Il SARS-CoV-2 nel cuore dei pazienti infetti
In questo articolo analizziamo insieme i primi studi che mostrano come il SARS-CoV-2 possa infettare il cuore dei pazienti COVID-19.
SARS-CoV-2 e cuore: cosa sappiamo
Il COVID-19 è una malattia che colpisce l’apparato respiratorio, ma non tutti sanno che i pazienti affetti presentano spesso delle conseguenze cardio-circolatorie. Infatti, in molti pazienti si evidenzia tramite alcuni esami una sofferenza del muscolo cardiaco, il miocardio, che può essere dovuta a numerose cause come per esempio la presenza di trombi nelle coronarie che limitano l’approvvigionamento di sangue al cuore. Questa situazione di danno può facilmente essere rilevata tramite degli specifici esami del sangue e tramite ecocardiografia.
In alcuni casi i medici hanno sospettato che il miocardio fosse danneggiato non per conseguenze della malattia, ma a causa della presenza del virus, che si replicherebbe nel tessuto provocando un’infezione detta miocardite.
Lo studio
L’equipe medica di un ospedale di Amburgo, in Germania, ha eseguito autopsie postmortem del tessuto cardiaco di 39 individui con infezione conclamata da SARS-COV-2 deceduti nell’ospedale (1). Nei giorni successivi i campioni di tessuto venivano trattati in maniera adeguata a rilevare le seguenti informazioni importanti.
Materiale genetico virale presente nel miocardio
Gli studiosi hanno rilevato la presenza di materiale genetico virale nel tessuto miocardico di alcuni pazienti. In una situazione normale nel tessuto miocardico si trova solo materiale genetico cellulare umano, mentre in questo studio è stato rilevatomateriale genetico virale, che suggerisce un’infezione virale in corso. Questo risultato è in linea con i precedenti studi che hanno descritto un’infezione del miocardio e anche con l’informazione che sulle cellule miocardiche sia presente il recettore ACE2, “la serratura” che permette al virus di infettare anche le cellule respiratorie.
Indicatori di infiammazione del miocardio
Con l’aumentare del materiale genetico virale ritrovato nel tessuto miocardico, aumentano anche i segnali di infiammazione del tessuto, chiamati citochine. Questa informazione è rilevante in quanto un eccesso di questi messaggeri pro-infiammatori, come abbiamo già visto, sono collegati ad un aggravamento della malattia COVID-19.
Replicazione del virus nel miocardio
Da questo studio preliminare il virus non sembra collocarsi direttamente all’interno dei cardiomiociti, le cellule del miocardio, ma in altri tipi di cellule immunitarie presenti nel tessuto. È importante indicare che non è stata rilevata una differenza nella presenza di queste cellule tra i soggetti con il miocardio più o meno colpito dal SARS-CoV-2.
Conclusioni
Questo studio è uno dei primi che documenta in maniera dettagliata la presenza del virus SARS-CoV-2 nel miocardio, il muscolo del cuore. Nei casi in cui la quantità di materiale genetico virale era presente, questa era associata ad una risposta infiammatoria più marcata, rispetto ai soggetti dove non è stato rilevato virus. Tuttavia, non sono state rilevate differenze nell’infiltrazione del miocardio con cellule infiammatorie.
Nuovi studi saranno necessari per comprendere le conseguenze a lungo termine del coinvolgimento del cuore in questa patologia.
Fonti:
- (1) Lindner D, Fitzek A, Bräuninger H, et al (2020) Association of Cardiac Infection With SARS-CoV-2 in Confirmed COVID-19 Autopsy Cases. JAMA Cardiol. https://doi.org/10.1001/jamacardio.2020.3551