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Come ogni trattamento medico, anche l’anestesia può comportare dei rischi per il paziente.
Il rischio anestesiologico si può definire come la possibilità che, durante un intervento, si possano verificare eventi infausti durante l’anestesia.
Per ridurre i rischi al minimo ogni intervento è preceduto da una visita anestesiologica, durante la quale il medico anestesista valuta tutti i fattori di salute del paziente; lo scopo è scegliere e somministrare l’anestesia più adeguata, ridurre i rischi e operare in sicurezza.
Durante la visita si determina anche il rischio anestesiologico che è espresso in una scala apposita, definita appunto “scala ASA”.
Cos’è la scala ASA di valutazione anestesiologica
La scala ASA è un sistema di classificazione dello stato fisico del paziente; è stato sviluppato per offrire ai medici anestesisti ed ai pazienti una semplice categorizzazione su scala numerica della situazione generale di un paziente, che può aiutare a prevedere il rischio operatorio.
Prende il nome dall’American Society of Anesthesiologists e, da oltre 60 anni, è uno strumento utilizzato a livello internazionale per valutare l’idoneità di un paziente ad essere sottoposto ad intervento chirurgico.
Lo scopo del sistema è valutare e comunicare le comorbilità mediche pre-anestesia di un paziente. Il sistema di classificazione da solo non prevede i rischi perioperatori, ma utilizzato con altri fattori (es. tipo di intervento chirurgico, fragilità, livello di decondizionamento), può essere utile nella previsione dei rischi.
L’assegnazione di un livello di classificazione dello stato fisico è una decisione clinica basata su più fattori. Sebbene la classificazione dello stato fisico possa essere inizialmente determinata in vari momenti durante la valutazione preoperatoria del paziente, l’assegnazione finale della classificazione dello stato fisico viene effettuata il giorno dell’assistenza anestesiologica dall’anestesista, dopo la valutazione del paziente.
Classificazione ASA
La scala ASA prevede la valutazione dello stato di salute del paziente classificandolo secondo sei stadi o classi:
- CLASSE I – Paziente in buone condizioni di salute, senza malattie sistemiche, organiche o psichiatriche
- CLASSE II – Paziente con malattia sistemica modesta, di lieve entità, senza limitazioni funzionali (es. Diabete o ipertensione)
- CLASSE III – Paziente con malattia sistemica grave, che limita l’attività ma non comporta invalidità (es. Diabete severo, obesità patologica)
- CLASSE IV – Paziente con grave malattia sistemica e rischio di morte (es. Aneurisma cerebrale, ischemia cardiaca, insufficienza epatorenale)
- CLASSE V – Paziente in condizioni critiche, aspettativa di vita 24H (es. Trauma massivo, rottura di aneurisma)
- CLASSE VI – Un paziente dichiarato in morte cerebrale i cui organi vengono prelevati per scopi di donazione
Esempi di soggetti classificati nella scala ASA in classe II
Malattie lievi solo senza sostanziali limitazioni funzionali. Fumatore attuale, bevitore sociale di alcol, gravidanza, obesità (30<BMI<40), DM/HTN ben controllato, malattia polmonare lieve
Pediatrici:
Cardiopatia congenita asintomatica, aritmie ben controllate, asma senza esacerbazione, epilessia ben controllata, diabete mellito non insulino dipendente, BMI percentile anormale per età, OSAS lieve/moderata, stato oncologico in remissione, autismo con lievi limitazioni.
Gravidanza:
Gravidanza normale, HTN gestazionale ben controllata, preeclampsia controllata senza segni gravi, DM gestazionale controllato dalla dieta.
Esempi di soggetti classificati nella scala ASA in classe III
Limitazioni funzionali sostanziali. Una o più malattie da moderate a gravi. DM o HTN scarsamente controllati, BPCO, obesità patologica (BMI ≥40), epatite attiva, dipendenza o abuso di alcol, pacemaker impiantato, moderata riduzione della frazione di eiezione, ESRD sottoposta a dialisi regolarmente programmata, storia (>3 mesi) di infarto miocardico, CVA, TIA, o CAD/stent.
Pediatrici:
Anomalia cardiaca congenita stabile non corretta, asma con esacerbazione, epilessia scarsamente controllata, diabete mellito insulino-dipendente, obesità patologica, malnutrizione, OSAS grave, stato oncologico. Insufficienza renale, distrofia muscolare, fibrosi cistica, storia di trapianto d’organo, malformazione del cervello/midollo spinale, idrocefalo sintomatico. PCA prematuro <60 settimane, autismo con limitazioni gravi, malattie metaboliche, vie aeree difficili, nutrizione parenterale a lungo termine. Neonati a termine di età inferiore alle 6 settimane.
Gravidanza:
Preeclampsia con caratteristiche gravi, DM gestazionale con complicanze o elevato fabbisogno di insulina, una malattia trombofila che richiede anticoagulante.
Esempi di soggetti classificati nella scala ASA in classe IV
Infarto miocardico o CVA o TIA o CAD/stent recenti (<3 mesi), ischemia cardiaca in corso o grave disfunzione valvolare, grave riduzione della frazione di eiezione, shock, sepsi, Coagulazione Intravascolare Disseminata, ARD o ESRD non sottoposti a dialisi regolarmente programmata.
Pediatrici:
Anomalia cardiaca congenita sintomatica, insufficienza cardiaca congestizia, sequele attive di prematurità, encefalopatia ipossico-ischemica acuta, shock, sepsi, coagulazione intravascolare disseminata, defibrillatore cardioverter impiantabile automatico, dipendenza da ventilatore, endocrinopatia, trauma grave, grave distress respiratorio, stato oncologico avanzato.
Gravidanza:
Preeclampsia con caratteristiche gravi complicate da HELLP o altro evento avverso, cardiomiopatia peripartum con EF <40, cardiopatia non corretta/scompensata, acquisita o congenita.
Esempi di soggetti classificati nella scala ASA in classe V
Rottura di aneurisma addominale/toracico, trauma massivo, emorragia intracranica con effetto massa, ischemia intestinale a fronte di patologia cardiaca significativa o disfunzione multiorgano/sistemica.
Pediatrici:
Trauma massivo, emorragia intracranica con effetto massa, paziente che necessita di ECMO, insufficienza o arresto respiratorio, ipertensione maligna, insufficienza cardiaca congestizia scompensata, encefalopatia epatica, ischemia intestinale o disfunzione multiorgano/sistemica.
Gravidanza:
Rottura uterina.
Il parametro E di emergenza nella scala ASA
È la situazione in cui l’intervento avviene in emergenza, e posticipare il trattamento comporterebbe ulteriore rischio di morte per il paziente.
Bibliografia: fonti e note
- Link alla Scala ASA dal sito della ASA