Sanguinamento gengivale, gengivite, parodontite

Sanguinamento delle gengive: cause e rimedi

Indice

Il sanguinamento gengivale è un disturbo che si manifesta con perdita di sangue dalle gengive.

È un segno di infiammazione e il più delle volte è associato a patologie come la gengivite e la parodontite.

Gengive e apparato parodontale

La gengiva è la mucosa di colore rosa che circonda e protegge i denti, ed è altamente vascolarizzata.

È anatomicamente composta da un epitelio e da un tessuto connettivo sottostante la cui composizione ne determina l’integrità strutturale (importante il ruolo del collagene). Presenta il cosiddetto epitelio giunzionale che permette l’adesione al dente: agisce come barriera sia da traumi meccanici che da attacchi microbiologici.

Fa parte del parodonto, l’insieme di quelle strutture che rivestono e sostengono il dente e comprende anche:

  • il legamento parodontale
  • l’osso alveolare
  • il cemento.

Responsabile dell’assorbimento di micronutrienti e della sensibilità della bocca, la gengiva svolge un ruolo anche nella difesa immunitaria a seguito di un’infiammazione infettiva nel tessuto parodontale.

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Quali sono le cause del sanguinamento delle gengive?

Il sanguinamento gengivale può essere causato da:

  • TRAUMI ripetuti:
    • utilizzo di stuzzicadenti,
    • di filo interdentale o di
    • sonda parodontale;
  • CATTIVA IGIENE ORALE;
  • cause NUTRIZIONALI:
    • deficit vitamina C,
    • aumento assunzione di carboidrati raffinati e di grassi che incrementano il processo infiammatorio;
  • FARMACI usati per disturbi sistemici:
    • fenitoina,
    • inibitori dei canali del calcio,
    • anticoagulanti e agenti fibrinolitici,
    • contraccettivi orali,
    • inibitori delle proteasi,
    • vitamina A e analoghi (inducono la proliferazione dei fibroblasti: il disequilibrio tra sintesi e degradazione di matrice extracellulare porta all’accumulo di proteine immature che causano gengivite);
  • MALATTIE PARODONTALI, come gengivite e parodontite;
  • più raramente altre PATOLOGIE SISTEMICHE: disturbi ematologici e diabete (ci sono inoltre studi che sostengono la correlazione tra sanguinamento gengivale e malattie allergiche, respiratorie e otorinolaringoiatriche negli adolescenti).

Gengivite

Si tratta di una condizione infiammatoria del tessuto gengivale, più comunemente causato da infezione batterica.

I microorganismi più frequenti sono:

  • Streptococchi
  • Fusobatteri
  • Actinomyces
  • Veillonella
  • Treponema.

È il disturbo parodontale più comune (più diffuso sia nei maschi che nelle femmine) e a differenza della parodontite non c’è nessuna migrazione dell’epitelio giunzionale che causa distacco del dente.

Fattori predisponenti

Ci sono fattori che facilitano l’insorgenza di gengivite come:

  • fumo;
  • masticazione di tabacco;
  • condizioni sistemiche;
  • fattori genetici;
  • condizioni locali (secchezza della bocca e dentatura irregolare).

Caratteristiche

L’evoluzione della patologia gengivale si divide in stadi:

  • lesione iniziale (4 giorni): risposta infiammatoria che causa l’aumento di quantità di fluido dalle gengive e distruzione del collagene. Questo è evidente circa quattro giorni dopo la deposizione della placca.
  • Lesione precoce (una settimana): circa una settimana dopo la deposizione della placca si ha ipersensibilità ritardata e si inizia ad avere rossore e sanguinamento. La durata di questo stadio non è definita.
  • Lesione compiuta: si crea una piccola tasca gengivale rivestita di epitelio, questa lesione può rimanere stabile per mesi o anni, oppure evolvere a uno stadio di severità successiva in cui la lesione non è più reversibile.
  • Lesione avanzata: rappresenta la transizione verso la parodontite; viene persa l’adesione del dente poiché l’infiammazione si estende ai tessuti di supporto di questo (gengiva, legamento periodontale e porzione ossa alveolare). Può causare perdita dei denti.

Trattamento

Il trattamento dipende dalla causa che ha scatenato la gengivite:

  • microorganismi: si va a rimuovere la placca dentaria depositata;
  • farmaci: si deve cambiare la terapia;
  • nei rimanenti casi la migliore cura è il miglioramento dell’alimentazione e la maggior cura dell’igiene orale: sono consigliati sciacqui con clorexidina e pulizia interdentale per prevenire la deposizione della placca;
  • ci sono studi relativi ad alcune piante medicinali o a base di erbe con attività antinfiammatoria utili per il trattamento sia dell’infiammazione che del sanguinamento.

Parodontite

Si tratta di una patologia dei tessuti intorno alla struttura del dente, causata sia da fattori locali che sistemici.

Risulta importante riconoscerla e trattarla in quanto non solo è molto frequente tra le patologie parodontali, ma poiché causa la perdita dei denti e risvolti sistemici che possono colpire la salute del paziente.

Cause della parodontite

La causa primaria è rappresentata dalla colonizzazione batterica mista dei tessuti orali (evoluzione della gengivite).

Ci sono poi fattori secondari che accelerano l’evoluzione della patologia come:

  • solchi
  • tartaro
  • placca dentale
  • protesi sporgenti
  • alterazioni dello smalto
  • fattori genetici e sistemici
  • fumo
  • stress.

Non tutti i casi di gengivite evolvono in parodontite: il tutto dipende dalla risposta dell’ospite.

Caratteristiche

Viene classificata in cronica e aggressiva:

  • la prima vede abbondanza di placca e tartaro
  • nella seconda si ha aumento della distruzione parodontale con cause locali minime.

Trattamento

Il trattamento è mirato a migliorare la salute delle gengive e a preservare i tessuti parodontali rimanenti, per questo è necessario modificare i fattori comportamentali come smettere di fumare e migliorare l’igiene orale.

Esistono anche farmaci locali da applicare nel sito di infezione o sistemici.

Qualora la terapia medica non funzionasse, risulterebbe necessaria la terapia chirurgica accompagnata da una fase di mantenimento.

Sintomi associati al sanguinamento delle gengive

In generale la sintomatologia dei disturbi gengivali è comune:

  • sanguinamento;
  • alitosi;
  • gonfiore gengivale;
  • recessione gengivale;
  • perdita del dente.

Sanguinamento delle gengive: come avviene la diagnosi

Per prima cosa è bene sottoporre il sanguinamento gengivale all’attenzione del dentista.

Vengono utilizzati diversi indici di valutazione del sanguinamento, alcuni si basano esclusivamente sulla presenza o assenza di questo, altri utilizzano una scala di severità del sanguinamento stesso.

L’utilizzo di questi indici dipende dallo scopo: indagine epidemiologica, studio clinico, diagnosi o trattamento.

Nella pratica clinica l’uso di un indice per la severità del sanguinamento serve per identificare punti a rischio di ulteriori attività distruttive.

Per monitorare i singoli pazienti all’inizio e durante la terapia si utilizza mSBI (Sulcun Bleeding Index).

Conclusioni

Il sanguinamento gengivale è una condizione che sembra essere apparentemente innocua, ma che può nascondere disturbi orali e non da non sottovalutare.

Come per qualsiasi condizione la chiave sta nella prevenzione: alimentazione corretta e una buona igiene orale sono alla base della saluta della nostra bocca.

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