Lo zinco è uno oligoelemento essenziale per il nostro organismo, poiché svolge un ruolo fondamentale in molte funzioni biologiche cruciali.
In questo articolo esploreremo le sue proprietà chimiche e biologiche, le fonti alimentari che lo contengono, il suo ruolo nella salute umana, nonché le controversie e le avvertenze riguardanti il suo uso terapeutico.
Proprietà chimiche e biologiche dello zinco
È un elemento chimico con simbolo Zn e numero atomico 30.
È un metallo di transizione del blocco D della tavola periodica ed è situato tra il rame (Cu) e il gallio (Ga). Ha una massa atomica di circa 65,38 g/mol ed è noto per essere un metallo blu-grigio brillante a temperatura ambiente. È relativamente reattivo con l’aria, formando uno strato sottile di ossido di zinco (ZnO) sulla sua superficie, che protegge il metallo dalla corrosione.
È elettropositivo, il che significa che tende a perdere elettroni per formare ioni positivi (Zn^2+). A livello chimico è spesso coinvolto in reazioni di ossidoriduzione e può agire come un agente riducente, cedendo elettroni ad altre specie chimiche.
Lo zinco è inoltre essenziale per la vita e svolge un ruolo cruciale in una vasta gamma di processi biologici, quali:
- Funzione enzimatica: è coinvolto come cofattore in oltre 300 enzimi nel corpo umano, consentendo loro di svolgere le loro funzioni catalitiche, essenziali per la produzione di energia e il corretto funzionamento del metabolismo cellulare.
- Espressione genica: partecipa alla regolazione dell’espressione genica, influenzando l’attività di specifici fattori di trascrizione e l’accesso al DNA. Inoltre lo protegge dai danni causati da radicali liberi e aiuta nelle reazioni di riparazione, mantenendo la stabilità genetica delle cellule.
- Sistema immunitario: gioca un ruolo cruciale nella maturazione e nella funzione delle cellule del sistema immunitario, come i linfociti e i macrofagi. Aiuta a mantenere l’integrità della barriera intestinale, che è fondamentale per prevenire l’ingresso di patogeni nell’organismo. Inoltre è coinvolto nella produzione di citochine, che sono molecole segnale utilizzate dal sistema immunitario per coordinare la risposta alle infezioni.
- Trasduzione del segnale: partecipa alla trasduzione del segnale nelle cellule, aiutando nella comunicazione cellulare e nella risposta a vari stimoli esterni.
Metabolismo dello zinco
Vediamo ora qual è il ciclo che questo minerale svolge all’interno del nostro corpo, dalla modalità di assorbimento a quella di trasporto e regolazione.
Assorbimento
Lo zinco è un oligominerale essenziale: ciò significa che deve essere assunto e non può essere prodotto dal nostro corpo. L’assunzione avviene principalmente tramite il cibo e il ciclo del metabolismo inizia quindi nel momento in cui questo viene assorbito nell’intestino tenue attraverso un sistema di trasporto attivo e passivo.
Questo processo è influenzato da diversi fattori, tra cui:
- la sua concentrazione nel cibo
- il pH dell’ambiente intestinale
- l’equilibrio complessivo dello zinco nell’organismo.
Quando la concentrazione nel corpo è bassa, la proteina di trasporto chiamata ZIP4 si attiva per aumentare l’assorbimento del minerale nell’intestino.
Anche il pancreas gioca un ruolo importante, producendo enzimi che liberano il minerale dai legami proteici presenti negli alimenti.
Trasporto
Dopo essere stato assorbito viene legato a proteine di trasporto specifiche, come l’albumina e la transferrina. Queste fungono da vettori per il trasporto del minerale nel flusso sanguigno, così che venga distribuito in tutto l’organismo per soddisfare le diverse esigenze cellulari.
Una volta all’interno delle cellule può essere legato a diverse proteine per svolgere le sue funzioni biologiche. Alcune proteine leganti dello zinco agiscono come fattori di trascrizione, regolando l’espressione genica, mentre altre sono coinvolte in processi enzimatici o nella struttura di proteine.
Regolazione
La sua omeostasi nell’organismo è un processo complesso e altamente regolato che mira a mantenere livelli adeguati di questo oligoelemento senza consentire un eccesso di accumulo, che potrebbe essere tossico.
La regolazione coinvolge un complesso equilibrio tra processi di assorbimento intestinale, redistribuzione nel corpo ed escrezione renale:
- il principale regolatore è una proteina chiamata metallotioneina che è in grado di legare il minerale in eccesso o rilasciarlo a seconda delle necessità dell’organismo. Quando la concentrazione di zinco è bassa lo rilascia per favorire il suo assorbimento, quando vi è un’eccessiva quantità, si lega all’elemento per evitare potenziali effetti tossici.
- Un altro meccanismo di regolazione coinvolge la proteina ZIP8, che ne regola il trasporto all’interno delle cellule in diverse parti del corpo, inclusi i tessuti cerebrali.
- In caso di carenze il corpo può attuare strategie di conservazione per ridurne l’escrezione attraverso le urine e promuovere il riassorbimento a livello renale.
Inoltre la presenza di altri nutrienti può influenzarne l’assorbimento e la regolazione: ad esempio il ferro e il rame possono competere con lo zinco per l’assorbimento intestinale, così come livelli eccessivi di fitati (antinutrienti presenti in alcuni alimenti) possono ostacolarlo.
Ruolo dello zinco nella salute umana
Questo oligominerale è essenziale per la vita e svolge un ruolo cruciale in una vasta gamma di processi. Tra le sue principali funzioni troviamo:
- Crescita e sviluppo: è cruciale nello sviluppo del feto durante la gravidanza e nel normale processo di crescita del corpo umano, soprattutto nei bambini. Gioca un ruolo fondamentale nel processo di divisione cellulare, sintesi proteica e differenziazione delle cellule.
- Gusto e olfatto: è necessario per la corretta percezione dei sapori e degli odori.
- Salute della pelle: è coinvolto nella sintesi del collagene, una proteina che fornisce struttura e supporto alla pelle. Inoltre è essenziale per la guarigione delle ferite e può aiutare a ridurre l’infiammazione cutanea.
- Salute mentale: sembra svolgere un ruolo nel regolare l’attività dei neurotrasmettitori nel cervello, essenziali per il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale.
- Antiossidante: aiuta a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi, composti reattivi che possono contribuire all’invecchiamento e allo sviluppo di malattie croniche.
Cosa comporta la carenza di zinco?
La carenza di questo minerale, nota anche come ipozincemia, si verifica quando l’organismo non ne riceve una quantità sufficiente per soddisfare le sue necessità fisiologiche.
Le cause possono essere molteplici e includono:
- una dieta povera di zinco
- problemi di assorbimento intestinale
- aumentato fabbisogno fisiologico, come durante la gravidanza o l’allattamento
- perdite eccessive, ad esempio a causa di diarrea persistente o altre malattie.
Conseguenze
Il deficit può avere una serie di conseguenze negative sulla salute, come:
- Compromissione del sistema immunitario: una ridotta disponibilità del minerale può portare a una minore produzione di linfociti T e di altre cellule coinvolte nella risposta immunitaria, rendendo l’organismo più suscettibile alle infezioni.
- Crescita ritardata: il deficit può influenzare negativamente lo sviluppo nei bambini, portando a un ritardo nella crescita lineare e nella maturazione sessuale. Questo è particolarmente critico nella fase di crescita rapida durante l’infanzia e l’adolescenza.
- Problemi cutanei: come pelle secca, dermatite e rallentamento nella riparazione cutanea.
- Disturbi gastrointestinali: può portare a problemi gastrointestinali come diarrea, nausea e perdita di appetito. Questi sintomi possono contribuire ulteriormente alla carenza di zinco, creando un circolo vizioso.
- Alterazioni del gusto e dell’olfatto: uno dei sintomi comuni del deficit è la disgeusia, ovvero la riduzione della capacità di percepire i sapori, così come la compromissione dell’olfatto.
- Compromissione cognitiva: alcuni studi hanno suggerito che un apporto insufficiente può essere associato a problemi di apprendimento e memoria.
- Complicazioni per la salute riproduttiva: negli uomini può influenzare negativamente la fertilità e la produzione di spermatozoi. Nelle donne può contribuire a problemi di concepimento e complicazioni durante la gravidanza.
- Aumento della suscettibilità a malattie croniche: la carenza è stata associata a un aumento del rischio di malattie cardiache, il diabete e alcune condizioni neurodegenerative.
Le persone più a rischio di sviluppare un’insufficienza di zinco includono donne in gravidanza o in allattamento, bambini in fase di crescita rapida, anziani e individui con disturbi gastrointestinali che possono comprometterne l’assorbimento.
In quali cibi si trova lo zinco? Fonti alimentari
Trattandosi di un oligoelemento essenziale per il nostro organismo, dobbiamo assumerlo attraverso gli alimenti in quantità adeguate per garantire il corretto funzionamento di numerosi processi biologici. Fortunatamente diversi cibi ne sono ricchi e possiamo integrarli nella dieta quotidiana per soddisfare le nostre necessità nutrizionali.
Le principali fonti alimentari includono:
- Carni: le carni di manzo, maiale, agnello e pollame (come il pollo e il tacchino) sono particolarmente ricche di questo minerale. Il fegato è una delle parti con il contenuto più elevato.
- Frutti di mare: come gamberi, aragoste e vongole e ostriche. Quest’ultime in particolare sono note per contenerne quantità notevolmente elevate.
- Latticini: i prodotti lattiero-caseari, come latte, formaggi e yogurt, possono contribuire all’apporto di questo minerale nella dieta. Sono particolarmente importanti per i vegetariani poiché possono costituire una valida alternativa alle carni.
- Semi e frutta secca: semi di zucca, di girasole e di sesamo e frutta secca come noci e mandorle possono fornirne quantità significative, oltre a essere apprezzate anche per il loro apporto di grassi salutari e proteine.
- Cereali integrali e legumi: grano saraceno, farro e avena, ma anche lenticchie, fagioli e ceci, possono essere fonti importanti soprattutto per coloro che seguono una dieta a base vegetale.
- Germe di grano: è una fonte concentrata di nutrienti, tra cui lo zinco. Aggiungerlo alla tua dieta può essere un modo per aumentarne l’assunzione.
La quantità presente in questi prodotti può variare a seconda della qualità del terreno in cui sono cresciute le piante o degli alimenti di origine animale. Inoltre la preparazione del cibo e le pratiche culinarie possono influenzare l’effettiva biodisponibilità del minerale.
Integratori di zinco
Gli integratori sono stati studiati per il loro ruolo nel trattamento di alcune patologie e per il sostegno della salute generale.
I possibili usi terapeutici includono:
- Trattamento di carenze: gli integratori possono essere prescritti per aumentare le quantità del minerale nell’organismo.
- Supporto del sistema immunitario: lo zinco è noto per il suo ruolo nel sostenere il sistema immunitario.
- Guarigione delle ferite: l’uso topico di preparazioni che lo contengono, come unguenti o creme, può aiutare a rimarginare ferite, ustioni e ulcere cutanee.
- Disturbi dermatologici: può essere utilizzato nel trattamento di alcune condizioni dermatologiche, come l’acne e la dermatite seborroica. Gli integratori e le creme che lo contengono possono aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare la salute della pelle.
- Sindrome del colon irritabile: alcuni studi suggeriscono che l’uso di supplementi potrebbe avere un effetto positivo sulla gestione dei sintomi della sindrome del colon irritabile, come dolore addominale, gonfiore e disturbi intestinali.
- Supporto antiossidante: l’uso di integratori può contribuire a ridurre lo stress ossidativo nel corpo e a prevenire il danno cellulare.
- Problemi di gusto e olfatto: può aiutare a migliorare la percezione dei sapori e degli odori in individui con disgeusia o anosmia.
Gli integratori devono essere assunti secondo le dosi raccomandate. Le quantità giornaliere per gli adulti variano a seconda dell’età e delle condizioni specifiche:
- da 8 a 11 mg al giorno per le donne
- da 11 a 14 mg al giorno per gli uomini.
Effetti collaterali
Dosaggi superiori a 40 mg al giorno possono causare effetti collaterali indesiderati, tra cui:
- nausea
- vomito
- diarrea
- mal di testa
- perdita di appetito
- danni renali
- anosmia reversibile, in cui la capacità di percepire gli odori è temporaneamente alterata.
Inoltre bisogna porre particolare attenzione a:
- Persone fragili: alcuni gruppi di persone potrebbero essere più suscettibili agli effetti collaterali o ai benefici dell’uso di integratori, come donne in gravidanza o in allattamento, bambini e anziani.
- Condizioni mediche preesistenti: le persone con condizione mediche come malattie renali o diabete devono consultare un medico prima dell’assunzione.
- Interazioni: lo zinco può interagire con alcuni farmaci e interferire con l’assorbimento degli antibiotici tetracicline e fluorochinoloni, riducendo la loro efficacia.
- Efficacia in alcune condizioni mediche: mentre gli integratori hanno dimostrato di essere utili in alcune condizioni mediche, come il trattamento delle carenze e il supporto del sistema immunitario, l’efficacia come trattamento per altre condizioni è ancora oggetto di discussione.
- Interazione con altri minerali: un consumo elevato di zinco può portare a carenze di rame, che a sua volta può causare problemi di salute come anemia, problemi ossei e alterazioni del sistema nervoso. Pertanto è importante prestare attenzione all’equilibrio tra questi elementi nella dieta.
Zinco: elementi chiave su questo oligominerale essenziale
Lo zinco è un elemento essenziale molto importante per il nostro organismo, coinvolto in una vasta gamma di processi biologici fondamentali. Ha infatti un ruolo nella funzione enzimatica, nell’espressione genica e nella salute del sistema immunitario. È indispensabile quindi per una crescita sana, per il benessere mentale e la salute della pelle, per un’adeguata funzionalità di olfatto e gusto e anche come antiossidante.
Mantenere un adeguato apporto attraverso una dieta equilibrata è fondamentale per promuovere la salute. Tra gli alimenti che più ne sono ricchi ricordiamo le carni, i latticini, i legumi, la frutta secca, i cereali e il germe di grano.
Gli integratori possono essere utili nel trattamento di carenze specifiche o per supportare alcune condizioni mediche, ma è importante utilizzarli con cautela.
Un deficit di questo minerale può comportare diversi problemi di salute che variano da disturbi della pelle a problemi nella crescita e nella fertilità. Prestando attenzione a un’alimentazione sana e varia, possiamo garantire la giusta quantità di questo importante minerale nell’organismo, contribuendo così al nostro benessere a lungo termine.