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Come si svolge la visita dal reumatologo? Quali sono i passaggi da tenere in considerazione? Come prepararsi per una visita reumatologica? Vediamolo insieme in questo articolo.
Cos'è la visita reumatologica
Si tratta di una visita medica effettuata da uno specialista in reumatologia. Il medico valuta tutti i sintomi come dolore, rigidità, gonfiore articolare e debolezza muscolare che potrebbero essere correlati a malattie reumatiche, come l’artrite, la fibromialgia, l’osteoporosi, il Lupus eritematoso sistemico (LES) e molte altre.
Chi è il reumatologo e cosa fa?
Il reumatologo è un medico specialista che si occupa delle malattie reumatiche, ovvero di patologie che riguardano le articolazioni, i muscoli, le ossa e i tessuti connettivi.
Le patologie che il reumatologo tratta più di frequente includono:
- Artrite reumatoide
- Osteoartrite
- Lupus eritematoso sistemico
- Sindrome di Sjögren
- Spondilite anchilosante
- Fibromialgia
- Gotta
- Osteoporosi.
Perché richiedere una visita reumatologica?
La visita reumatologica può essere richiesta per molteplici ragioni, tra cui:
- Presenza di sintomi articolari: come dolore, rigidità, gonfiore, arrossamento e calore locale. Questi sintomi possono essere associati a diverse patologie reumatologiche, tra cui l’artrite, la osteoartrite, la spondilite, la fibromialgia, e molte altre.
- Diagnosi confermata di malattia reumatologica: per la gestione di una patologia reumatologica precedentemente diagnosticata e per valutare l’efficacia del trattamento e la prescrizione di eventuali nuovi farmaci o terapie.
- Presenza di sintomi sistemici: come la febbre, la stanchezza, la perdita di peso e la perdita di appetito, che possono essere associati a molte patologie reumatologiche.
- In caso di fattori di rischio: l’età, il sesso, la familiarità, e la presenza di altre patologie possono aumentare la probabilità di sviluppare patologie reumatologiche.
- Prevenzione: soprattutto in caso di familiarità con queste patologie o di esposizione a fattori di rischio.
Quali patologie possono essere diagnosticate?
Durante una visita reumatologica possono essere diagnosticate diverse malattie, tra cui:
- Malattie autoimmuni: come la sindrome di Sjogren, la sclerosi sistemica, il lupus eritematoso sistemico, la dermatomiosite e la polimiosite.
- Artrite reumatoide: una malattia autoimmune che colpisce le articolazioni causando gonfiore, dolore e rigidità.
- Osteoartrite: una patologia degenerativa delle articolazioni, che può causare dolore e rigidità articolare.
- Spondilite anchilosante: una malattia infiammatoria cronica che colpisce principalmente la colonna vertebrale e può portare a una riduzione della mobilità.
- Fibromialgia: una condizione cronica caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso, affaticamento e problemi del sonno.
- Gotta: una forma di artrite acuta causata dall’accumulo di cristalli di acido urico nelle articolazioni.
- Vasculite: malattia autoimmune che causa infiammazione dei vasi sanguigni.
- Artrosi cervicale: un disturbo degenerativo della colonna cervicale che può causare dolore e rigidità al collo.
- Sindrome di Raynaud: una malattia vascolare che causa una riduzione del flusso sanguigno alle estremità, come le dita delle mani e dei piedi.
- Malattie connettivali: come la sindrome di Marfan, la sindrome di Ehlers-Danlos e la sindrome di Turner, che presentano problemi di natura genetica al tessuto connettivo e possono causare sintomi muscoloscheletrici.
Come prepararsi alla visita reumatologica
Ecco alcuni consigli su come prepararsi per una visita reumatologica:
- Prepara un elenco dei sintomi: scrivi un elenco dettagliato dei sintomi che stai accusando, come dolore, rigidità, gonfiore o altri sintomi articolari. Annota anche la durata dei sintomi, l’intensità, e quando si presentano.
- Registra la tua storia clinica: comprese eventuali patologie pregresse, operazioni chirurgiche e farmaci che stai assumendo. Se possibile porta con te i referti medici, gli esami del sangue, e le radiografie precedenti.
- Prepara le domande: segna quello che vorresti chiedere al tuo reumatologo come informazioni sulla patologia, sulla gestione dei sintomi, sui farmaci e sulle terapie, e sugli stili di vita sani e abitudini alimentari che possono contribuire a migliorare la salute generale.
- Una lista dei farmaci: porta con te una lista dei farmaci che stai assumendo, comprese le dosi e le frequenze per permettere al medico di valutare eventuali interazioni tra i farmaci.
- Vestiti comodamente: indossa abiti comodi che possono essere tolti con facilità per eseguire la visita medica.
Come si svolge la visita reumatologica
La visita reumatologica si svolge in tre fasi principali: anamnesi, esame obiettivo ed eventuali esami di laboratorio/diagnostici che possono venire richiesti dal medico reumatologo.
Anamnesi
L’anamnesi è il primo passo di una visita reumatologica e consiste in un colloquio tra il reumatologo e il paziente per raccogliere informazioni sulla sua storia clinica e familiare, i sintomi attuali, la durata e l’intensità di essi, sui fattori scatenanti e la presenza di fattori di rischio o di altre patologie.
La valutazione include anche l’indagine su una patologia sospettata, come ad esempio il tipo di dolore (localizzato o diffuso, cronico o acuto), la presenza di gonfiore, rossore o calore locale, la presenza di rigidità articolare, il tipo di movimenti che causano dolore o la presenza di eventuali patologie dermatologiche o oculistiche.
Infine si valutano i farmaci che assume il paziente per evitare interazione con i farmaci che sarà necessario prescrivere.
Esame obiettivo
Si tratta dell’osservazione e della visita fisica del paziente attraverso la palpazione e la movimentazione delle articolazioni, dei muscoli e dei tessuti connettivi del paziente, al fine di valutare la presenza di segni di infiammazione, deformità, dolore ed edemi.
L’esame obiettivo può essere suddiviso in diverse fasi:
- Osservazione: per individuare eventuali limitazioni o anomalie della biomeccanica articolare osservando la postura del paziente, l’eventuale presenza di asimmetrie o di deformità, il modo in cui cammina e si muove.
- Palpazione: attraverso la palpazione delle articolazioni e dei muscoli si accerta la presenza di eventuali noduli o tessuti fibrosi ed eventuali segni di infiammazione, gonfiore, rigidità o dolore.
- Movimentazione attiva e passiva: per valutare eventuali limitazioni motorie, dolori articolari, scrosci articolari o deformità.
- Test funzionali: aiutano a esaminare la forza muscolare, la coordinazione motoria, l’equilibrio e la flessibilità del paziente.
Esami di laboratorio
Possono essere utilizzati per confermare la diagnosi o escludere altre patologie. Ecco alcuni esami di laboratorio che il reumatologo può prescrivere durante la visita:
- Emocromo completo: questo esame misura il numero e le caratteristiche delle cellule del sangue, come globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Può essere utile per diagnosticare patologie come l’anemia, la leucemia, la trombocitopenia e la policitemia.
- Test di coagulazione: misurano la capacità del sangue di coagulare e possono essere utilizzati per diagnosticare patologie come la trombosi, l’embolia polmonare e la coagulazione intravascolare disseminata.
- Analisi della funzionalità epatica e renale: per determinare la sicurezza dei farmaci prescritti e diagnosticare patologie come l’epatite e la nefrite.
- Test immunologici: misurano la presenza di anticorpi specifici nel sangue, che possono essere associati a patologie autoimmuni.
- Velocità di eritrosedimentazione (VES) e proteina C-reattiva (PCR): identificano la presenza di proteine associate all’infiammazione.
- Test per l’acido urico: misura la quantità di acido urico presente nel sangue e può essere utilizzato per diagnosticare patologie come la gotta e la nefropatia da acido urico.
Gli esami di laboratorio possono anche essere utilizzati per monitorare la risposta del paziente al trattamento prescritto, valutare eventuali effetti collaterali dei farmaci e prevenire complicanze a lungo termine.
Esami strumentali
Vediamo alcuni esami strumentali che il reumatologo può prescrivere durante la visita:
- Radiografia: i raggi X riproducono le immagini delle ossa e delle articolazioni. Può essere utilizzata per diagnosticare malattie come l’osteoartrosi, l’artrite reumatoide, la spondilite anchilosante e la gotta.
- Ecografia: utilizza onde sonore per produrre immagini dei tessuti molli del corpo, come i muscoli, i tendini e le articolazioni. Può essere utilizzata per diagnosticare patologie come la tendinite, la borsite e l’artrite reumatoide.
- Tomografia computerizzata (TC): produce immagini dettagliate delle ossa e dei tessuti molli del corpo. Viene utilizzata per la diagnosi di malattie come la spondilite anchilosante e la malattia degenerativa del disco intervertebrale.
- Risonanza magnetica (RMN): utilizza campi magnetici e onde radio per produrre immagini dettagliate dei tessuti molli del corpo, come le articolazioni, i muscoli e i tessuti connettivi. Questo esame può diagnosticare patologie come l’artrite reumatoide, la spondilite anchilosante e la sclerosi multipla.
- Scintigrafia ossea: riproduce immagini delle ossa con l’ausilio di una piccola quantità di sostanza radioattiva. Con questo esame si può accertare la presenza di malattie come l’osteomielite, le metastasi ossee e la malattia di Paget.
Trattamento che può essere prescritto durante una visita reumatologica
Può includere farmaci, terapie fisiche e interventi chirurgici, a seconda della patologia e della gravità della malattia.
Farmaci che può prescrivere un reumatologo
Un reumatologo può prescrivere diversi tipi di farmaci tra cui:
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): questi farmaci possono alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione nelle articolazioni. Alcuni esempi sono ibuprofene, naproxene e diclofenac.
- Corticosteroidi: sono spesso utilizzati per ridurre l’infiammazione e il dolore in modo rapido, ma possono causare effetti collaterali a lungo termine se usati per periodi prolungati. Tra questi abbiamo prednisone, metilprednisolone e idrocortisone.
- Farmaci antireumatici modificanti la malattia: questi farmaci, come ad esempio metotrexate, leflunomide e sulfasalazina, sono utilizzati per rallentare la progressione delle malattie autoimmuni.
- Inibitori del fattore di necrosi tumorale (TNF): si tratta di farmaci biologici (costituiti da anticorpi monoclonali) utilizzati per bloccare il TNF, un fattore infiammatorio responsabile della patologia. Alcuni esempi includono infliximab, etanercept e adalimumab.
- Inibitori della interleuchina-6: questi farmaci biologici, come tocilizumab e sarilumab, sono utilizzati per bloccare l’IL-6, un altro fattore infiammatorio responsabile della malattia.
- Inibitori della Janus chinasi: sono utilizzati per bloccare la Janus chinasi, un enzima coinvolto nella produzione di citochine infiammatorie. Alcuni esempi includono tofacitinib e baricitinib.
- Infiltrazioni di corticosteroidi o acido ialuronico nelle articolazioni: possono alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione nelle articolazioni.
- Farmaci analgesici: questi farmaci possono alleviare il dolore, come l’acetaminofene e il tramadolo.
Terapie fisiche
Un reumatologo può consigliare diverse terapie fisiche a seconda della patologia specifica e delle esigenze del paziente. Esse includono:
- Esercizio fisico: l’esercizio fisico regolare può aiutare a migliorare la forza muscolare, la flessibilità e la mobilità delle articolazioni. Il tipo e l’intensità dell’esercizio dipenderanno dalla patologia specifica e dalle esigenze del paziente.
- Fisioterapia: può includere esercizi specifici per migliorare la forza muscolare, la flessibilità e la mobilità delle articolazioni. La fisioterapia può anche includere la terapia manuale, l’elettrostimolazione e la crioterapia.
- Terapia occupazionale: può aiutare i pazienti a imparare tecniche per svolgere le attività quotidiane in modo sicuro ed efficace, nonostante la patologia.
- Idroterapia: la terapia in acqua può aiutare a ridurre il dolore e migliorare la mobilità articolare, in quanto l’acqua può ridurre l’impatto sulle articolazioni.
- Massoterapia: può aiutare a ridurre la tensione muscolare, migliorare la circolazione sanguigna e ridurre lo stress.
- Apparecchiature assistive: l’utilizzo di apparecchiature assistive, come tutori e ausili per la mobilità, può aiutare i pazienti a svolgere le attività quotidiane in modo più efficace.
Interventi chirurgici
Un reumatologo può valutare l’opportunità di un intervento chirurgico, che svolgerà un ortopedico o un neurochirurgo, a seconda della patologia specifica e della gravità della malattia, come ad esempio:
- Artroplastica: utilizzata per sostituire un’articolazione danneggiata, come nell’artroplastica del ginocchio o dell’anca.
- Sinovectomia: per rimuovere la membrana sinoviale infiammata in pazienti con artrite reumatoide.
- Osteotomia: per correggere una deformità ossea, come nel caso della deformità in valgismo del ginocchio.
- Fusione vertebrale: per unire due o più vertebre della colonna vertebrale, ad esempio nel caso di spondilite anchilosante.
- Decompressione del nervo: per alleviare la pressione su un nervo che causa dolore o altri sintomi, come nel caso della sindrome del tunnel carpale.
- Chirurgia dei tendini: per riparare o ricostruire un tendine danneggiato, come nel caso della tendinite.
- Chirurgia del piede: per correggere deformità del piede, come nel caso dell’alluce valgo.
Educazione del paziente
Questo aspetto può contribuire a migliorare la qualità della vita del paziente, promuovendo la sua partecipazione attiva nel processo di cura. Include diverse attività, tra cui:
- Informazioni sulla patologia: informazioni dettagliate, compresi i sintomi, i fattori di rischio, le opzioni di trattamento e le possibili complicanze aiutano il paziente a comprendere meglio la propria patologia e a collaborare con il reumatologo nella gestione della malattia.
- Consigli per lo stile di vita: adottare uno stile di vita sano, seguire una dieta equilibrata, fare esercizio fisico regolare, riposare a sufficienza e sviluppare una maggiore gestione dello stress può aiutare a migliorare la qualità della vita del paziente e ridurre i sintomi della patologia.
- Indicazioni sulle terapie: dare indicazioni precise su come assumere i farmaci prescritti e sulle possibili controindicazioni o effetti collaterali e utilizzare correttamente eventuali dispositivi medici prescritti, come tutori o ausili per la deambulazione.
- Risorse per il paziente: comunicare al paziente la presenza di associazioni e altre risorse disponibili per supportare il paziente nella gestione della propria patologia.
Conclusione
La visita reumatologica può fornire al paziente una diagnosi accurata e un trattamento efficace per molte patologie muscolo-scheletriche e reumatologiche.