La puntura di medusa
In questo articolo vediamo cosa occorre fare quando si è punti da una medusa.
Le meduse: cosa sono e come mai pungono
Come mai è dolorosa? Fisiopatologia della puntura di medusa
- una risposta infiammatoria (talassina),
- un effetto paralizzante (ipnotossina) e
- un effetto sull’apparato circolatorio e respiratorio (cogestina).
Anamnesi: quali sono i sintomi della puntura di una medusa?
I sintomi in genere sono legati al veleno (tossina), in particolare quella infiammatoria.
Nel momento della puntura si percepisce immediato dolore e bruciore. La pelle si arrossa e si irrita, come avviene per un’ustione, con bolle, vescicole, gonfiore.
Dopo circa 15 minuti il bruciore scompare, rimane il senso del dolore ed inizia il prurito e il formicolio (dovuto alla tossina paralizzante).
Nella maggior parte dei casi la sintomatologia si esaurisce qui.
In alcuni casi si verifica un quadro più preoccupante, specialmente quando dovessero comparire vomito, febbre, nausea, vertigini, spasmi muscolari, mal di testa. Può accadere in caso di punture molto diffuse o nei bambini (1). In questi casi è opportuno rivolgersi ad un medico o recarsi al Pronto Soccorso.
Esame obiettivo: la puntura di medusa all’ispezione
Cosa fare in mare per la puntura di medusa: mantenere la calma e tornare a riva
Quando si è in acqua e si viene punti da una medusa la prima sensazione che si percepisce è un dolore inatteso, con bruciore. In questo caso è ovviamente molto facile farsi prendere dall’ansia. Per qualche secondo è normale agitarsi. Occorre iniziare a respirare profondamente, girarsi e iniziare a nuotare piano verso riva, in modo naturale. Se il dolore è molto forte si può chiedere a qualcuno di accompagnarci o aiutarci.
Cosa fare a riva per la puntura di medusa
Una volta usciti dall’acqua bisogna ispezionare tutto il corpo per verificare di non avere dei tentacoli ancora attaccati alla pelle che potrebbero continuare a rilasciare veleno. In questo caso occorre rimuovere i brandelli di tentacoli sciacquando con acqua di mare: evitare di rimuoverli con le mani perché ci si potrebbe a sua volta ustionare. Bisogna evitare l’acqua dolce perché ogni stimolo o contatto con una sostanza che non sia acqua di mare tende a far rilasciare ulteriore veleno dai tentacoli.
Le cure successive per la puntura di medusa
Il dolore che procura la puntura di medusa dura circa 30 minuti. Durante questi primi minuti i rimedi “fai da te” non sono molto utili, quindi conviene evitarli ed aspettare che passi il dolore. Dopo di che rimane la sensazione di bruciore che può essere attenuata con i seguenti tipi di farmaci.
Cloruro di Alluminio
La medicina più adatta per le punture di medusa è il Cloruro di Alluminio, in genere a base di gel al 5%. È in grado di ridurre gonfiore e rossore e lenire il prurito. Si utilizza generalmente anche per le altre punture di insetto, comprese le zanzare, quindi è utile da tenere sempre con sè.
Farmaci Antistaminici
L’uso di farmaci antistaminici è indicato perché la puntura di medusa stimola la liberazione di istamina. I farmaci in grado di bloccare i recettori H1 dell’istamina sono quindi adatti per ridurre l’infiammazione prodotta dalla puntura, quindi il dolore e il prurito. Si possono assumere per uso topico, per esempio come crema, oppure anche per bocca, qualora la puntura di medusa sia molto estesa. Ricordiamo i principali che si possono utilizzare:
- desclorfeniramina uso topico
- prometazina uso topico
- cetirizina
- desloratadina
- fexofenadina
- levocetirizina
- loratadina
Cortisonici
Sono farmaci da utilizzare in alternativa agli anti-istaminici, qualora questi ultimi siano insufficienti. Anch’essi possono essere utilizzati in forma di crema o pomata per uso topico oppure per bocca, quando l’ustione da puntura di medusa sia particolarmente estesa.
Aloe Vera
L’aloe vera è uno tra i rimedi naturali più adatti per ridurre il fastidio da puntura di medusa per via delle sue proprietà cicatrizzanti, antibatteriche, rigeneranti e antinfiammatorie. L’aloe vera si può utilizzare come rimedio contro ferite e ustioni. Per trovare sollievo è possibile applicarne un velo sulla parte del corpo colpita dalla medusa e lasciare asciugare.
Ulteriori raccomandazioni per il trattamento delle punture di medusa
Bisogna evitare di grattarsi: nonostante l’apparente immediato beneficio prodotto dall’“effetto cancello”, così facendo si tende a far diffondere ulteriormente la tossina nei tessuti e a peggiorare la sintomatologia a lungo termine.
Nelle settimane successive bisogna evitare di esporre le zone colpite al sole, perché la pelle è è più sensibile e potrebbe desquamare facilmente e potrebbe poi guarire in maniera peggiore.
Cosa fare in caso di sintomi differenti?
A volte possono comparire sintomi diversi da quelli di dolore locale o bruciore. Quali sono i sintomi preoccupanti?
- difficoltà respiratoria,
- sudorazione,
- pallore,
- mal di testa,
- nausea,
- vomito,
- vertigini,
- confusione,
- febbre,
- spasmi muscolari.
In questo caso bisogna recarsi subito al Pronto Soccorso oppure chiamare il 118 (2).