In questo studio è stata verificata l’efficacia del farmaco biologico sarilumab per la cura della polimialgia reumatica quando vengono ridotti i glucocorticoidi.
Polimialgia reumatica e risposta ai glucocorticoidi
La polimialgia reumatica è una condizione infiammatoria cronica che colpisce soprattutto soggetti con un’età media intorno ai 70 anni. Si stima che il rischio di sviluppare questa patologia sia compreso tra l’1,5% e il 2,5% ed è leggermente più alto nelle donne, interessando con maggiore frequenza la popolazione scandinava e nord-europea.
Ad oggi non è ancora nota la causa della polimialgia reumatica, si pensa possa derivare dall’interazione di fattori sia genetici che ambientali, come l’acquisizione di determinate infezioni batteriche.
I sintomi che più caratterizzano la polimialgia reumatica sono rappresentati da un dolore associato a rigidità muscolare a carico del distretto cervicale, dell’articolazione dell’anca e dell’articolazione delle spalle. La rigidità muscolare si osserva più spesso di mattina, e non è raro che i pazienti riferiscano in concomitanza febbre, malessere generale e stanchezza.
Sul piano del trattamento di norma la polimialgia reumatica risponde bene alla cura con glucocorticoidi somministrati a dosaggio medio-basso per intervalli di tempo specifici, restituendo una risoluzione importante dei sintomi. Nonostante i glucocorticoidi producano buone risposte cliniche, essi non sono tuttavia esenti da effetti collaterali nocivi, e quando si provvede a ridurne la dose la polimialgia può recidivare con facilità.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
- Luogo: 17 Paesi del mondo.
- Tipo di pazienti: Soggetti adulti affetti da polimialgia reumatica.
Scopo dello studio: come curare la polimialgia reumatica quando si sospendono i glucocorticoidi?
Gli autori dello studio hanno testato l’utilità clinica del sarilumab, un farmaco biologico bloccante la via dell’interleuchina 6¹, nella cura della recidiva di polimialgia reumatica, in pazienti in fase di riduzione della terapia corticosteroidea.
Progettazione e risultati
Nello studio sono stati inclusi 118 pazienti adulti, tutti affetti da polimialgia reumatica. Tutti i partecipanti avevano in comune almeno una riacutizzazione della malattia nella fase di riduzione del dosaggio dei corticosteroidi, confermata sia sintomatologicamente che a livello laboratoristico.
Esaurita la fase di selezione, tutti i pazienti sono stati suddivisi in due gruppi di egual numero in maniera casuale:
- il primo gruppo, sperimentale, ha ricevuto la somministrazione per via sottocutanea due volte al mese di sarilumab, unitamente al prednisone gradualmente scalato;
- il secondo gruppo, di controllo, ha invece ricevuto, oltre al prednisone scalato nella dose, un placebo per via sottocutanea.
Dopo un periodo di trattamento di un anno e ulteriori 6 settimane di follow-up si sono registrati i seguenti risultati:
- il gruppo sperimentale ha ottenuto un tasso di remissione clinicamente significativa con una frequenza 3 volte più alta rispetto al gruppo di controllo;
- il gruppo sperimentale ha richiesto dosi concomitanti di prednisone mediamente più basse per tenere sotto controllo la patologia ma ha indotto maggiori eventi avversi come neutropenia, artralgia e diarrea.
Conclusioni
Questo trial clinico ha messo in luce che il farmaco biologico sarilumab si dimostra molto utile nel prevenire e controllare le recidive della polimialgia reumatica, in pazienti che ne sono affetti e che stanno riducendo le dosi di corticosteroidi per il trattamento.
Fonti e note:
ARTICOLO ORIGINALE: Spiera RF, Unizony S, Warrington KJ et al. Sarilumab for relapse of polymyalgia rheumatica during glucocorticoid taper. New England Journal of Medicine. 2023;389(14):1263–72.
[1] Kermani TA, Warrington KJ. Polymyalgia Rheumatica. The Lancet. 2013;381(9860):63–72.
Nota 1. Questa citochina è stata identificata come uno dei mediatori chiave dell’infiammazione associata alla polimialgia reumatica.