Secondo questo studio effettuato negli uomini affetti da ipogonadismo sembrerebbe che la terapia con il testosterone si sia dimostrata non inferiore al placebo nell’incidenza di rischi cardiovascolari.
Ipogonadismo, terapia sostitutiva con il testosterone e rischi cardiovascolari
L’ipogonadismo è una condizione abbastanza frequente, caratterizzata da una diminuzione clinicamente significativa dei livelli di testosterone nel siero. Negli uomini con più di 80 anni colpisce fino a un soggetto ogni due.
L’ipogonadismo primario si verifica quando le cellule interstiziali del testicolo producono una quantità nulla o molto scarsa di testosterone a causa di un processo di steroidogenesi insufficiente. L’ipogonadismo secondario si realizza invece a causa di un difettoso signaling ormonale a partenza dall’ipofisi con la produzione di LH e dell’ipotalamo con il rilascio del GnRH.
Questa condizione tende a verificarsi con dei sintomi particolari, suggestivi del calo dei livelli di testosterone in circolo, come ad esempio:
- riduzione del numero delle erezioni spontanee;
- diminuzione della libido;
- restringimento testicolare;
- attenuazione del pattern di crescita dei peli e della barba.
Attualmente la terapia sostitutiva a base di testosterone è ampiamente utilizzata negli uomini che presentano sintomi caratteristici dell’ipogonadismo o con livelli costantemente bassi di testosterone nel siero.
Sebbene la terapia vanti buoni profili di efficacia, essa non è esente dalla possibile manifestazione di effetti collaterali, come il rialzo dell’ematocrito (che può predisporre alla tromboembolia venosa). In quest’ottica vari studi sono in corso per delineare il rischio cardiovascolare nei pazienti che fanno ricorso costante alla terapia sostitutiva con il testosterone.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
- Luogo: Stati Uniti.
- Tipo di pazienti: Soggetti con rischio elevato cardiovascolare e sintomi di ipogonadismo.
Scopo dello studio: la terapia con testosterone per pazienti con ipogonadismo può provocare rischi cardiovascolari?
Gli autori di questo trial hanno testato la sicurezza clinica della terapia sostitutiva a base di testosterone in uomini anziani o di mezza età con sintomi suggestivi di ipogonadismo e a rischio elevato di eventi avversi cardiovascolari.
Progettazione
Il trial ha selezionato e incluso nella sperimentazione più di 5.200 soggetti di sesso maschile, con età compresa tra i 45 e gli 80 anni, affetti da patologie cardiovascolari pregresse o a un rischio significativo di eventi avversi della stessa natura.
Tutti i partecipanti hanno riportato sintomi caratteristici dell’ipogonadismo tra cui diminuzione della libido, umore basso e diminuzione delle erezioni spontanee, confermato da livelli sierici mattutini sottobasali di testosterone (inferiore ai 300 ng/dL).
Successivamente tutti i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi in maniera randomica di uguale numerosità:
- il primo gruppo, sperimentale, ha ottenuto la somministrazione di testosterone sotto forma di gel transdermico all’1,62 % una volta al giorno.
- Il secondo gruppo, di controllo, ha invece ricevuto l’applicazione di un gel placebo transdermico, sempre una volta al giorno.
Risultati
Il trial, che ha coinvolto molti centri di ricerca diffusi negli USA, si è protratto in media per circa due anni. I risultati registrati nel periodo di studio e nel follow-up sono stati i seguenti:
- eventi avversi gravi come la morte cardiovascolare, l’infarto del miocardio o l’ictus si sono registrati con una frequenza pressoché simile in entrambi i gruppi.
- Nel gruppo sperimentale si sono verificati casi più numerosi di fibrillazione atriale, embolia polmonare e danno renale acuto rispetto al placebo.
Conclusioni
Il presente trial multicentrico ha messo in luce come, negli uomini affetti da ipogonadismo e a rischio cardiovascolare, la terapia sostitutiva con il testosterone si sia dimostrata non inferiore al placebo nell’incidenza di eventi avversi gravi e meno gravi di natura cardiovascolare.
Eventi avversi come l’embolia polmonare si sono registrati con maggiore frequenza nei pazienti che hanno assunto continuativamente il gel a base di testosterone, che ha probabilmente indotto un effetto pro-trombotico.
Fonti e note:
ARTICOLO ORIGINALE: Lincoff AM, Bhasin S, Flevaris P et al. Cardiovascular safety of testosterone-replacement therapy. New England Journal of Medicine. 2023;389(2):107–17.
[1] Sizar O, Schwartz J. Hypogonadism. [Aggiornato il 27 Giugno 2022]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023.
[2] Sizar O, Pico J. Androgen Replacement. [Aggiornato il 22 Marzo 2022]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023.