Sonnolenza, ipersonnia

Sonnolenza eccessiva o ipersonnia

LA SONNOLENZA ECCESSIVA: CAUSE, SINTOMI E RIMEDI

Che cos’è l’ipersonnia

La sonnolenza eccessiva, o ipersonnia, è la condizione in cui un paziente lamenta difficoltà a rimanere vigile e attivo, cedendo con facilità all’impulso di dormire.

La sonnolenza è un fenomeno del tutto comune prima dell’addormentamento ma può rientrare nella sfera patologica quando si manifesta in maniera eccessiva durante le ore del giorno.

 

La sonnolenza eccessiva: quanto è frequente? Epidemiologia dell’eccesso di sonno

Attualmente si stima che circa il 20% della popolazione generale sia affetto da eccessiva sonnolenza diurna.

Ipersonnia

Questa condizione è associata con un rischio maggiore di incidente automobilistico o lavorativo e predispone più facilmente all’apnea ostruttiva del sonno.

La prevalenza stimata dell’apnea ostruttiva del sonno, la quale si verifica in soggetti eccessivamente sonnolenti, può raggiungere fino a un terzo della popolazione, e i calcoli attuali ne prevedono anche un aumento.

Perché si ha sempre sonno? Eziologia dell’ipersonnia

Sonnolenza alla guida

Nella maggior parte dei casi l’eccessiva sonnolenza diurna è il prodotto di un sonno insufficiente e di scarsa qualità.

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Mentre un’istituzione del campo, come l’American Academy of Sleep, raccomanda di dormire almeno 7 ore per notte, una percentuale consistente di adulti dorme meno di 5 ore per notte, sfociando dunque nell’eccessiva sonnolenza per la deprivazione di una quantità corretta di sonno.

Oltre a un sonno insufficiente, l’eccessiva sonnolenza diurna è stata associata alla presenza di deficit fisici come ad esempio l’obesità o all’aumento di peso ottenuto in tempi brevi.

Anche alcuni disturbi respiratori come l’asma possono interrompere le fasi del sonno notturno portando a sonnolenza diurna.

In questi casi è doveroso curare la causa a monte del problema per risolvere il sintomo finale ovvero l’ipersonnia.

Allo stesso modo, anche la malattia da reflusso gastroesofageo, costringendo il paziente a svegliarsi di continuo a causa del bruciore retrosternale o della pirosi, può causare eccessiva sonnolenza diurna.

Altre cause di ipersonnia sono da ricercare nelle seguenti condizioni:

  • Patologie psichiatriche, come la depressione o il disturbo bipolare
  • Disturbo da jet lag
  • Ipercapnia
  • Danni ai tessuti cerebrali secondari a ipossia
  • Diabete mellito
  • Narcolessia.

 

Sintomi e segni dell’eccessiva sonnolenza

I pazienti affetti da eccessiva sonnolenza diurna sono spesso spossati, estremamente stanchi e deboli.

Proprio a causa di questi sintomi vi è un notevole aumento del rischio di addormentarsi all’improvviso, anche in situazioni non consone, come durante la guida o mentre si eseguono attività lavorative pericolose.

All’esterno la persona che è affetta da eccessiva sonnolenza diurna appare stanca e demotivata, spesso incapace di interagire in maniera opportuna nella vita sociale e quotidiana di tutti i giorni.

In molti casi, la compresenza di ansia e depressione esacerba la condizione di ipersonnia.

 

Valutazione iniziale della sonnolenza eccessiva

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La valutazione iniziale dell’eccessiva sonnolenza non può prescindere da un’anamnesi completa del paziente, nel contesto di una visita medica specialistica.

 

Anamnesi

In generale è sempre opportuno indagare sulla qualità del sonno riferita dal paziente, rivolgendo domande del tipo:

  • A che ora vai a letto di solito?
  • In genere ti addormenti alla stessa ora nei giorni feriali e nel fine settimana?
  • Quanto tempo dormi durante la notte?
  • Qual è la tua routine durante il giorno?

In questa fase se si nota che il paziente tende ad avere degli orari sconnessi si può presupporre un disturbo del ritmo circadiano sonno-veglia.

La contemporanea presenza di altri sintomi, come il russamento può invece indurre a pensare di approfondire una sospetta condizione di apnea ostruttiva del sonno.

Anche l’anamnesi farmacologica riveste la sua importanza nella valutazione iniziale dell’eccessiva sonnolenza diurna.

Infatti, alcune classi di farmaci, come gli antistaminici e i sonniferi, possono causare un aumento della sedazione, portando alla sonnolenza diurna e alla riduzione della capacità di rimanere vigili e svegli.

Visita per sonnolenza, ipersonnia

Esame obiettivo

L’esame obiettivo del paziente si concentra sulla rilevazione dei principali parametri antropometrici, facendo caso ad un eventuale stato di obesità, e nell’ispezione della cavità orale, al fine di individuare ostruzioni anatomiche pericolose.

L’acantosis nigricans, che è un segno di insulino-resistenza secondario al diabete mellito tipo II, può sicuramente deporre per una forte probabilità di apnea ostruttiva durante il sonno.

 

Diagnosi di sonnolenza eccessiva

In genere in alcuni reparti di pneumologia o di neurologia vi sono degli ambulatori specificatamente dedicati alla patologia del sonno, che permettono di individuare al meglio le condizioni alla base dell’eccessiva sonnolenza diurna.

I test strumentali più comunemente adoperati per la diagnosi di sonnolenza eccessiva sono:

  • Polisonnografia, che monitora la qualità notturna del sonno, quantificando anche le anomalie della respirazione.
  • Actigrafia, utile nella registrazione non invasiva dei micromovimenti effettuati durante la fase di veglia e durante il sonno.
  • Test di latenza multipla del sonno (MSLT), che rappresenta il test di conferma dell’eccessiva sonnolenza diurna e misura la propensione del paziente ad addormentarsi.

 

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Trattamento e gestione della sonnolenza eccessiva

Chiaramente l’eccessiva sonnolenza diurna va trattata in base alla causa che l’ha determinata.

Dunque, se si riconosce che alla base dell’ipersonnia vi è una condizione asmatica, quest’ultima va trattata preliminarmente, agendo solo in un secondo momento sul sintomo del sonno.

Il trattamento non farmacologico dell’eccessiva sonnolenza prevede varie strategie tra cui:

  • Programmazione di un esercizio fisico regolare
  • Programmazione di sonnellini e power nap durante la giornata
  • Tecniche di distrazione che promuovono lo stato di veglia
  • Mantenimento di una pressione positiva continua delle vie aeree in caso di apnea ostruttiva del sonno.

Il trattamento farmacologico dell’eccessiva sonnolenza diurna prevede invece alcuni farmaci appositamente approvati dalla FDA quali le anfetamine e il modafinil, utili entrambe nel curare l’ipersonnia idiopatica.

 

Conclusioni

L’eccessiva sonnolenza è una condizione potenzialmente rischiosa, che dipende da varie cause, prima fra tutte un sonno insufficiente e qualitativamente scarso.

La valutazione dell’eccessiva sonnolenza diurna viene delineata con un’anamnesi approfondita per escludere eventuali interferenze del ritmo circadiano sonno-veglia e la presenza di comorbidità mediche, quali l’apnea ostruttiva del sonno o il diabete mellito.

Per quanto trattamenti non farmacologici possano produrre una certa efficacia nell’attenuare l’ipersonnia, solo alcuni farmaci specifici e gli interventi comportamentali possono risultare effettivamente dirimenti.

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin

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Fonti e note:

[1] Pagel J. F., Excessive Daytime Sleepiness. American Family Physician. 2009;79(5):391-396

[2] Gandhi K, Mansukhani M, Silber M, et al. Excessive Daytime Sleepiness. Mayo Clinic Proceedings. 2021;96(5):1288-1301.