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Il trattamento della gastrite acuta prevede diversi approcci: la terapia farmacologica, l’eradicazione del batterio Helycobacter Pylori, la terapia endoscopica e la prevenzione.
Terapia farmacologica per la gastrite acuta
I medicinali nella terapia della gastrite acuta sono principalmente volti alla cura dell’acidità gastrica:
- Inibitori della pompa protonica: il loro effetto principale è una consistente riduzione della durata dell’effetto acido dei succhi gastrici. Alcuni esempi sono: esomeprazolo, pantoprazolo, omeprazolo;
- Antiacidi: sono composti chimici, genericamente uno o più sali basici, che neutralizzano l’acidità dello stomaco aumentando il pH, oppure riducendo o bloccando reversibilmente la secrezione di acido da parte delle cellule gastriche. Alcuni esempi sono: sali di magnesio e alluminio, magaldrato, ranitidina;
- Protettori della mucosa gastrica, i cosiddetti “gastroprotettori”, come il sucralfato, sono farmaci che esercitano una funzione di barriera fisica che protegge la mucosa gastrica.
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Terapia per eradicare Helycobacter Pylori
L’Helycobacter pylori è un batterio che può colonizzare lo stomaco e contribuire a determinare la gastrite acuta.
In questo caso, se è stato identificato il batterio H. Pylori con il test del respiro, si deve procedere all’eradicazione con una terapia antibiotica che comprenda:
- Una penicillina di nuova generazione (amoxicillina, ampicillina);
- Un macrolide (claritromicina, sostituita in caso di resistenza da bismuto e tetraciclina).
In alcuni casi viene associato anche il metronidazolo, affiancato dal riposo, che aiuta la ripresa dell’organismo.
Terapia dietetica
In molti casi, il tipo di alimentazione, compresa di cibo e bevande, influisce notevolmente sull’insorgenza o sulla durata della patologia gastrica, dunque è importante apportare i seguenti accorgimenti:
- Abolire l’uso di bevande alcoliche, nel caso in cui l’alcool sia la causa scatenante, o ridurlo estremamente negli altri casi;
- Ridurre/eliminare i cibi particolarmente grassi e acidi dalla dieta, come i fritti e gli alimenti con olio di cottura, gli agrumi e il caffè;
- Abbondare di frutta e verdura;
- Prediligere le carni magre, come pollo o tacchino, pasta e riso poco conditi;
L’alimentazione giusta, quando si ha la gastrite, può influire positivamente e migliorare i sintomi della patologia, soprattutto se la causa è nervosa o legata a un’alimentazione scorretta; tuttavia, una corretta alimentazione è sempre importante, poiché aiuta a ridurre l’infiammazione della mucosa gastrica.
Terapia endoscopica per i sanguinamenti da gastrite acuta
L’emostasi endoscopica viene utilizzata nel momento in cui siano presenti delle vere e proprie emorragie, di qualsivoglia entità, a livello della mucosa gastrica. In questo caso è utilizzato l’endoscopio, che viene fatto passare per il cavo orale fino a raggiungere lo stomaco. Qui esso consente di identificare e trattare la fonte del sanguinamento.
Durante l’endoscopia, il medico può utilizzare tecniche come l’iniezione di farmaci vasocostrittori, l’utilizzo di un laser o di uno scleroattivo per cauterizzare le aree sanguinanti, o l’applicazione di clip per arrestare il sanguinamento. In casi di emorragie più gravi, può essere necessario effettuare un intervento chirurgico.
In generale, l’endoscopia è considerata il trattamento di prima linea per le emorragie gastriche acute, poiché consente una valutazione immediata della fonte del sanguinamento e un trattamento tempestivo.
Prevenzione della gastrite acuta
Come recita il famoso detto “prevenire è meglio che curare”, adottare alcuni accorgimenti nella vita quotidiana, specie se si è consapevoli di essere predisposti a fastidi gastrici, può dare benefici inaspettati. I principali, menzionati anche precedentemente, sono:
- Evitare un eccessivo utilizzo di FANS e di medicinali lesivi per la mucosa gastrica in generale, consultando sempre il medico prima di una prolungata e ripetuta somministrazione;
- Evitare l’abuso di alcool, specie se protratto nel tempo;
- Evitare cibi eccessivamente grassi che possano appesantire o rendere difficoltosa la digestione;
- Avere uno stile di vita sano che contribuisca a mantenere bassi i livelli di stress, poiché è comprovato che alcuni dolori gastrici spesso siano psicosomatici – ovvero stimolati da stati d’animo o momenti di eccessiva e protratta tensione.
Profilassi per la gastrite acuta in corso di eventi particolari
Nei casi di particolare sensibilità è possibile fare una profilassi con anti-acidi, anti-H2, per aumentare il PH gastrico – come nei pazienti ricoverati in terapia intensiva, ad alto rischio, che presentino ustioni, traumi, sepsi, shock, insufficienza epatica o renale, ulcera gastroduodenale, sanguinamento gastrointestinale.
Anche nei casi di utilizzo di farmaci anti-infiammatori per un tempo prolungato è raccomandata la profilassi con farmaci anti-acidi.
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Bibliografia: fonti e note
- Medicina interna sistematica, Rugarli, 7° edizione;
- Harrison principi di medicina interna, vol. 1, Ed. italiana della 18. ed. americana, CEA, 2013;