Virus: che cos’è e come funziona
Il virus è un organismo biologico che non è costituito da cellule, come i batteri, le piante o gli animali, ma è costruito in modo peculiare.
È fatto come un uovo di cioccolato con la sorpresa. Solo che la sorpresa non è particolarmente gradita a chi la riceve.
Il virus è piccolissimo, tanto che non è possibile osservarlo a occhio nudo, per farlo bisogna utilizzare un microscopio elettronico. Le sue dimensioni sono di gran lunga inferiori a quelle dei batteri, considerati fino al XIX secolo l’entità biologica più piccola. Se il batterio fosse grande come un’arancia, il virus al suo confronto sarebbe una briciola di pane.
Venire a contatto con un virus è davvero semplice. Si trasmette per contatto o per via aerea, ad esempio tramite uno starnuto, e il gioco è fatto: ora può insinuarsi nel nostro organismo, colonizzare le cellule e replicarsi.
Struttura del virus
È possibile immaginare il virus come due scatole, una dentro l’altra. La scatola più piccola contiene le sue informazioni genetiche, DNA o RNA, e la scatola esterna è formata da proteine e ha la funzione di proteggere il materiale genetico del virus. In certi casi è presente una terza scatola esterna, formata da lipidi e glicoproteine: in questo caso il virus prende il nome di “rivestito”. Inoltre, possono possedere altre strutture, come le proteine con funzioni specifiche, chiamate enzimi.
Scopo del virus
Il virus si può replicare e di conseguenza diffondere solo all’interno di un altro organismo. Infatti, ha bisogno di un ospite per replicare il proprio materiale genetico. È una specie di hacker che si insinua nella cellula, prende in prestito i suoi strumenti e crea copie di se stesso. Dopo essersi moltiplicato, esce dalla cellula e colonizza quelle vicine.
Come si moltiplicano i virus?
I virus hanno bisogno di una cellula ospite per replicare il loro materiale genetico. La cellula è l’unità biologica più piccola e al suo interno vengono prodotte proteine, viene replicato il DNA e viene immagazzinata energia. La sua struttura è talmente basilare che non ha gli strumenti necessari per realizzare le stesse funzioni di una cellula ed è per questo che deve infiltrarsi nell’ignaro ospite: per utilizzarne gli strumenti di replica e l’energia necessari alla sua riproduzione. Possiamo paragonare il virus a una penna USB: al suo interno possiede tutte le informazioni necessarie per la stampa, ma deve connettersi a un computer per avviare il processo e a una stampante per stampare le nuove pagine.
Il virus è intelligente perché riesce a iniettare i suoi geni oppure a penetrare la cellula senza essere riconosciuto da quest’ultima come pericoloso per l’organismo. Il processo di replica del virus avviene in due modi:
- Nel primo, visto che non viene trattato come estraneo dalla cellula, inizia a moltiplicarsi utilizzando le risorse della cellula stessa. Quando tutte le risorse sono state esaurite, la membrana cellulare si rompe. Il virus ha raggiunto il suo scopo (cioè di moltiplicarsi il più possibile all’interno di una cellula) e adesso è libero di penetrare altre cellule e iniziare da capo il processo di riproduzione.
- Nel secondo, si nasconde nel materiale genetico della cellula e rimane “latente”. La cellula non si accorge dell’intrusione e continua il suo normale ciclo vitale. Il virus è come un cavallo di Troia che entra nella cellula e passa inosservato, ma in realtà racchiude i nemici al suo interno. Quando la cellula ospite crea nuove cellule, replica sia il suo materiale genetico che quello del virus. Quando decide di diventare “attivo” e iniziare il processo di replica, il virus è già presente in un numero elevato di cellule.
Questo processo di moltiplicazione è relativamente rapido e si completa nel giro di 8–24 ore.
Il virus può definirsi un organismo vivente?
I virus sono stati scoperti nel XIX secolo e, visto che sono in grado di riprodursi (sebbene solo all’interno di una cellula ospite) è stato automatico per gli scienziati dell’epoca ritenerli degli organismi, quindi forme di vita vera e propria. Col passare del tempo e con l’avvento di tecnologie più complesse per il loro studio, ci si è accorti che mancavano dei meccanismi necessari per svolgere le comuni funzioni di un organismo vivente.
Sicuramente i virus hanno caratteristiche in comune con gli organismi viventi, poiché come quest’ultimi hanno diversi livelli di organizzazione, in un certo qual senso sono in grado di riprodursi e adattarsi all’ambiente. Al contrario di essi però, non sono formati da cellule, non sono in grado di mantenersi in uno stato stabile, non crescono e non producono energia. Abbiamo approfondito qual è il “destino” dei virus e quali sono le armi a nostra disposizione per sconfiggerli nel seguente articolo: Che fine fanno i virus?
Dal momento che i virus sono l’entità biologica più diffusa sulla Terra, sono in grado di colonizzare altri esseri viventi, mutare e adattarsi all’ambiente, forse la domanda che dovremmo porci non è se siano organismi viventi o meno, ma piuttosto quale ruolo giochino nello sviluppo della vita come la percepiamo oggi.