Questo recente studio avrebbe messo in luce la maggiore efficacia della videolaringoscopia rispetto alla laringoscopia diretta nell’esecuzione di un’intubazione tracheale.
Intubazione tracheale: videolaringoscopia o laringoscopia diretta?
L’intubazione tracheale (o endotracheale) è una procedura comunemente eseguita nei pazienti in stato critico nel corso di manovre rianimatorie e ha il fine di proteggere le vie respiratorie del paziente, garantendo ossigenazione e ventilazione e prevenendo l’aspirazione di materiale gastrico.
Questa tecnica prevede l’inserimento di un tubo flessibile, generalmente costituito in plastica, nella trachea del paziente, accedendo dal cavo orale o dalle cavità nasali. In casi di reale urgenza, si incide direttamente la membrana cricotiroidea, situata nella regione anteriore del collo.
L’intubazione tracheale viene dunque effettuata nei casi in cui la pervietà delle vie aeree del paziente non è ottimale, oppure quando vi sono condizioni gravi di ipossia o ipercapnia. L’opportunità di eseguire la procedura deve essere valutata caso per caso, tenendo conto dello stato di coscienza del paziente, della sua frequenza respiratoria e dell’acidosi respiratoria in atto.
Poiché l’intubazione tracheale è una procedura eseguita in regime di urgenza, essa dovrebbe essere effettuata in maniera tempestiva e completa, con un alto tasso di riuscita della tecnica già al primo tentativo. Tuttavia vi sono dei casi in cui, sia a causa delle condizioni cliniche del paziente sia a causa di caratteristiche anatomiche, l’intubazione viene definita “difficile” e ci si serve di appositi criteri clinici (come il Mallampati Score o i criteri di El Ganzouri) per valutarne il grado di difficoltà.
Attualmente si utilizzano due strumentazioni per eseguire l’intubazione tracheale: il laringoscopio diretto e il videolaringoscopio. Il primo strumento permette al medico di poter visualizzare direttamente le corde vocali del paziente mantenendole abdotte, al fine di immettere successivamente il tubo flessibile. Il videolaringoscopio è invece dotato di una piccola telecamera situata nella lama che consente al medico di seguire passo passo l’iter di inserimento su un monitor collegato.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Trial clinico randomizzato.
- Luogo: USA.
- Tipo di pazienti: Adulti in condizioni critiche sottoposti a procedura di intubazione tracheale.
Scopo dello studio: è più efficace la videolaringoscopia o la laringoscopia diretta per l’esecuzione di un intubazione tracheale?
Gli ideatori di questo studio hanno comparato l’efficacia della videolaringoscopia con quella della laringoscopia diretta nel riuscire ad eseguire un’intubazione tracheale con successo al primo tentativo, in pazienti critici in scenari di pronto soccorso o di terapia intensiva.
Progettazione
I ricercatori hanno selezionato e incluso nella sperimentazione 1417 soggetti adulti, afferenti da vari centri di emergenza o di terapia intensiva sul territorio USA, tutti sottoposti a procedura di intubazione orotracheale.
Dopo la fase di selezione, tutti i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi di uguale numerosità in maniera randomica:
- il primo gruppo, che ha compreso tutti i pazienti sottoposti a videolaringoscopia al primo tentativo di intubazione.
- Il secondo gruppo, che ha incluso tutti i pazienti sottoposti a laringoscopia diretta al primo tentativo di intubazione.
Risultati
Al termine del trial si sono registrati i seguenti risultati:
- l’intubazione riuscita con successo al primo tentativo si è verificata nell’85,1% dei pazienti sottoposti a videolaringoscopia, rispetto al 70,8% dei pazienti che hanno ricevuto la laringoscopia diretta.
- Una percentuale grossomodo simile nei due gruppi ha sviluppato una grave complicanza durante l’intubazione, come ipossiemia grave, ipotensione severa o arresto cardiaco.
Conclusioni
Il presente trial clinico multicentrico ha messo in luce la maggiore efficienza della videolaringoscopia rispetto alla laringoscopia diretta nell’eseguire un’intubazione orotracheale riuscita al primo tentativo in pazienti critici in scenari di pronto soccorso/ICU.
Questa considerazione implica una riflessione importante: poiché l’intubazione difficile e l’intubazione non riuscita al primo tentativo espongono il paziente a complicanze gravi, bisognerebbe implementare l’utilizzo del videolaringoscopio nei reparti di emergenza e nelle unità di terapia intensiva degli ospedali.
Fonti e note:
ARTICOLO ORIGINALE: Prekker ME, Driver BE, Trent SA et al. Video versus direct laryngoscopy for tracheal intubation of critically ill adults. New England Journal of Medicine. 2023;389(5):418–29.
[1] Alvarado AC, Panakos P. Endotracheal Tube Intubation Techniques. [Aggiornato il 10 Luglio 2023]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023.