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Cos’è il Thrust manipolativo?
Il Thrust è una procedura di manipolazione manuale sulle articolazioni.
È eseguita da un professionista esperto, in genere osteopata o fisioterapista, allo scopo di creare un movimento, un distanziamento o un riposizionamento di una struttura corporea rispetto ad un’altra.
La manipolazione, o thrust, ha molteplici effetti sull’organismo. In questo articolo ci concentriamo in particolare sugli effetti della manipolazione manuale sul sistema nervoso centrale.
Approfondimento: il Thrust: una procedura di manipolazione delle articolazioni
Vedendo ormai negli ultimi anni professionisti sanitari come osteopati, chiropratici o fisioterapisti “scrocchiare le ossa”, viene spontaneo chiedersi: “Cosa succede quando scrocchiano le ossa?” e “Si avverte dolore o no?” o “Può fare bene scrocchiarsi?”
Vediamo realmente cosa succede all’organismo quando si effettuano tecniche di manipolazione.
Thrust e Sistema Nervoso Centrale
La maggior parte delle prime teorie proposte per spiegare gli effetti analgesici e ipoalgesici della manipolazione spinale erano fortemente incentrate sui cambiamenti biomeccanici successivi all’applicazione della tecnica. Negli ultimi anni tuttavia c’è stato un cambiamento di paradigma verso un meccanismo neurofisiologico di manipolazione spinale, poiché un numero crescente di studi recenti ha riportato vari effetti neurali della manipolazione spinale come cambiamenti nell’elaborazione somatosensoriale, risposte muscolo-riflessogene, eccitabilità motoria centrale, attività del motoneurone, alterazioni neuroplastiche cerebrali, risposte del riflesso di Hoffmann (riflesso H), attività simpatica e sensibilizzazione centrale.
Questi studi hanno suggerito una cascata di risposte neurochimiche nel SNC e periferico in seguito alla manipolazione spinale. Quindi, è stato ipotizzato che gli effetti modulatori del dolore osservati dalla manipolazione spinale siano in gran parte dovuti a meccanismi neurofisiologici mediati dalle strutture periferiche, spinali e sopraspinali. Si è pensato che questi meccanismi fossero innescati da stimoli meccanici o forze biomeccaniche applicate durante l’atto manipolativo.
Ad oggi, Pickar è l’unico ad aver fornito un quadro teorico per gli effetti neurofisiologici della manipolazione spinale.
Si ritiene che gli effetti clinici della manipolazione spinale siano mediati da meccanismi biomeccanici e/o neurofisiologici. Tuttavia l’esatto meccanismo attraverso il quale la manipolazione spinale esercita effetti modulatori del dolore, influenza la riparazione e la guarigione dei tessuti e ripristina le capacità funzionali, rimane ancora un mistero.
Particolari meccanismi implicano interazioni complesse tra il sistema nervoso periferico e il SNC e si pensa che si attivino quando la manipolazione spinale stimola le afferenze sensoriali paraspinali. Si presume che l’attivazione di questi neuroni sensoriali avvenga durante la tecnica di manipolazione o a causa di essa.
La risposta riflessogena muscolare è una teoria importante che viene spesso utilizzata per spiegare il meccanismo della manipolazione spinale. I muscoli del corpo umano hanno delle risposte riflesse, per mezzo dei loro archi riflessi, per proteggersi da forze potenzialmente dannose. Nella pratica della terapia manuale, l’effetto riflessogeno è spesso spiegato utilizzando una delle teorie più importanti del dolore, il ciclo dolore-spasmo-dolore, il quale suggerisce che il dolore provoca iperattività muscolare (spasmo).
Conclusioni
In conclusione, dal punto di vista clinico e statistico, il thrust produce notevoli risultati nel breve periodo sul SNC e migliora notevolmente la ROM articolare e i sintomi dolorosi, soprattutto in pazienti con dolore della colonna vertebrale o dolore lombare acuto, con benefici a breve termine e fino a sei settimane dal trattamento.
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