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Spesso chiamata “febbre da fieno”, la rinite allergica si manifesta quando il sistema immunitario reagisce in modo esagerato a sostanze innocue come il polline, gli acari della polvere e la pelliccia degli animali domestici.
Queste manifestazioni possono influire sulla qualità della vita delle persone, interferendo con le attività quotidiane, il sonno e il lavoro. Fortunatamente esistono opzioni di trattamento efficaci.
In questo articolo esploreremo i sintomi, le cause, le terapie e le strategie di prevenzione utili a comprendere questa condizione e a gestirla al meglio.
Cos'è la rinite allergica?
La rinite allergica è una condizione medica in cui il sistema immunitario reagisce in modo eccessivo agli allergeni che si trovano nell’ambiente. Gli allergeni comuni includono polline, acari della polvere, peli di animali domestici, muffe e alcuni alimenti.
Quando il sistema immunitario viene a contatto con un allergene produce anticorpi che riconoscono quella sostanza come nociva e la combattono. Questa risposta eccessiva può causare infiammazione nella mucosa nasale.
Esistono due tipi di rinite allergica: quella stagionale e quella perenne. La forma stagionale si manifesta durante alcune stagioni dell’anno, di solito quando i livelli di polline sono più elevati, mentre quella perenne si manifesta tutto l’anno.
Quanto è frequente la rinite allergica? Epidemiologia
La rinite allergica è una condizione comune che colpisce un gran numero di persone in tutto il mondo, circa il 10-30% degli adulti e il 40% dei bambini secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Può insorgere in qualsiasi momento della vita, ma è più comune nelle persone giovani.
Cause della rinite allergica - Eziologia
La rinite allergica stagionale colpisce durante il periodo dell’impollinazione ed è spesso causata da pollini di piante come:
- ambrosia;
- ulivo;
- cipresso;
- fieno greco.
La rinite allergica perenne, d’altra parte, può essere causata da una varietà di allergeni sempre presenti, tra cui:
- acari della polvere;
- peli di animali domestici;
- muffa.
La predisposizione genetica sembra giocare un ruolo importante nello sviluppo di questa condizione: se uno o entrambi i genitori hanno una storia di allergie, il rischio di sviluppare la rinite è maggiore.
Inoltre fattori ambientali come l’inquinamento atmosferico, il fumo di tabacco e l’esposizione precoce agli allergeni possono aumentare il rischio di sviluppare la rinite allergica.
Tuttavia anche lo stato di salute generale dell’individuo può influire sullo sviluppo di questa patologia: le persone che soffrono di problemi respiratori come l’asma o l’infezione delle vie respiratorie superiori sono più suscettibili alla condizione.
Sintomi della rinite allergica
I sintomi della rinite allergica possono variare da persona a persona e sono simili a quelli del raffreddore comune. Tuttavia tendono a durare più a lungo e si ripresentano regolarmente in presenza degli allergeni.
I sintomi più comuni includono:
- naso che cola;
- starnuti;
- prurito nasale;
- congestione nasale;
- prurito, arrossamento e gonfiore degli occhi;
- lacrimazione;
- prurito alla gola;
- tosse.
Alcune persone possono anche sperimentare mal di testa, stanchezza, irritabilità e disturbi del sonno a causa dei sintomi notturni.
I sintomi di questa patologia possono variare di intensità a seconda del tipo di allergene coinvolto, della durata dell’esposizione e della suscettibilità dell’individuo.
Diagnosi di rinite allergica
La diagnosi della rinite allergica si basa sulla valutazione dei sintomi del paziente, della sua storia medica e di eventuali test allergici. Viene ricavata mediante un’approfondita visita allergologica, divisa in più fasi.
Anamnesi
L’anamnesi include la raccolta di informazioni sulle abitudini di vita, la storia medica e i sintomi del paziente.
In questa fase il medico porrà al paziente alcune domande sulle condizioni ambientali in cui vive o lavora, riguardanti ad esempio la presenza di animali domestici o di eventuali piante in casa o nel giardino che possono contribuire all’esposizione ad allergeni specifici.
Il paziente dovrà descrivere i propri sintomi, con che intensità si manifestano e se compaiono in specifiche occasioni o periodi dell’anno, oppure se sono persistenti.
Il medico si informerà anche su allergie note, l’uso di farmaci o eventuali condizioni mediche preesistenti come l’asma o infezioni respiratorie.
Esame obiettivo
L’esame obiettivo per la rinite allergica include l’osservazione di eventuali segni di infiammazione nelle vie nasali del paziente. Durante l’esame, il medico utilizza uno strumento chiamato “speculum” per valutare le condizioni interne del naso e rilevare rossore, gonfiore o secrezioni.
Inoltre valuterà la presenza di eventuali polipi nasali che ostacolano la respirazione ed eseguirà un’ispezione delle orecchie e della gola per valutare possibili infiammazioni.
Esami strumentali
In caso di sospetta rinite allergica, gli esami strumentali previsti sono:
- Endoscopia nasale: prevede l’uso di un endoscopio, un tubo sottile e flessibile con una telecamera all’estremità, per osservare l’interno del naso e della gola.
- Radiografia o tomografia computerizzata (CT): esami di imaging che possono essere utilizzati per valutare anomalie nelle vie respiratorie superiori che possono contribuire alla condizione.
- Test di funzionalità respiratoria: come la spirometria, misurano la capacità polmonare e la funzione respiratoria del paziente e aiutano a identificare problemi correlati, come l’asma.
Gli esami strumentali di solito non sono necessari per la diagnosi della rinite allergica e sono riservati a situazioni in cui il paziente non risponde ai trattamenti standard o ha sintomi gravi.
Esami diagnostici e di laboratorio per la rinite allergica
Per ulteriori approfondimenti possono essere eseguiti alcuni esami diagnostici:
- Test allergici: come test cutanei, alimentari o test del sangue; aiutano a identificare gli allergeni specifici che scatenano la reazione allergica.
- Esami del sangue per gli allergeni: misurano la presenza di anticorpi specifici contro gli allergeni.
- Conta di eosinofili nel sangue: gli eosinofili sono un tipo di globuli bianchi riscontrabili in numero elevato in caso di infiammazione allergica.
Diagnosi differenziale per la rinite allergica
La diagnosi differenziale per la rinite allergica può includere altre condizioni che presentano sintomi simili, come:
- Raffreddore comune: un’infezione virale delle vie respiratorie superiori che può causare sintomi simili, ma tende ad avere una durata più breve e non è causato da allergeni.
- Sinusite: un’infiammazione dei seni paranasali che può essere accompagnata da mal di testa e febbre.
- Polipi nasali: crescite anormali di tessuto nella cavità nasale che causano ridotta capacità respiratoria.
- Infezioni delle vie respiratorie inferiori: come bronchite e polmonite; possono causare sintomi simili, ma provocano anche tosse e produzione di catarro.
- Reazioni a farmaci: possono causare prurito e congestione nasale.
Trattamento della rinite allergica
Il trattamento della rinite allergica può includere misure di prevenzione, farmaci e terapie di desensibilizzazione. Il medico svilupperà un piano di trattamento personalizzato in base alla gravità e alla durata dei sintomi del paziente.
Terapia farmacologica
La terapia farmacologica per la rinite allergica può includere:
- Antistaminici: bloccano gli effetti dell’istamina, una sostanza chimica che il sistema immunitario rilascia in risposta agli allergeni.
- Corticosteroidi nasali: sono anti-infiammatori e possono aiutare a ridurre l’infiammazione delle vie nasali e la congestione. Sono spesso considerati il trattamento di prima scelta per la rinite allergica.
- Decongestionanti: questi farmaci riducono il gonfiore delle mucose nasali e possono aiutare a ridurre la congestione. Tuttavia non devono essere usati per lunghi periodi e non sono raccomandati per pazienti con pressione alta.
- Antileucotrieni: questi farmaci bloccano gli effetti dei leucotrieni, sostanze chimiche prodotte dal sistema immunitario che causano l’infiammazione delle vie respiratorie. Sono spesso usati in combinazione con altri farmaci.
Inoltre la terapia farmacologica può includere l’uso di spray nasali salini, per aiutare a liberare le vie respiratorie soprattutto nei bambini, e l’uso di farmaci per il controllo dei sintomi dell’asma in pazienti che ne soffrono.
Terapie di desensibilizzazione allergica
Le terapie di desensibilizzazione allergica, anche note come immunoterapie, sono trattamenti a lungo termine che prevedono l’iniezione di piccole quantità di allergeni specifici per aumentare gradualmente la tolleranza del sistema immunitario nei loro confronti.
L’immunoterapia può essere somministrata sotto forma di iniezioni sottocutanee o sotto forma di compresse sublinguali. Il paziente riceve dosi crescenti di allergeni specifici per un periodo di tempo che può durare da tre a cinque anni. L’obiettivo è quello di ridurre la risposta immunitaria riducendo così i sintomi della rinite allergica.
Può essere utile per pazienti con sintomi persistenti che non migliorano con i farmaci o per coloro che vogliono evitarne l’uso a lungo termine. Tuttavia l’immunoterapia può comportare rischi, come reazioni allergiche gravi e richiede un impegno a lungo termine.
Prevenzione
La prevenzione della rinite allergica può includere misure volte a ridurre l’esposizione agli allergeni specifici che scatenano la reazione, come:
- Evitare l’esposizione agli allergeni noti: evitare di avere animali domestici o piante in casa, mantenere le finestre chiuse durante la stagione della fioritura e usare coperture per cuscini e materassi, così da ridurre l’esposizione agli acari della polvere.
- Monitorare i livelli di allergeni: i livelli di allergeni come la muffa e l’acaro della polvere possono essere monitorati con test specializzati.
- Usare purificatori d’aria e deumidificatori.
- Mantenere una buona igiene personale: lavarsi le mani regolarmente e fare una doccia prima di andare a letto può aiutare a ridurre l’esposizione ai pollini e ad altri allergeni presenti sulla pelle e sui capelli.
- Assumere farmaci preventivi: alcuni farmaci, come gli antistaminici, possono essere presi in modo preventivo per ridurre i sintomi della rinite allergica.
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Rinite allergica: punti salienti
La rinite allergica è una condizione comune che colpisce molte persone in tutto il mondo. I sintomi possono essere fastidiosi e comprendono naso che cola, starnuti frequenti, prurito, congestione e tosse.
È importante evitare l’esposizione agli allergeni, che possono essere identificati tramite una visita allergologica approfondita.
Attraverso una diagnosi accurata, il medico stabilirà il trattamento più appropriato, che può includere l’uso di farmaci come antistaminici, corticosteroidi nasali e decongestionanti, oltre a efficaci strategie di prevenzione.
Con il trattamento giusto, molti pazienti possono ottenere un significativo sollievo dai sintomi della rinite allergica e migliorare la loro qualità di vita.