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Secondo questo recente studio sembrerebbe esserci una relazione tra i sonnellini diurni e lo sviluppo/progressione della malattia di Alzheimer nei pazienti anziani.
Malattia di Alzheimer e sonnellini diurni
Il sonnellino, svolto sia in maniera intenzionale che inconsapevole, è un’attività spesso praticata dagli anziani. Se da un lato può compensare un sonno notturno scarso o frammentato, dall’altra è stato associato a diverse patologie.
In particolar modo alcuni studi hanno sottolineato il legame sussistente tra i numerosi sonnellini diurni e la genesi di malattie cardiovascolari o di diabete negli anziani, evidenziando anche una mortalità più alta rispetto a chi non si appisola durante il giorno.
Vari filoni di ricerca stanno ora dirigendo l’attenzione sul rapporto intercorrente fra i pisolini praticati durante il giorno e le malattie cognitive come la Malattia di Alzheimer.
I pazienti affetti dalla Malattia di Alzheimer, a causa della distruzione di parte dei neuroni che contribuiscono allo stato di veglia, sono soliti praticare i pisolini diurni, ma non è noto se questi sonnellini possano incidere in maniera negativa sul decorso della patologia.
L’Alzheimer è una malattia subdola, i cui sintomi si sviluppano a poco a poco privando il paziente delle normali funzioni del suo cervello fino ad annullarne l’identità. Chi si occupa dell’assistenza a questo tipo di malati deve poter contare su un supporto continuo e, soprattutto, sul continuo progresso nel campo della conoscenza di questa patologia.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Studio osservazionale longitudinale.
- Luogo: Stati Uniti.
- Tipo di pazienti: Pazienti affetti da disturbi cognitivi/Malattia di Alzheimer analizzati con dispositivo Actical per 14 anni.
Scopo dello studio: che relazione c'è tra la malattia di Alzheimer e gli eccessivi sonnellini diurni negli anziani?
Gli autori dello studio hanno provato a verificare la relazione sussistente tra i pisolini praticati in età diurna e il rischio di sviluppo o la progressione della Malattia di Alzheimer in pazienti anziani.
Risultati
Lo studio osservazionale si è svolto per 14 anni monitorando circa 1.400 partecipanti con un’età media di 81 anni, impostando una visita annuale dopo rilevazione actigrafica¹ per due settimane.
I risultati dell’indagine osservazionale hanno prodotto le seguenti evidenze:
- Gli adulti più anziani tendono a praticare sonnellini più lunghi e frequenti rispetto a quelli più giovani.
- I sonnellini² diurni più lunghi e frequenti sono stati associati a un rischio maggiore di sviluppare la Malattia di Alzheimer.
- La relazione precedente è vera anche al contrario: la progressione della Malattia di Alzheimer e dei disturbi cognitivi aumenta la frequenza e la durata dei pisolini diurni.
Conclusioni
I sonnellini praticati durante le ore diurne costituiscono un fenomeno frequente negli anziani, ma sono associati a un rischio aumentato di sviluppare diverse patologie.
In particolar modo lo studio in questione ha evidenziato che i pisolini diurni e la Malattia di Alzheimer potrebbero condividere alcuni meccanismi fisiopatologici, e che l’aggravarsi di una condizione potrebbe incidere sull’altra.
Bibliografia: fonti e note
ARTICOLO ORIGINALE: Li P, Gao L, Yu L, Zheng X et al. Daytime napping and alzheimer’s dementia: A potential bidirectional relationship. Alzheimer’s & Dementia. 2022;19(1):158–68.
[1] Leng Y, Redline S, Stone KL et al. Objective napping, cognitive decline, and risk of cognitive impairment in older men. Alzheimer’s & Dementia. 2019;15(8):1039–47.
Nota 1. L’actigrafia è un esame che indaga sul sonno e nello studio è stata eseguita mediante applicazione di un dispositivo a forma di orologio da polso (Actical).