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La profilassi chirurgica a base di antibiotici combinati è utile per gli interventi di artroplastica?

Secondo questo interessante studio sembrerebbe che l’aggiunta dell’antibiotico vancomicina alla profilassi chirurgica standard per gli interventi di artroplastica non abbia mostrato particolari vantaggi.

Intervento di artroplastica e complicazioni: la profilassi chirurgica con antibiotici

Le procedure di artroplastica sono degli interventi chirurgici che mirano alla sostituzione meccanica e funzionale di articolazioni mobili danneggiate e usurate, ormai inabili nella funzione e fonte di dolore per il paziente che ne è interessato.

Tra queste procedure, l’artroplastica del ginocchio e l’artroplastica dell’anca prevedono la ricostruzione di tali articolazioni grazie a delle sostituzioni protesiche e sono effettuate a causa di patologie che possono limitare il movimento delle articolazioni naturali, tra cui la principale è l’osteoartrosi in fase sintomatica.

L’artroplastica di ginocchio e di anca costituiscono la tipologia più frequente tra gli interventi di sostituzione articolare, ma allo stesso tempo non sono esenti da complicazioni anche severe come la lesione di un vaso, di un nervo o l’infezione del sito chirurgico.

L’infezione del sito chirurgico connesso all’intervento di artroplastica aumenta di gran lunga il rischio di mortalità e di morbilità dei pazienti operati, e per tale ragione si effettua una profilassi a base di antimicrobici ad ampio spettro. Tuttavia è in fase di dibattito quale sia il farmaco migliore da aggiungere alla terapia per scongiurare il rischio di incorrere in infezioni provocate da batteri antibiotico-resistenti¹.

 

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
  • Luogo: Australia.
  • Tipo di pazienti: Soggetti adulti sottoposti a procedura di artroplastica.

 

Scopo dello studio: la vancomicina è efficace come profilassi chirurgica dopo intervento di artroplastica?

Gli autori dello studio hanno valutato l’efficacia dell’aggiunta della vancomicina, un antibiotico glicopeptidico, alla profilassi standard per la chirurgia artroplastica, indagando sull’eventuale riduzione del rischio di complicazioni nei pazienti sottoposti a questo intervento.

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Progettazione

Poco più di 4.100 soggetti adulti hanno preso parte alla sperimentazione clinica, tutti accomunati dall’essersi sottoposti a un intervento di artroplastica, senza nota colonizzazione da parte di ceppi batterici resistenti.

Tutti i partecipanti sono dunque stati suddivisi in due gruppi di egual numero in maniera randomica:

  • il primo gruppo, sperimentale, ha ottenuto la somministrazione della vancomicina per via endovenosa, unitamente alla profilassi standard con cefazolina², prima dell’artroplastica;
  • il secondo gruppo, di controllo, ha invece ricevuto un placebo per via endovenosa, in associazione alla profilassi standard con cefazolina, prima dell’artroplastica.

 

Risultati

Dopo l’effettuazione dell’intervento di artroplastica e il relativo follow-up, si sono raccolte le seguenti evidenze:

  • il tasso di infezioni del sito chirurgico è stato grossomodo simile in entrambi i gruppi, lievemente più alto nel gruppo dei pazienti che ha ricevuto la vancomicina;
  • reazioni avverse sono risultate di frequenza comparabile in entrambi i gruppi, consistenti per lo più in reazioni di ipersensibilità e lesioni renali.

 

Conclusioni

L’aggiunta dell’antibiotico vancomicina alla profilassi standard a base di cefazolina per gli interventi di artroplastica di ginocchio e di anca non ha mostrato particolari vantaggi clinici, evidenziando anzi un leggero aumentato rischio di infezione del sito chirurgico.

Fonti e note:

ARTICOLO ORIGINALE: Peel TN, Astbury S, Cheng AC et al. Trial of vancomycin and cefazolin as surgical prophylaxis in arthroplasty. New England Journal of Medicine. 2023;389(16):1488–98.

[1] Hsu H, Siwiec RM. Knee Arthroplasty. [Aggiornato il 24 Luglio 2023]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023.

Nota 1. I batteri antibiotico-resistenti considerati nello studio sono lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) e lo S. epidermidis meticillino-resistente.

Nota 2. La cefazolina è un antibiotico della classe delle cefalosporine di prima generazione, le quali condividono alcune caratteristiche strutturali e funzionali con le penicilline e sono efficaci contro un’ampia gamma di batteri.