Edema cerebrale maligno e radiomica

La radiomica riesce a prevedere la formazione di un edema cerebrale maligno?

Indice

Sembrerebbe che la radiomica possa prevedere l’insorgenza dell’edema cerebrale maligno nei pazienti colpiti da ictus ischemico acuto.

Edema cerebrale maligno e radiomica

L’edema cerebrale maligno è una complicanza dell’ictus cerebrale che determina un tasso di mortalità di circa l’80%.

La formazione di questo edema inoltre è comune anche nei pazienti affetti da ictus ischemico dei vasi della circolazione cerebrale anteriore sottoposti a trattamento endovascolare.

ischemia cerebrale

La radiomica è una tecnica diagnostica che, tramite l’analisi delle caratteristiche di una particolare area di un’immagine radiologica, consente di valutarne gli aspetti quantitativi, come la gradazione di grigio o la presenza di configurazioni particolari.

Questa nuova tecnica consente di ottenere delle interpretazioni più oggettive delle immagini radiologiche e, allo stesso tempo, consente di individuare anomalie non visibili ad occhio nudo.

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
  • Tipo di pazienti: 111 pazienti sottoposti a trattamento endovascolare dopo ictus ischemico acuto, suddivisi in due gruppi in modo casuale.

Scopo dello studio: la radiomica può prevedere l'insorgenza di edema cerebrale maligno?

Gli autori dello studio hanno voluto verificare l’efficacia della radiomica nel prevedere l’insorgenza di edema cerebrale maligno in pazienti sottoposti a trattamento endovascolare in seguito a ischemia cerebrale anteriore.

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Progettazione e risultati

Nello studio sono stati coinvolti 111 pazienti sottoposti a trattamento endovascolare dopo ictus ischemico acuto e sono stati suddivisi in due gruppi in modo casuale.

Gli scienziati hanno recuperato i profili clinici dei pazienti, valutando gli aspetti clinici e radiologici relativi agli esami diagnostici effettuati in precedenza dai pazienti o al momento del ricovero.

Tra gli esami visionati vi sono:

  • TC svolte senza mezzo di contrasto,
  • angio-TC,
  • TC perfusion.

Dopodiché hanno analizzato i vari fattori radiologici e correlati con la tecnica radiomica.

Dall’analisi statistica successiva (1) è stato rilevato che le percentuali relative all’utilizzo della radiomica fossero molto alte.

Sono stati poi elaborati dei modelli matematici (2) in cui sono stati valutati gli aspetti delle lesioni, il volume delle lesioni e il volume del nucleo ischemico.

I risultati ottenuti hanno mostrato che:

  • Si è presentata una sensibilità e una specificità rispettivamente del 70% e dell’87.50% nel modello radiologico.
  • Nel modello combinato invece si è verificata una sensibilità dell’80% e una specificità del 91,67%.

Conclusioni

Gli scienziati sono dunque concordi nell’affermare che la radiomica, basata su immagini TC, sia uno strumento promettente per prevedere l’insorgenza dell’edema cerebrale maligno nei pazienti colpiti da ictus ischemico acuto, e può aiutare anche nella fase di diagnosi.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Wen X, Hu X, Xiao Y, Chen J., Radiomics analysis for predicting malignant cerebral edema in patients undergoing endovascular treatment for acute ischemic stroke. Diagn Interv Radiol, Diagn Interv Radiol. 2023 Mar 29;29(2):402-409.

Radiomica, Fondazione SIRM

  • (1) per cui sono usati i software “MedCalc v15.2.2”, “SPSS v21.0” e Microsoft R Open v3.3.1”
  • (2) tra cui il modello radiologico visivo di routine e il modello combinato