La polisonnografia (PSG) è un test diagnostico che aiuta a valutare i disturbi del sonno. Si svolge tramite l’utilizzo di sensori che monitorano diverse funzioni biologiche mentre il paziente dorme, come l’attività cerebrale, i movimenti oculari e muscolari e la respirazione.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come si esegue.
Cos'è la polisonnografia?
La polisonnografia è una procedura medica diagnostica utilizzata per monitorare le attività fisiologiche durante il riposo notturno.
Consiste nella registrazione simultanea e continua di molteplici parametri fisiologici mentre il paziente dorme, come l’attività cerebrale, l’attività muscolare, i movimenti oculari, la respirazione, il ritmo cardiaco e altri segnali vitali.
Durante una polisonnografia al paziente vengono applicati diversi sensori elettrofisiologici sul corpo, come:
- elettrodi sul cuoio capelluto, per registrare l’attività cerebrale tramite un elettroencefalogramma (EEG);
- elettrodi attorno agli occhi per monitorare i movimenti oculari tramite un elettrooculogramma (EOG);
- elettrodi sui muscoli per valutare l’attività muscolare tramite un elettromiogramma (EMG);
- sensori sulla pelle per rilevare la respirazione, l’ossigenazione del sangue e altri parametri.
I dati registrati durante la polisonnografia vengono analizzati da specialisti per identificare eventuali condizioni che possono influire sulla qualità del sonno e sulla salute generale.
A cosa serve la polisonnografia?
Il sonno è una parte importante della nostra routine quotidiana, al quale dedichiamo circa un terzo della nostra vita. Un sonno di qualità è essenziale per la sopravvivenza e coinvolge quasi ogni organo del corpo: cervello, cuore, polmoni, metabolismo, funzione immunitaria, umore e resistenza alle malattie.
Un sonno di scarsa qualità aumenta il rischio di sviluppare diverse condizioni, tra cui ipertensione, malattie cardiovascolari, diabete, depressione e obesità.
La polisonnografia ha diverse finalità, tra cui:
- Diagnosi dei disturbi del sonno: serve a diagnosticare la narcolessia, la sindrome delle gambe senza riposo, l’insonnia e molti altri.
- Valutazione della qualità del sonno: i dati raccolti possono indicare il tempo necessario per addormentarsi, il numero e la durata dei risvegli notturni, la quantità di sonno REM (Rapid Eye Movement) e altre informazioni rilevanti per comprendere se il riposo è adeguato.
- Monitoraggio della respirazione durante il sonno: è particolarmente utile per valutare i disturbi respiratori notturni, come l’apnea ostruttiva del sonno, in cui la respirazione si interrompe ripetutamente.
- Valutazione dei movimenti durante il sonno: la polisonnografia permette di identificare e valutare il movimento periodico degli arti, il comportamento del sonno REM senza atonia muscolare e altri disturbi del movimento che possono influire sulla qualità del riposo.
- Monitoraggio dell’efficacia del trattamento: può essere utilizzata per monitorare l’efficacia dei trattamenti prescritti per i disturbi del sonno.
Come si esegue la polisonnografia?
Per una polisonnografia completa, in genere è necessario pernottare presso il centro o l’ospedale presso cui si svolgerà l’esame. I passaggi previsti includono:
- Preparazione: prima della polisonnografia, il personale medico ti informerà su cosa aspettarti durante il test e riceverai delle istruzioni specifiche attraverso delle spiegazioni dettagliate di quanto avverrà. Per dare il proprio assenso consapevole all’esame sarà necessario leggere e firmare il modulo di consenso informato che riporta per iscritto le informazioni riguardo l’esame e registra l’assenso del paziente alla procedura. È importante comunicare in questa circostanza tutte le tue abitudini di sonno, farmaci assunti e qualsiasi condizione medica presente.
- Arrivo presso il laboratorio: sarà fornita una camera confortevole e privata, dove potrai passare la notte per il test.
- Applicazione dei sensori: un tecnico specializzato applicherà sul tuo corpo i sensori elettrofisiologici che registreranno le attività cerebrali, muscolari, oculari e respiratorie durante il sonno. Inoltre verranno applicati anche un sensore di flusso d’aria per la respirazione e un ossimetro per monitorare l’ossigenazione del sangue.
- Registrazione dei dati: i sensori sono collegati a un sistema di registrazione che raccoglie continuamente i dati durante il sonno.
- Monitoraggio del sonno: un tecnico specializzato monitorerà la tua attività dal centro di controllo tramite telecamere e attrezzature di registrazione.
- Fine del test: la registrazione dei dati termina al mattino. Un tecnico rimuoverà i sensori dal tuo corpo e potrai prepararti per andare via.
Successivamente i dati registrati durante la polisonnografia verranno analizzati e interpretati da un medico specializzato nei disturbi del sonno, in genere uno specialista neurologo.
Per raccogliere dati accurati sono necessarie più sedute, poiché è possibile sperimentare un leggero disagio durante la prima notte, soprattutto se l’esame si svolge in un laboratorio.
In alcuni casi specifici la polisonnografia si può svolgere al proprio domicilio.
Come prepararsi alla polisonnografia
Per prepararsi adeguatamente a un esame di polisonnografia è consigliabile seguire alcune indicazioni:
- Consultare il medico in precedenza: in questo modo, potrai rivolgere allo specialista tutte le domande riguardanti la procedura e ti verranno fornite istruzioni specifiche.
- Evitare caffeina e stimolanti: possono influire negativamente sulla qualità del sonno. Si sconsiglia il consumo di caffè, tè, bevande energetiche e cioccolato per almeno 24 ore prima dell’esame.
- Evitare alcol e sedativi: possono alterare il sonno e influenzare i risultati dell’esame.
- Mantenere la routine di sonno: cerca di mantenere le tue abitudini nei giorni precedenti all’esame, come andare a letto e svegliarsi alla solita ora.
- Evitare lunghe sieste: se hai l’abitudine di fare lunghe sieste durante il giorno, cerca di limitarle o evitarle del tutto. Ciò contribuirà a garantire che tu abbia sonnolenza sufficiente durante la notte per svolgere l’esame correttamente.
- Istruzioni per la pulizia: prima dell’esame potrebbe essere richiesto di lavare accuratamente i capelli per rimuovere eventuali prodotti come gel o lacca, che potrebbero interferire con l’applicazione dei sensori.
- Indossare abbigliamento comodo: scegli un pigiama o abiti che ti permettano di muoverti liberamente durante la notte.
Ricorda che queste sono solo indicazioni generali e il personale del laboratorio del sonno ti fornirà le istruzioni specifiche in base alle tue esigenze individuali.
Rischi della polisonnografia
La polisonnografia è generalmente considerata una procedura sicura, ma come qualsiasi altro test medico, comporta alcuni rischi potenziali:
- Fastidi o irritazioni cutanee: l’applicazione degli elettrodi e dei sensori sulla pelle potrebbe causare lievi fastidi o irritazioni cutanee.
- Difficoltà nel dormire: la presenza dei sensori e l’ambiente diverso dal solito potrebbero causare difficoltà nel dormire durante l’esame. Tuttavia il personale del laboratorio farà del proprio meglio per garantire il tuo comfort e aiutarti a rilassarti.
- Reazioni allergiche: è possibile che si verifichino reazioni allergiche ai materiali utilizzati per gli elettrodi o gli adesivi. Se hai una storia di allergie, è importante informare il personale del laboratorio in anticipo in modo che possano prendere le precauzioni necessarie.
- Rischio di infezione: sebbene sia raro, c’è un minimo rischio di infezione associato all’applicazione degli elettrodi sulla pelle. Il personale del laboratorio del sonno seguirà protocolli rigorosi per ridurre al minimo questo rischio.
È importante ricordare che i potenziali rischi associati alla polisonnografia sono generalmente minimi e superati dai benefici diagnostici che questa procedura offre.
Polisonnografia: punti salienti
La polisonnografia è un test diagnostico utilizzato per valutare i disturbi del sonno e le loro caratteristiche.
Si tratta di uno studio completo che monitora diversi parametri fisiologici durante il sonno, compresa l’attività cerebrale, i movimenti oculari, l’attività muscolare, la frequenza cardiaca, lo sforzo respiratorio, il flusso d’aria e i livelli di ossigeno.
I dati raccolti aiutano i medici e gli specialisti a diagnosticare e comprendere i problemi correlati al sonno, come l’apnea notturna, la narcolessia, l’insonnia, la sindrome delle gambe senza riposo e altri disturbi.
Durante il test di polisonnografia il paziente di solito trascorre la notte in un laboratorio del sonno, dove viene collegato a diversi sensori ed elettrodi. Questi ultimi misurano diversi aspetti, tra cui l’attività cerebrale, i movimenti degli occhi e degli arti, la frequenza cardiaca, la respirazione e altro.
Si tratta di uno strumento prezioso in campo medico, poiché aiuta gli operatori sanitari a comprendere meglio i disturbi del sonno e a fornire trattamenti efficaci per ottimizzarne la qualità, così da migliorare il benessere complessivo dei pazienti.
Bibliografia: fonti e note
- Brinkman JE, Reddy V, Sharma S.: Physiology of Sleep. StatPearls. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023.