LA VISITA GERIATRICA: UN APPROCCIO GLOBALE AL PAZIENTE ANZIANO
Cos’è la visita geriatrica?
La visita geriatrica è una visita medica specialistica effettuata dal geriatra. La geriatria è la branca della medicina che si occupa della cura del paziente anziano.
La visita geriatrica è il cardine della valutazione multidimensionale, un processo che vede la collaborazione di diverse figure professionali (geriatra, infermiere, assistente sociale), strutturato in maniera tale da rispondere ai bisogni e alle problematiche tipiche dell’età senile.
Prevede un approccio globale alla persona, che tenga in considerazione non solo l’aspetto prettamente medico ma anche la sfera psicologica e sociale.
Il paziente geriatrico: perché richiede un approccio differente?
- Età avanzata: da un punto di vista puramente accademico si definisce “anziano” una persona di età superiore ai 65 anni. Ad oggi, tuttavia, la maggioranza delle persone non necessita di assistenza geriatrica specifica prima dei 70-75 anni.
- Polipatologia: ovvero la contemporanea presenza di più malattie differenti. Secondo gli studi, in media, un paziente anziano risulta affetto da 6 patologie (ad es. scompenso cardiaco, insufficienza renale, diabete, ipertensione arteriosa, demenza, patologie polmonari croniche).
- Polifarmacoterapia: è una conseguenza diretta della polipatologia, poiché patologie multiple possono richiedere la contemporanea assunzione di molti farmaci differenti.
- Elevato rischio di invalidità e perdita di autonomia: le patologie caratteristiche dell’età senile sono spesso di tipo cronico e degenerativo. Questo, nonostante le terapie, determina spesso una perdita più o meno marcata di autonomia e autosufficienza.
- Facilità allo scompenso e presentazione differente di alcune patologie: il processo di invecchiamento riduce la capacità dell’organismo di rispondere alle malattie. Una patologia a carico di un organo può facilmente determinare un danno a carico di un altro, anche se non direttamente coinvolto dal processo patologico, e determinarne lo scompenso. Al contempo, quelli che nei pazienti giovani sono sintomi tipici e sempre presenti in alcune patologie, possono risultare del tutto assenti o molto ridotti negli anziani (ad es. può mancare la febbre in corso di infezione).
- Aspetti sociali e psicologici: vengono sempre valutati nel corso della visita geriatrica. Sono comuni quelle situazioni di disagio socio-economico (solitudine, isolamento sociale e povertà) che possono causare depressione. L’impatto sulla salute è notevole: ad esempio un anziano che vive solo o che ha difficoltà economiche potrebbe non essere in gradi di alimentarsi correttamente, fare le visite mediche necessarie, assumere nel modo corretto i farmaci e così via.
Come si svolge la visita geriatrica?
La visita geriatrica può richiedere più tempo rispetto ad altre visite, sia per la tendenza degli anziani ad affaticarsi facilmente, sia per la possibile presenza di deficit visivi o uditivi che possono rallentare la valutazione. Per questo motivo è importante che i pazienti indossino correttamente eventuali protesi acustiche o gli occhiali.
Al primo colloquio viene spesso chiesto al paziente di descrivere la propria “giornata tipo”: questo racconto può dare preziose indicazioni sulle attività che l’anziano è in grado di svolgere in autonomia o con assistenza e, indirettamente, sul suo stato di salute fisica e mentale. Per avere un quadro più completo il geriatra pone spesso ulteriori domande ai familiari o a chi si prende quotidianamente cura del paziente ( caregiver ). Questo contributo diventa essenziale nel caso di pazienti affetti da patologie neurodegenerative come le demenze.
La visita prosegue quindi con l’anamnesi e l’esame obiettivo.
Anamnesi
L’anamnesi è il momento della visita in cui il medico pone delle domande sulla storia clinica del paziente e sui sintomi che lo hanno spinto a richiedere una visita. Oltre all’aspetto medico, a differenza di altre branche specialistiche, l’anamnesi geriatrica dà particolare rilievo anche all’aspetto sociale, psicologico e funzionale:
- anamnesi medica: comprende domande sulle
- generalità del paziente (età, altezza, peso, stato civile e professione, fumo di sigaretta),
- sull’apparato urinario (ad es. uso del catetere o del pannolone),
- quello gastro-intestinale (caratteristiche e frequenza delle evacuazioni),
- sulle patologie eventualmente presenti in famiglia e
- quelle avute in passato dal paziente.
- Di particolare importanza sono i sintomi e le malattie attualmente presenti e che hanno spinto l’anziano a rivolgersi al medico.
- Anamnesi farmacologica: è molto importante in geriatria, dato che i pazienti anziani assumo spesso molti farmaci. Vengono registrati tutti i farmaci assunti con i loro dosaggi e posologia, compresi quelli da banco (cioè acquistabili senza obbligo di ricetta) e gli integratori alimentari.
- Anamnesi nutrizionale: anche questa è di particolare importanza per i pazienti geriatrici. Il medico in questa fase pone delle domande sulla dieta abituale del paziente, chiede se ci sono state recenti variazioni di peso corporeo e valuta la capacità dell’anziano di masticare e deglutire correttamente. Sono infatti frequenti in questa fase della vita problemi dentali e secchezza della bocca (xerostomia).
- Valutazione psicologica: il medico cerca di valutare l’eventuale presenza di depressione e disturbi d’ansia, molto frequenti nel paziente anziano e che spesso sono difficili da identificare.
- Valutazione dello stato cognitivo e funzionale: si effettua mediante test e questionari. Il Mini Mental State Examination indaga la presenza di deficit cognitivi come le demenze. I test ADL e IADL sono utili per valutare se il paziente ha bisogno di aiuto oppure è autonomo nelle attività di base (vestirsi, mangiare, camminare, continenza urinaria o lavarsi) e strumentali (usare il telefono, cucinare, gestire il denaro ecc.) della vita quotidiana.
- Anamnesi sociale: il medico pone domande sull’abitazione del paziente (se abita da solo, presenza di ostacoli come scale che possono aumentare il rischio di caduta, ecc.), sulla zona in cui vive (presenza ad esempio di supermercati e farmacie vicine), sulla frequenza dei rapporti sociali, sulla presenza o meno di supporto familiare.
Una volta conclusa l’anamnesi, i dati raccolti vengono riportati nella cartella clinica e il medico passa all’esame obiettivo.
Esame obiettivo o esame fisico
Durante l’esame obiettivo il medico ricerca in maniera diretta i segni fisici di malattia.
Il geriatra fa una valutazione accurata di tutti gli organi e apparati. Questo è necessario per via della frequente presenza di più patologie contemporanee nei pazienti anziani, che possono influenzarsi vicendevolmente.
Ecco alcune delle più frequenti valutazioni e misurazioni effettuate durante una visita geriatrica:
- misurazione della pressione arteriosa
- misurazione della frequenza cardiaca e respiratoria
- misurazione di altezza e peso corporeo, quest’ultimo valutato periodicamente ad ogni visita
- esame obiettivo di collo e torace, al fine di valutare eventuali patologie cardiache e polmonari oppure a carico della tiroide
- esame obiettivo addominale che valuta la presenza di disturbi a organi come fegato, intestino, vescica e la possibile presenza di ernie addominali e aneurismi dell’aorta
- esame obiettivo neurologico per la valutazione dei riflessi, della coordinazione, sensibilità e andatura.
A seconda dei casi potrebbero rendersi necessarie ulteriori visite specialistiche, esami di laboratorio e indagini strumentali per ricercare e valutare le principali patologie geriatriche. Tra queste ricordiamo:
- patologie cardiovascolari: scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale;
- patologie respiratorie: bronchite cronica, polmoniti, enfisema;
- patologie osteoarticolari: osteoporosi, artrite, artrosi;
- patologie endocrinologiche: diabete, piede diabetico, malattie della tiroide;
- patologie neurologiche: malattia di Alzheimer, Parkinson, demenza, ictus;
- patologie gastro-intestinali: stipsi cronica, diverticolite, gastrite e ulcere;
- patologie renali: insufficienza renale cronica.
- patologie degli organi di senso: compromissione dell’udito (ad es. presbiacusia) o della vista (ad es. presbiopia, cataratta, glaucoma).
Come prepararsi alla visita geriatrica: cosa portare?
- Tutti i farmaci assunti, compresi quelli da banco, integratori e preparazioni erboristiche.
- Documentazione sanitaria (i referti delle visite, degli esami e degli interventi chirurgici precedenti).
- Dispositivi medici come l’apparecchio acustico, gli occhiali e le protesi dentarie.
- È utile la presenza di un accompagnatore per fornire supporto al paziente e se necessario dare informazioni aggiuntive al medico.
Invalidità e continuità assistenziale
La visita geriatrica ha importanti risvolti medico-legali perché, nel contesto più ampio della valutazione multidimensionale, è uno dei passaggi fondamentali per richiedere sussidi economici statali ed esenzioni per i pazienti che ne hanno diritto (esenzione di invalidità, indennità di accompagnamento, assegno di cura, ecc.)
Allo stesso modo il geriatra è una delle figure fondamentali per l’inserimento dei pazienti nell’ambito della rete dei servizi assistenziali geriatrici, in modo da garantire la continuità assistenziale, ossia il prolungamento del rapporto di cura anche al di fuori dell’ambiente ospedaliero o ambulatoriale.
Egli organizza ad esempio servizi come l’assistenza domiciliare integrata o i centri diurni, ma anche RSA (Residenza Sanitaria Assistita) e lungodegenze.
Conclusioni
La visita geriatrica rappresenta uno strumento unico che permette di prendersi cura del paziente anziano sotto molteplici punti di vista, rispondendo in maniera ottimale ai suoi bisogni.
Il fine ultimo è quello di garantire la miglior qualità di vita possibile affiancando all’aspetto medico anche quello psicologico e sociale.
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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