Secondo questo interessante studio sembrerebbe che l’ablazione termica e l’ablazione a campo pulsato abbiano pressoché la stessa efficacia nel trattamento della fibrillazione atriale parossistica.
Trattamento di ablazione per fibrillazione atriale parossistica
Il normale ciclo cardiaco prevede l’avvenimento di sequenze ordinate di passaggi che garantiscono l’efficienza dell’attività di pompa del cuore, tramite l’iniziale contrazione degli atri, i quali trasferiscono il sangue ai sottostanti ventricoli.
Le alterazioni del normale ritmo cardiaco sono definite aritmie, e ad eccezione dell’aritmia sinusale sono da considerarsi patologiche. Tra queste la fibrillazione atriale è una delle tipologie più comuni di aritmia sopraventricolare, e consiste nell’attivazione sregolata degli atri, che a sua volta porta a una risposta altrettanto irregolare da parte dei ventricoli.
La fibrillazione atriale è definita parossistica quando tende a risolversi in maniera autonoma o entro una settimana dal trattamento applicato, a differenza della tipologia di lunga durata che si protrae per oltre un anno.
Questa condizione può essere riscontrata fortuitamente all’indagine ECG e in alcuni casi si presenta con dei sintomi toracici come dispnea, senso di oppressione e palpitazioni, accompagnati da affaticamento e sudorazione profusa. Poiché la contrattilità atriale viene intaccata, questa patologia predispone alla formazione di coaguli che possono liberarsi nel circolo ematico, potendo causare ictus o infarto del miocardio.
La metodica chirurgica più utilizzata per il trattamento della fibrillazione atriale parossistica consiste nell’ablazione transcatetere, la quale sfrutta l’energia termica per isolare elettricamente le vene polmonari, fonte principale dei foci aritmogeni. Tuttavia l’energia termica adoperata potrebbe riflettersi negativamente sui tessuti contigui innescando degli effetti avversi, che potrebbero essere minimizzati ricorrendo ad altre sorgenti di energia, come quella a campo pulsato.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
- Luogo: USA.
- Tipo di pazienti: Soggetti adulti affetti da fibrillazione atriale parossistica resistente ai farmaci.
Scopo dello studio: è più efficace l’ablazione termica o quella a campo pulsato per la cura della fibrillazione atriale parossistica?
Gli autori di questo trial clinico hanno voluto comparare l’efficacia dell’ablazione termica con l’ablazione a campo pulsato nel trattamento della fibrillazione atriale parossistica resistente ai farmaci.
Progettazione
Allo studio hanno partecipato poco più di 600 pazienti adulti, tutti affetti da comprovata fibrillazione atriale parossistica, resistente ad almeno un farmaco anti-aritmico.
Tutti i partecipanti, firmato il consenso informato, sono dunque stati suddivisi in due gruppi:
- il primo gruppo si è sottoposto all’operazione di ablazione transcatetere con energia termica;
- il secondo gruppo si è invece sottoposto all’intervento di ablazione a campo pulsato.
Successivamente tutti i pazienti hanno ricevuto regolare terapia anticoagulante orale e sono stati monitorati mediante interviste telefoniche e visite ambulatoriali. Il follow-up si è esteso fino a 1 anno dall’avvenuto intervento chirurgico.
Risultati
Alla fine del periodo di follow-up, è emerso che l’efficacia dei due interventi di ablazione è risultata grossomodo comparabile in termini di possibili eventi avversi sviluppati.
Conclusioni
Il presente trial clinico ha evidenziato la non inferiorità, in termini di efficacia, dell’ablazione a campo pulsato rispetto all’ablazione transcatetere a energia termica nel trattamento della fibrillazione atriale parossistica.
Fonti e note:
ARTICOLO ORIGINALE: Reddy VY, Gerstenfeld EP, Natale A et al. Pulsed field or conventional thermal ablation for paroxysmal atrial fibrillation. New England Journal of Medicine. 2023;389(18):1660–71.
[1] Ludhwani D, Wieters JS. Paroxysmal Atrial Fibrillation. [Aggiornato il 20 Giugno 2023]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023.