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La vulvodinia è una sindrome caratterizzata da dolore vulvare cronico e/o dolorabilità alla palpazione degli organi genitali esterni femminili. Vediamo nel dettaglio quali possono essere le cause, la diagnosi e i possibili trattamenti!
Che cos'è la vulvodinia
La vulvodinia è una condizione cronica di dolore che può essere localizzato nelle diverse aree della vulva (labi, vestibolo, clitoride e perineo), con una sintomatologia che può variare in base al ciclo mestruale e alla gravità.
Il dolore può essere accompagnato da altri sintomi come:
- prurito vulvare
- bruciore vulvare
- formicolio alla vulva
- ipersensibilità vulvare
Il dolore vulvare può essere presente:
- a riposo e/o durante i rapporti sessuali. In quest’ultimo caso prende il nome di dispareunia, che verrà trattata a parte.
- durante la minzione o l’uso di assorbenti.
È importante sottolineare che la vulvodinia non è una malattia a sé stante, ma un sintomo di una condizione più ampia e cronica che richiede impegno sia nella diagnosi che nel trattamento.
Vediamo ora ogni singolo aspetto un po’ più da vicino.
Quanto è frequente? Epidemiologia della vulvodinia
La vulvodinia è una condizione abbastanza comune: colpisce infatti molte donne: si stima che tra il 7% e il 17% delle donne nell’età riproduttiva sperimentino la vulvodinia, anche se la cifra può essere più alta a causa della diagnosi spesso difficile da effettuare.
Il dolore vulvare può comparire a qualsiasi età, più comunemente tra i 18 e i 50 anni.
Cause del dolore ai genitali femminili: eziologia
Le cause esatte della vulvodinia non sono tutt’oggi comprese in maniera definitiva, ma si ritiene che possa contribuire una combinazione di fattori, tra cui:
- Irritazione o danno nervoso;
- Contrazioni muscolari;
- Fenomeni infiammatori;
- Fattori genetici;
- Infezioni;
- Cambiamenti ormonali;
- Stress e fattori emotivi.
Questi fattori spesso possono interagire l’uno con l’altro e contribuire all’insorgenza del dolore cronico nella zona vulvare.
Alcune forme specifiche di vulvodinia, come la vulvodinia neuropatica, sembrano essere legate a problemi dei nervi della vulva.
Altre forme, come la vulvodinia vestibolare, sembrano essere legate a problemi ai muscoli e alle ghiandole delle aree intorno alla vulva.
Sintomi del dolore vulvare
Il dolore alla vulva si può manifestare in diversi modi, che possono variare da persona a persona, ma di solito comprendono:
- Dolore o bruciore alla vulva, che può essere costante o intermittente;
- Dolore durante il rapporto sessuale (dispareunia)
- Fastidio o dolore durante la minzione
- Dolore o fastidio in posizione seduta o si cammina per lungo tempo
- Dolore o fastidio durante l’inserimento di un assorbente interno o durante un esame ginecologico
- Sensazione dolorosa o di fastidio durante l’esercizio fisico
- Arrossamento o gonfiore della vulva
- Prurito nella zona vulvare.
Questi sintomi possono variare nel tempo ed essere di lieve o grave entità, interferendo con la vita quotidiana e le relazioni intime della donna che ne soffre.
Diagnosi della vulvodinia
La diagnosi di vulvodinia è spesso basata sulla storia medica della paziente e sull’esame fisico, poiché non esiste un test specifico per questa condizione.
Anamnesi per la vulvodinia
Durante la visita ginecologica per la vulvodinia il medico chiederà al paziente di descrivere i sintomi, la durata e la frequenza del dolore e se ci sono fattori scatenanti o allevianti.
Esame obiettivo per il dolore vulvare
Durante la visita il ginecologo esaminerà la vulva e la zona circostante alla ricerca di eventuali segni di infiammazione, irritazione o altri segni di patologia.
Sulla base di anamnesi ed esame obiettivo in genere medico sarà in grado di formulare la diagnosi e prescrivere il trattamento adeguato.
In alcuni casi meno definiti potrebbe eseguire alcuni test diagnostici per escludere le condizioni mediche che possono causare dolore vulvare, come:
- infezioni
- malattie sessualmente trasmissibili
- tumori
- altre condizioni infiammatorie.
Quali sono le altre possibili condizioni che scatenano dolore alla vulva? Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale della vulvodinia include altre condizioni che causano dolore vulvare, come:
- Infezioni vaginali come la candida o la tricomoniasi.
- Infezioni sessualmente trasmissibili come la gonorrea o la clamidia.
- Irritazione da sostanze chimiche come detergenti o lubrificanti.
- Dermatiti o eczemi vulvari.
- Neuropatie periferiche, come il diabete.
- Sclerosi multipla o altre condizioni neurologiche.
- Condizioni psicologiche, come ansia o depressione.
Terapia della vulvodinia
La terapia della vulvodinia dipende dalla causa del dolore, generalmente include una combinazione di trattamenti medici e di interventi di natura psicologica.
In generale la terapia è mirata a ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita della paziente. I trattamenti possono essere adattati in base alle esigenze individuali della donna e possono essere modificati nel tempo per ottenere i migliori risultati.
È importante che il trattamento sia accompagnato da un approccio multidisciplinare, che veda coinvolti vari professionisti (ginecologo, fisiatra, psicologo, sessuologo) per ottimizzare i risultati e la qualità di vita della paziente.
Terapia farmacologica per il dolore ai genitali femminili
I farmaci utilizzati per il trattamento della vulvodinia possono variare a seconda dei sintomi e della gravità della condizione.
Alcuni farmaci comunemente usati per gestire il dolore vulvare sono:
- Antidolorifici: farmaci come l’ibuprofene o il paracetamolo possono essere utilizzati per gestire il dolore acuto.
- Antidepressivi triciclici: questi farmaci, come la amitriptilina, sono stati utilizzati per trattare il dolore cronico e possono anche aiutare a gestire l’ansia o lo stress associati alla vulvodinia.
- Anestetici in forma topica: creme o unguenti con lidocaina o prilocaina possono essere utilizzati per lenire il dolore locale.
- Steroidi in forma topica: creme o unguenti con corticosteroidi possono essere utilizzati per ridurre l’infiammazione e l’irritazione.
- Gabapentinoidi: farmaci come la gabapentina o la pregabalin possono essere utilizzati per trattare il dolore neuropatico e possono essere efficaci per gestire il dolore vulvare.
In genere i trattamenti farmacologici si associano ad una terapia di supporto psicologico per gestire le cause emotive e psicologiche della vulvodinia.
Psicoterapia per il dolore vulvare
La terapia di supporto psicologico può essere molto utile per la gestione del dolore. può includere:
- Psicoterapia, come la terapia cognitivo-comportamentale per aiutare il paziente a gestire i pensieri e le emozioni associate al dolore e all’evitamento dei rapporti sessuali
- Il counseling sessuale per trattare problemi relazionali o di coppia che possono essere associati alla vulvodinia.
Terapia cognitivo-comportamentale per la vulvodinia
La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) può essere utile nel trattamento della vulvodinia. La TCC si concentra sull’identificazione e sulla modifica di pensieri, emozioni e comportamenti che possono contribuire al dolore vulvare cronico.
Durante la TCC il terapeuta può aiutare la paziente a identificare i pensieri negativi o distorti legati al dolore vulvare e a sostituirli con pensieri più realistici e positivi. Inoltre può aiutare la donna a gestire lo stress attraverso tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda e la meditazione.
Il terapeuta può anche insegnare al paziente tecniche di comunicazione efficace per migliorare i rapporti con il proprio partner e discutere le preoccupazioni relative all’attività sessuale.
La TCC per la vulvodinia può essere effettuata individualmente o in gruppo e può essere integrata con la terapia farmacologica.
Conclusioni
La vulvodinia è una condizione cronica caratterizzata da dolore agli organi genitali femminili, che può persistere per mesi o anni fino ad interferire con la vita quotidiana e le relazioni intime.
La causa precisa del dolore vulvare non è ancora nota, tuttavia si pensa che possa essere causata da una combinazione di fattori biologici, psicologici e ambientali.
La diagnosi di vulvodinia può essere difficile e richiede spesso una combinazione di esami clinici e test diagnostici per escludere altre condizioni che possono causare dolore vulvare.
Il trattamento per il dolore ai genitali femminili può essere di tipo farmacologico e psicologico, a seconda dei sintomi e della gravità della condizione.