kurteva S, Pook M, Fiore JF et al. Rates and risk factors for persistent opioid use after cardiothoracic surgery: A cohort study. Surgery. 2024 Feb;175(2):271–9.
[1] Howard R, Brown CS, Lai Y-L et al. Postoperative opioid prescribing and new persistent opioid use. Annals of Surgery. 2022 Jan 21;277(6). doi:10.1097/sla.0000000000005392