tenesmo vescicale

Tenesmo vescicale: quando la vescica si contrae a spasmi

Indice

Il tenesmo vescicale è un comune disturbo della diuresi, consistente nel bisogno impellente di urinare, associato a dolore sovrapubico o ureterale e contrazione spasmodica della vescica.

Il tenesmo vescicale fa parte dei disturbi irritativi della minzione e si presenta con la caratteristica tensione avvertita nella regione soprapubica o nella regione ureterale, di intensità elevata o media, spesso avvertita subito dopo aver urinato.

Varie cause possono rendersi responsabili del tenesmo vescicale: tra queste la cistite, ossia l’infiammazione della vescica urinaria, gioca sicuramente un ruolo importante nell’alterazione dei segnali sensitivi inviati dalla vescica stessa ai centri di controllo tronco-encefalici. [1]

Aspetti fisiopatologici della minzione e ruolo della vescica

La vescica urinaria, l’organo cavo situato posteriormente al pube, interviene in maniera fondamentale nella gestione della minzione: essa non si limita infatti al mero immagazzinamento dell’urina ma ne regola anche la continenza e l’emissione, sotto l’impulso del sistema nervoso.

La continenza della vescica è assicurata sia dal sistema nervoso ortosimpatico che stimola l’azione del muscolo sfintere interno della vescica, sia dal comportamento volontario della persona che, contraendo di proposito lo sfintere uretrale esterno, non permette l’emissione di urina nell’uretra.

Al contrario, il sistema nervoso parasimpatico interviene nel favorire l’emissione di urina, inducendo la contrazione del muscolo detrusore, tramite l’impulso dei nervi originati dal plesso sacrale.

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Nella prima fase della minzione, ossia quella di riempimento, il volume vescicale aumenta fino a raggiungere un contenuto in urina pari a 250-300 cm³, generando una pressione di circa 18 cmH2O. Più il volume vescicale aumenta, più i recettori delle pareti vescicali vengono stirati, avviando dunque un impulso nervoso afferente che, giunto ai centri superiori del tronco-encefalo, segnala il bisogno di urinare.

Il sistema nervoso facilita dunque l’emissione di urina impartendo al muscolo detrusore il comando di contrarsi in maniera periodica, spingendo quindi l’urina nell’imbocco prossimale dell’uretra.

Maggiore è il volume vescicale, maggiore è la stimolazione dei recettori e tanto più potente è la risposta di contrazione della muscolatura liscia della vescica che, superata una certa pressione, diviene incoercibile, determinando il rilascio di urina.

Quando i segnali sensitivi inviati dai recettori della parete vescicale vengono alterati (a causa, ad esempio, di una cistite) o la risposta motoria del muscolo detrusore viene modificata in maniera abnorme, possono insorgere dei disturbi della minzione.

Tra questi disturbi, oltre al tenesmo vescicale, possono essere presenti altri sintomi riconducibili a un’alterata fase di riempimento vescicale come la pollachiuria, la nicturia e l’urgenza minzionale. [2]

Eziologia del tenesmo vescicale

Come detto, il tenesmo vescicale è caratterizzato dalla contrazione spasmodica della muscolatura liscia della vescica, associata al bisogno di dover urinare o di non aver svuotato completamente la vescica.

Varie cause possono originare un alterato segnale sensitivo inviato ai centri della minzione o un’abnorme risposta efferente impartita al muscolo detrusore, il quale tende a contrarsi in maniera abnorme e spasmodica.

Unitamente a ciò, la distensione progressiva della vescica e i segnali sensitivi alterati possono indurre una sensazione gravativa e di tensione a livello della regione superiore del pube o a livello della regione uretrale.

Le cause maggiormente responsabili dell’insorgenza del tenesmo vescicale possono essere distinte in:

Infezioni della vescica o delle vie urinarie

La cistite, ossia l’infiammazione su base infettiva della vescica, è una condizione molto comune, spesso provocata da batteri come l’Escherichia Coli, da virus come l’Herpes Simplex 2, o da miceti opportunisti come la Candida Albicans.

Allo stesso modo, anche le infezioni sessualmente trasmesse, come la gonorrea e la clamidia, possono determinare uretrite e, conseguentemente, infezione ascendente delle vie urinarie, con interessamento della vescica e possibile tenesmo vescicale.

Formazione di masse e ostruzioni

I tumori pelvici, primo fra tutti il tumore della vescica, possono determinare un’azione compressiva sulle pareti della vescica, determinando uno stimolo costante alla contrazione a spasmi da parte del muscolo detrusore.

Con lo stesso meccanismo, altre lesioni ostruttive come la presenza di calcoli urinari, il cistocele o la stenosi dell’uretra, possono indurre un’ostruzione al deflusso dell’urina e a una successiva infezione, dovuta al ristagno dell’urina stessa nella vescica.

Malattie infiammatorie

Varie condizioni infiammatorie, come l’amiloidosi, la cistite idiopatica, la malattia infiammatoria pelvica (frequente soprattutto nelle donne) o la reazione a un corpo estraneo, possono portare facilmente a un quadro di tenesmo vescicale.

Anche reazioni immunologiche, talvolta, conducono a un’alterazione dei meccanismi di sensibilità e di motricità della vescica, instaurando una condizione di tenesmo.

Fattori iatrogeni

Il cateterismo vescicale, specie se male eseguito o se reiterato nel tempo, può causare una passeggera alterazione della sensibilità delle pareti vescicali al volume di urina, portando al tenesmo. [1],[3]

I sintomi associati al tenesmo vescicale

Di frequente, il tenesmo vescicale si accompagna, nel suo esordio, a un insieme di sintomi ascrivibili ai disturbi della minzione, inquadrati nei cosiddetti LUTS (Lower Urinary Tract Symptoms).

Il tenesmo vescicale si associa soprattutto ai disturbi minzionali irritativi, tipici della fase di riempimento vescicale, come:

  • Pollachiuria, ossia l’aumentata frequenza nella minzione durante il giorno;
  • Nicturia, consistente nel bisogno di urinare più volte durante la notte;
  • Urgenza minzionale, ovvero il bisogno incoercibile di urinare, associato alla sensazione di imminente emissione dell’urina.

Spesso, il tenesmo vescicale si accompagna anche a sintomi di natura ostruttiva delle vie urinarie, come:

Oltre ai LUTS, il tenesmo della vescica è spesso descritto insieme alla concomitante comparsa di dolore e sensazione di aumentata pressione nella regione sovrapubica o nella regione uretrale. [1]

Inquadramento diagnostico del tenesmo vescicale

La valutazione accurata del tenesmo vescicale può essere compiuta attraverso una preliminare indagine obiettiva da parte del medico urologo, seguita da eventuali altri accertamenti di tipo diagnostico-strumentale.

Più nello specifico, l’inquadramento diagnostico del tenesmo vescicale può articolarsi nel seguente iter:

Visita urologica

Durante la visita urologica di controllo, il medico urologo provvede dapprima a ricevere tutte le informazioni anamnestiche riferite dal paziente, con particolare riguardo all’anamnesi patologica prossima e all’eventuale assunzione di farmaci in atto.

Successivamente, il medico urologo prosegue con l’esame obiettivo del paziente, che si attua tramite l’ispezione e la palpazione del basso addome, in posizione clinostatica; in particolar modo, il medico si concentra maggiormente nella regione sovrapubica dove, nella maggior parte dei casi, i pazienti con tenesmo vescicale riferiscono dolore o sensazione di fastidio.

A completamento della visita urologica, il medico prescrive degli esami di laboratorio e tutti gli altri accertamenti strumentali che possono facilitarne l’orientamento verso la diagnosi.

Esame chimico-fisico e morfologico delle urine

L’esame chimico-fisico e morfologico delle urine è un esame standard che misura in maniera quantitativa i principali analiti di interesse clinico all’interno delle urine, come il glucosio, le proteine, i globuli rossi e i globuli bianchi.

Ecografia sovrapubica

L’ecografia sovrapubica permette di studiare, con un buon margine di accuratezza, le pareti della vescica (che potranno risultare ispessite) e la quantificazione del residuo post-minzionale.

Esame urodinamico

L’esame urodinamico studia la funzione muscolare e nervosa della vescica, concentrandosi anche sulla valutazione delle caratteristiche del flusso urinario.

Cistouretrografia minzionale

La cistouretrografia minzionale, dopo somministrazione di un mezzo di contrasto tramite catetere in uretra, valuta la funzionalità della vescica e dell’uretra, individuando l’eventuale presenza di uno stato di ritenzione urinaria.

Cistoscopia

La cistoscopia è un esame strumentale che esplora e sonda la struttura interna della vescica e dell’uretra, tramite inserimento di un tubo flessibile all’interno dello sfintere uretrale esterno, ovvero il cistoscopio.

TC addomino-pelvica

La TC del basso addome può essere dirimente qualora si sospetti la presenza di una lesione ostruttiva delle vie urinarie, come una neoplasia della vescica. [1],[3]

Trattamenti per il tenesmo vescicale

Il trattamento per l’attenuazione e la cura del tenesmo vescicale consta di due strategie:

Strategia preventiva

Il trattamento preventivo nella cura del tenesmo vescicale consiste nell’abolire, all’interno della dieta, sostanze irritative come etanolo e caffeina e, allo stesso tempo, favorire un’idratazione costante ed ottimale durante il giorno.

Strategia farmacologica

La strategia farmacologica prevede la somministrazione delle seguenti classi di farmaci:

  • Anti-infiammatori non steroidei (FANS) per il controllo del dolore, come ibuprofene, diclofenac e ketorolac;
  • Antispastici anti-colinergici come scopolamina e oxibutinina;
  • Antidepressivi triciclici come l’imipramina e l’amitriptilina, tenendo a mente che un loro effetto collaterale è proprio la ritenzione acuta di urina. [1],[4]

Conclusioni

In conclusione, si può affermare che il tenesmo della vescica è un disturbo della minzione di tipo irritativo abbastanza frequente nella popolazione adulta, caratterizzato da fastidiose contrazioni spasmodiche della vescica urinaria e sensazione impellente di dover urinare.

Il tenesmo vescicale è, nella maggior parte dei casi, causato da infezioni passeggere come la cistite ma, in altre situazioni, la causa soggiacente può essere una neoplasia, per cui ogni investigazione ulteriore è la via più saggia per inquadrare accuratamente e poi trattare un sospetto tenesmo vescicale.

Bibliografia: fonti e note