Sputnik o Gam-COVID-Vac: il vaccino anti-Covid-19 dalla Russia
Che cos’è il vaccino Sputnik Gam-COVID-Vac
È un vaccino contro il Coronavirus che produce la malattia Covid-19, prodotto in Russia dall’azienda Gamaleya NRCEM. È stato uno dei primi vaccini contro il Covid-19 sviluppati e messi in circolazione durante il 2020 (1).
Sputnik: che tipo di vaccino è?
È un vaccino con vettore ad Adenovirus ricombinante, privo della capacità di replicarsi. Significa che il vaccino è una sorta di chimera, costituita da una porzione di Coronavirus che viene portato nelle cellule umane con un trasportatore (che si chiama appunto vettore) che è fatto di un pezzo di un altro virus, in questo caso un adenovirus. L’adenovirus entra nelle cellule umane trasportando il materiale di Coronavirus verso il quale si scatena l’immunizzazione dell’individuo.
Struttura del vaccino Sputnik
La struttura del vaccino Sputnik è costituita da due involucri alternativi, costituiti da due diversi adenovirus, il tipo 26 e il tipo 5, che entrambi contengono il gene del Coronavirus in grado di produrre la proteina Spike.
Principi di azione del vaccino Sputnik Gam-COVID-Vac
I vaccini con vettore ad Adenovirus generalmente inducono un’immunità sia anticorpale che cellulo-mediata già dopo una singola immunizzazione. Per questo motivo sono particolarmente indicati nella profilassi d’emergenza durante le pandemie.
Come mai il vaccino Sputnik è un ibrido? Perché non basterebbe un vettore ad adenovirus unico?
Perché la risposta immunitaria del nostro organismo potrebbe essere diretta sia verso la porzione di Coronavirus, sia verso la porzione di Adenovirus vettore. Quest’ultimo evento non è positivo, perché sarebbe totalmente inutile o controproducente. L’utilizzo di due distinti vettori minimizza questo effetto negativo.
Conservazione del vaccino
Può essere conservato a temperatura di -18°C.
Modalità di somministrazione del vaccino
Il vaccino Sputnik è iniettato intramuscolo in due somministrazioni, a distanza di 28 giorni una dall’altra. Nella prima somministrazione viene iniettato unicamente quello con l’involucro di Adenovirus di tipo 26.
Alla seconda somministrazione, invece, a 20 giorni dalla prima, si utilizza un altro vaccino, che stavolta nella sua parte esterna, l’involucro, utilizza un altro adenovirus, il tipo 5:
Verifica dell’efficacia del vaccino Sputnik Gam-COVID-Vac
I test di efficacia sono stati condotti con uno studio randomizzato controllato, svolto in 25 ospedali di Mosca. Lo studio ha coinvolto circa 25.000 partecipanti e aveva come obiettivo principale la verifica della quantità di casi di Covid-19 confermati dopo la prima somministrazione di vaccino. Gli obiettivi secondari dello studio consistevano in:
- severità di infezione da Covid-19,
- cambiamenti nel livello di anticorpi contro la proteina Spike,
- proporzione di partecipanti con anticorpi contro la proteina N,
- cambiamento nel titolo anticorpale di anticorpi neutralizzanti il Coronavirus,
- incidenza di eventi avversi.
Verifica dell’efficacia del vaccino Sputnik nella riduzione dei casi di Covid-19
Il numero di casi di Covid-19 dopo la somministrazione del vaccino è significativamente inferiore rispetto al placebo. L’efficacia è stimata attorno al 91%.
Verifica dell’efficacia del vaccino Sputnik nella produzione anticorpale
Prima della somministrazione del vaccino nessun partecipante allo studio mostrava anticorpi attivi contro il Coronavirus. In un campione di partecipanti allo studio il 98% mostrava sieroconversione, ovvero produzione di anticorpi contro il Covid-19. Nel gruppo placebo invece la sieroconversione avveniva solo nel 15% dei casi.
Verifica dell’efficacia del vaccino Sputnik nella risposta anticorpale
Oltre al fatto che gli anticorpi vengano prodotti, occorre controllare che siano anche efficaci. Per verificare l’efficacia della risposta umorale, cioè l’efficacia degli anticorpi, è stato analizzato il plasma di 100 partecipanti, sottoposto a controllo del titolo anticorpale medio, di 44,5, contro 1,5 del placebo, con una risposta diffusa al 95% dei partecipanti.
Verifica dell’efficacia del vaccino Sputnik nella immunità cellulo-mediata
La risposta immunitaria mediata dalle cellule è stata valutata con la misura della secrezione di interferone-gamma da parte delle cellule mononucleate periferiche dopo stimolazione in coltura da parte della proteina Spike. Tutti i partecipanti analizzati mostravano elevati livelli di secrezione di IFN-γ (interferone gamma).
Effetti collaterali del vaccino Sputnik
I partecipanti allo studio hanno riportato blandi effetti collaterali nella metà dei casi circa. Tuttavia quasi tutti erano di grado assolutamente lieve. Si sono verificati solamente 70 episodi di effetti collaterali importanti su 15000 prime somministrazioni, quindi è molto sicuro. La maggior parte dei sintomi riportati consistevano in sintomi simil-influenzali, reazioni al sito di inoculazione, mal di testa e astenia. Ci sono stati quattro casi di morte, di cui 3 nella branca vaccino. Uno di questi relativo ad un trauma, gli altri tre dovuti al Covid-19.
Distribuzione nella popolazione del vaccino
Attualmente il vaccino Sputnik è disponibile in Russia e in qualche altro paese che lo ha acquistato dalla Russia. Non è disponibile in Italia perché, nonostante sia stata richiesta l’autorizzazione all’EMA, l’organismo di controllo europeo, il 28 dicembre 2020, questa istituzione dopo due mesi ancora non si è espressa nel merito, nonostante i tempi medi di valutazione per gli altri vaccini siano stati di una ventina di giorni.
Notizia dell’ultim’ora pare che il giorno 9/3/2021 l’Italia abbia raggiunto un accordo per l’acquisto delle dosi del vaccino Sputnik prima ancora che esso sia approvato. (3)
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Fonti e note
- (1) Annuncio del vaccino russo anti-covid-19
- (2) Safety and efficacy of an rAd26 and rAd5 vector-based heterologous prime-boost COVID-19 vaccine: an interim analysis of a randomised controlled phase 3 trial in Russia
- (3) https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/03/09/news/vaccino_sputnik_accordo_per_produrlo_in_lombardia-291256390/