L’ossimetazolina può indurre dei miglioramenti sullo stato di salute generale dell’occhio? Un recente studio ha tentato di individuare tutti i possibili benefici riconducibili all’assunzione di tale farmaco.
Salute dell’occhio: il possibile ruolo dell’ossimetazolina
L’ossimetazolina è un principio attivo appartenente alla famiglia dei farmaci simpaticomimetici. Tali molecole sono in grado di imitare gli effetti delle sostanze che attivano e stimolano il sistema nervoso simpatico. Attualmente, l’ossimetazolina viene impiegata per il trattamento dei sintomi del raffreddore, della sinusite, della rinite e della congestione congiuntivale.
In condizioni normali la rima palpebrale1 deve essere sufficientemente estesa per poter garantire l’ingresso dei raggi luminosi all’interno del bulbo oculare. L’abbassamento di una delle due palpebre viene definito ptosi e, oltre a costituire un difetto estetico, può inficiare sulla qualità della vista.
L’arrossamento degli occhi è causato dalla dilatazione dei vasi sanguigni oculari. Generalmente, questo fenomeno si associa ad un processo infettivo, allergologico o traumatico.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: studio controllato randomizzato in doppio cieco.
- Luogo: Bascom Palmer Eye Institute (Università di Miami, Stati Uniti).
- Tipo di pazienti: 114 pazienti, con età superiore ai 18 anni e con una salute oculare stabile.
Scopo dello studio: l’ossimetazolina incide sulla salute dell’occhio?
L’obiettivo principale dello studio è stato quello di valutare gli eventuali benefici apportati dalla somministrazione di ossimetazolina (0,1%, soluzione topica) sullo stato di salute generale dell’occhio.
Progettazione e risultati
Per raggiungere lo scopo i ricercatori hanno tenuto in considerazione i seguenti parametri:
- apertura della rima palpebrale;
- il grado di arrossamento oculare;
- la percezione dell’aspetto estetico dell’occhio riferito dai pazienti.
Per realizzare lo studio i pazienti sono stati equamente suddivisi in due gruppi:
- il primo ha ricevuto il trattamento a base di ossimetazolina;
- il secondo ha rappresentato il cosiddetto gruppo di controllo2.
I risultati dello studio in esame hanno indicato che:
- i pazienti trattati con l’ossimetazolina hanno evidenziato un’apertura palpebrale più marcata rispetto a quelli appartenenti al gruppo di controllo.
- L’ossimetazolina ha ridotto significativamente l’arrossamento oculare.
- La percezione estetica dell’occhio è risultata maggiore nel gruppo di pazienti trattati con l’ossimetazolina.
Conclusioni
L’ossimetazolina topica, secondo quanto riportato da questo studio americano, è in grado di migliorare sia l’apertura della rima palpebrale e sia l’aspetto estetico generale dell’occhio. Inoltre tale molecola è stata anche in grado di ridurre l’arrossamento oculare nei pazienti trattati.
Alla luce di questi risultati, l’ossimetazolina in futuro potrebbe diventare protagonista nelle terapie per il trattamento di disturbi oftalmologici ed estetici che affliggono il bulbo oculare.
Fonti e note:
ARTICOLO ORIGINALE: Shoji M. K.,Markatia Z., Ameli K., et al. The effects of topical oxymetazoline on eyelid position, eye redness, and patient-reported eye appearance: A randomized controlled trial. February 08, 2023.
Nota 1. La rima palpebrale rappresenta lo spazio che separa il margine libero della palpebra superiore da quello della palpebra inferiore quando l’occhio è aperto.
Nota 2. Il gruppo di controllo, all’interno degli studi clinici, costituisce l’insieme dei pazienti che non riceve il trattamento in studio. Nella ricerca descritta in questo articolo, i pazienti appartenenti gruppo al gruppo di controllo non hanno beneficiato della somministrazione di ossimetazolina.