Lo Streptococco è un genere di batterio a forma sferica (cocchi) che comprende numerosi ceppi. Questi batteri sono diffusi in tutto il mondo e sono responsabili di molte malattie.
In questo articolo vediamo che cos’è lo Streptococco, come è stato scoperto e come può essere classificato.
Storia dello Streptococco
Lo Streptococcus è stato scoperto per la prima volta dallo scienziato francese Louis Pasteur nel 1879, mentre studiava la fermentazione del latte.
Nel corso degli anni sono state identificate molte specie di Streptococchi, alcune delle quali sono importanti agenti patogeni per gli esseri umani.
Uno dei primi studi importanti sullo Streptococcus è stato condotto dallo scienziato tedesco August von Wassermann, che nel 1906 ha sviluppato il test di Wassermann per la sifilide, un’infezione causata dal batterio Treponema pallidum. Il test si basa sulla rilevazione di anticorpi: questi sono prodotti anche in risposta ad altre infezioni, come quella da Streptococco.
Negli anni ’20 la scienziata americana Rebecca Lancefield ha iniziato a studiare la struttura dei batteri del gruppo A, che sono associati a molte malattie umane. Ha scoperto che questi batteri producono una proteina di superficie, chiamata proteina M, che è un importante fattore di virulenza e può essere utilizzata per identificare le diverse varianti di Streptococco del gruppo A.
Nel corso del XX secolo, gli Streptococchi sono stati oggetto di molti studi importanti che hanno portato:
- alla scoperta di nuovi ceppi batterici
- alla comprensione delle loro proprietà biochimiche e patogenetiche
- allo sviluppo di nuove terapie per combattere le infezioni da Streptococco.
Oggi lo Streptococcus è ancora un importante oggetto di studio per la ricerca scientifica, poiché le infezioni causate da questo batterio rappresentano una sfida significativa per la salute pubblica in tutto il mondo.
Classificazione dello Streptococco
Gli Streptococchi possono essere classificati in diverse categorie in base:
- alla morfologia
- ai fattori di virulenza
- alle proprietà biochimiche
- alla tipizzazione.
Classificazione dello Streptococco basata sulla morfologia
Questa classificazione si basa sulla presenza o l’assenza di una parete cellulare e sulla colorazione di Gram. La parete cellulare degli Streptococchi è costituita principalmente da peptidoglicano e rappresenta un bersaglio importante per molti antibiotici.
Gli Streptococchi possono essere classificati in base alla loro struttura cellulare in due gruppi principali:
- Gram-positivi
- Gram-variabili o Gram-negativi.
Gli Streptococchi del gruppo Gram-positivo hanno una parete cellulare spessa e sono caratterizzati dalla colorazione di Gram positiva.
Questi batteri includono gli Streptococchi del gruppo A, B, D e G:
- Gli Streptococchi del gruppo A sono associati a faringiti batteriche, tonsilliti, infezioni della pelle e altre infezioni.
- Gli Streptococchi del gruppo B sono un importante patogeno neonatale che può causare sepsi e meningite nei neonati.
- Gli Streptococchi del gruppo D e G possono causare endocardite batterica, infezioni delle vie urinarie e infezioni della pelle.
Gli Streptococchi del gruppo Gram-variabile o Gram-negativi hanno una parete cellulare meno spessa e sono caratterizzati dalla colorazione Gram-variabile o Gram-negativa.
Questi batteri includono gli Streptococchi del gruppo C e F, che possono causare faringiti batteriche, infezioni delle vie urinarie e altre infezioni.
La classificazione degli Streptococchi in base alla struttura cellulare è importante per la diagnosi e il trattamento delle infezioni batteriche, poiché diversi ceppi possono richiedere approcci terapeutici diversi.
Ad esempio gli Streptococchi del gruppo A sono sensibili agli antibiotici betalattamici, come la penicillina, mentre gli Streptococchi del gruppo D possono richiedere l’uso di antibiotici più potenti, come la vancomicina.
Classificazione dello Streptococco basata sulle proprietà biochimiche
Questa classificazione si basa sulle caratteristiche metaboliche dei batteri e sulla capacità di utilizzare determinati substrati per la crescita. In base a questo, possono essere suddivisi in tre gruppi principali: alfa-emolitici, beta-emolitici, non-emolitici.
- Gli Streptococchi alfa-emolitici sono in grado di emolizzare solo parzialmente i globuli rossi, producendo una zona di emolisi verde intorno alle colonie batteriche su agar sangue. Includono gli Streptococchi viridans, che sono normalmente presenti nella flora batterica orale e possono causare endocardite batterica.
- Quelli beta-emolitici sono in grado di emolizzare completamente i globuli rossi, producendo una zona di emolisi chiara intorno alle colonie batteriche su agar sangue. Sono i principali responsabili delle infezioni streptococciche e sono suddivisi in tre gruppi principali: A, B e C.
- Gli Streptococchi non-emolitici non producono emolisi sui globuli rossi ed includono gli Streptococchi del gruppo D.
Classificazione dello Streptococco basata sulla patogenicità
È una classificazione basata sulla capacità del batterio di causare malattie nell’ospite umano.
Gli Streptococchi patogeni sono suddivisi in tre gruppi principali:
- gruppo A
- gruppo B
- gruppo D.
Quelli del gruppo A (Streptococcus pyogenes) sono i principali responsabili delle infezioni streptococciche nell’uomo: producono infatti una vasta gamma di enzimi e tossine che contribuiscono alla patogenesi delle malattie.
Gli Streptococchi del gruppo B (Streptococcus agalactiae) sono normalmente presenti nel tratto gastrointestinale e nel tratto genitale inferiore della donna, ma possono causare infezioni neonatali e infezioni nelle donne in gravidanza.
Le infezioni neonatali possono essere di due tipi: precoci e tardive.
- Le infezioni precoci si verificano entro i primi sette giorni di vita e possono causare sepsi, polmonite e meningite.
- Le tardive si verificano dopo la prima settimana di vita e possono causare infezioni del sangue, meningite e osteomielite.
Anche gli Streptococchi del gruppo D sono normalmente presenti nel tratto gastrointestinale, ma possono causare infezioni.
Classificazione dello Streptococco basata sulla tipizzazione
È una tecnica utilizzata per distinguere e identificare diversi ceppi batterici sulla base delle caratteristiche genetiche, biochimiche e antigeniche.
La tipizzazione degli Streptococchi può essere eseguita utilizzando diversi metodi, ovvero:
- tipizzazione sierologica
- tipizzazione molecolare
- tipizzazione fenotipica.
La tipizzazione sierologica si basa sulla produzione di anticorpi specifici contro antigeni batterici. Gli antigeni possono essere presenti sulla superficie batterica, come ad esempio la proteina M, o possono essere prodotti durante la crescita batterica, come ad esempio l’emolisina streptolisina O. Questo metodo di tipizzazione viene utilizzato per identificare ceppi di Streptococchi del gruppo A, che presentano una grande varietà di antigeni di superficie.
La tipizzazione molecolare invece si basa sull’analisi del DNA batterico e viene utilizzata per identificare ceppi di Streptococchi del gruppo A, B e C. Viene eseguita tramite tecniche come la reazione a catena della polimerasi o il sequenziamento del DNA.
Infine la tipizzazione fenotipica si basa sulla valutazione delle caratteristiche biochimiche e fisiologiche del batterio. Questo metodo viene utilizzato per identificare ceppi di Streptococchi del gruppo D, che presentano una grande varietà di caratteristiche fenotipiche.
Quale Streptococco ha interesse patologico?
Gli streptococchi di interesse patologico per l’uomo sono vari e appartengono a diverse specie.
Tra i più importanti e comuni troviamo:
- Streptococcus pyogenes (o beta-emolitico del gruppo A): è la causa principale di infezioni batteriche delle vie respiratorie superiori, della pelle e dei tessuti molli, e può causare anche infezioni più gravi come la febbre reumatica e la sindrome da shock tossico streptococcico.
- Streptococcus agalactiae (o beta-emolitico del gruppo B): è un batterio che normalmente colonizza il tratto gastrointestinale e il tratto genitale femminile. Può causare infezioni gravi nei neonati e occasionalmente in adulti con patologie croniche o immunosoppressione.
- Streptococcus pneumoniae (o pneumococco): è una delle principali cause di polmonite, meningite e sepsi. Può anche causare infezioni delle vie respiratorie superiori, come sinusiti e otiti medie.
- Streptococcus mutans: è un batterio che vive normalmente nella bocca ed è la causa principale di carie dentale.
- Streptococcus bovis: normalmente colonizza l’intestino e può causare infezioni gravi come endocardite, sepsi e tumori del colon.
- Streptococcus viridans: è un gruppo di batteri normalmente presenti nella bocca e nel tratto gastrointestinale che possono causare infezioni delle vie respiratorie superiori e infezioni a carico del cuore, come l’endocardite batterica.
Streptococco: elementi chiave
Lo Streptococco è quindi un batterio che comprende diversi ceppi molto comuni e diffusi, alcuni dei quali possono causare gravi infezioni nell’uomo.
È stato scoperto nel 1879 ed è stato un importante oggetto di studio lungo l’arco di tutto il secolo scorso e lo è ancora oggi, poiché le infezioni causate da questo batterio rappresentano una sfida significativa per la salute pubblica in tutto il mondo.
Gli Streptococchi possono essere classificati in diverse categorie, ovvero in base alla morfologia, ai fattori di virulenza, alle proprietà biochimiche e alla tipizzazione.
Tra quelli di elevato interesse patologico troviamo lo Streptococcus pyogenes, agalactiae, pneumoniae, mutans, bovis e viridas che possono causare tutta una serie di infezioni anche molto pericolose per l’uomo.